Cenni storici
Villa dei Vescovi domina con la sua bellezza il paesaggio rurale dei Colli Euganei, a Luvigliano. La Villa è una splendida testimonianza di grande architettura civile italiana, un monumento di eccezionale importanza all'interno del vasto panorama delle ville venete per la sua capacità di introdurre il gusto per la classicità romana nell'entroterra della Serenissima.
Edificata tra il 1535 e il 1542 come casa di villeggiatura del vescovo di Padova, Francesco Pisani, che la trasformò in sede di un cenacolo intellettuale frequentato da importanti letterati e umanisti del tempo, la struttura sorge su un terrazzamento sulla sommità del colle e domina la campagna coltivata che la circonda. Il progetto fu affidato al pittore-architetto veronese Giovanni Maria Falconetto, mentre la direzione dei lavori spettò all'erudito veneziano Alvise Cornaro, responsabile all'epoca dell'amministrazione curiale.
Gli interni e le logge furono arricchiti dagli affreschi del fiammingo Lambert Sustris, ammiratore della pittura di Raffaello a Roma. Nel corso degli anni, la Villa fu protagonista di ulteriori modifiche apportate da artisti e architetti quali Giulio Ro- mano, Vincenzo Scamozzi e Andrea da Valle.
La Villa è affiancata da una corte con quattro aiuole quadrate di tappeto erboso che riprendono il disegno del giardino rinascimentale, circondate da siepi di carpino che sottolineano la simmetria degli spazi verdi. La corte è delimitata da un alto muro con tre portali, da cui è possibile affacciarsi sul brolo, circondato a sua volta da mura di cinta, che si estende per circa sei ettari e contiene tre vigneti con diverse varietà di uva da vino, ampie aree a prato e un frutteto di ciliegie marasche. Nell'angolo più basso del compendio, in cui confluiscono naturalmente le acque di irrigazione delle vigne, è situato un laghetto.