Cenni storici
La storia del parco delle Terme di Lévico, il più importante parco storico della Provincia di Trento, inizia alla fine del XIX secolo con l'affermazione di Lévico Terme al rango di città e stazione termale d'importanza europea. Per opera del paesaggista-giardiniere tedesco Georg Ziehl (1873-1953) un arativo di circa 13 ettari fu trasformato in un grande parco dal disegno informale, con spazi aperti per l'elioterapia, alternati a nuclei e viali alberati di conifere: sequoie giganti, douglasie, pini esotici, magnolie sempreverdi ma anche faggi e tigli.
Dopo il restauro, avvenuto a seguito dei gravi danni della tempesta Vaia del 2018, il parco ha recentemente ripreso forma. Duecentocinquanta nuovi alberi, un nuovo bosco di betulle, una collezione di conifere e molte latifoglie dal caratteristico fogliame colorato, sono stati piantati rispettando l'originale equilibrio di spazi pieni e di aree a prato. Nei prati 70.000 bulbose colorano la primavera e le erbacee da fiore richiamano impollinatori dall'estate all'autunno, rendendo omaggio a una cultura spesso dimenticata, che nella storia ha caratterizzato i grandi giardini italiani.
Il parco di Levico è oggi gestito con particolare attenzione alla qualità dell'ambiente e alla biodiversità.
Villa Paradiso, l'elegante villino che fu la casa del giardiniere, dal 2020 è sede della mostra permanente “Spazi cólti: i giardini nella storia d'Occidente”, un'esposizione che racconta attraverso una selezione di immagini, filmati, documenti e oggetti, storie di parchi e giardini. Gli sguardi sui giardini storici, trasformati nel tempo da beni privati a risorsa pubblica, si concentrano sull'evoluzione degli stili e del concetto stesso di giardino da luogo ideale a luogo reale.
Un percorso espositivo “tradizionale” arricchito da un tour virtuale in 3D con l'utilizzo di visori, da una selezione di musiche e letture e da risorse multimediali e giochi di realtà aumentata.