Storia
Il Parco Giardino Sigurtà affonda le sue radici nel 1407, quando era un ''brolo cinto de mura'', ovvero una tenuta agricola fortificata con un piccolo giardino nobiliare. La proprietà passò attraverso varie famiglie, tra cui i Guarienti (1436-1616), che ampliarono il giardino, e i Maffei (1616-1836), che introdussero migliorie architettoniche e ottennero il diritto di irrigazione dal Mincio.
Nel XVIII secolo, il poeta Ippolito Pindemonte influenzò la trasformazione del giardino in un parco romantico all'inglese, arricchito da strutture neogotiche come l'Eremo e il Castelletto. Nel XIX secolo, la proprietà passò ai Nuvoloni, ma subì un periodo di declino fino al 1929.
La svolta arrivò nel 1941, con l'acquisto da parte del Dottor Carlo Sigurtà, che avviò una grandiosa opera di riqualificazione, recuperando il diritto di irrigazione e trasformando la proprietà in un giardino rigoglioso di 60 ettari. Nel 1978, il Parco aprì al pubblico, divenendo una delle meraviglie botaniche più visitate.
Oggi, gestito dalla famiglia Sigurtà, il Parco ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui ''Parco più Bello d'Italia 2013'', il ''Secondo posto per l'European Garden Award 2015'', l'''European Award for Ecological Gardening 2017'', il ''World Tulip Award 2019'', il ''World's Best Tulip Festival 2022'', il ''Garden Tourism Award 2023'' e il ''èWorld Tulip Innovation Award 2024'', ospitando eventi e fioriture spettacolari, tra cui la celebre tulipanomania.
Boschi che accolgono alberi secolari, tappeti erbosi sconfinati, specchi d'acqua, punti di interesse e panorami mozzafiato: questo e molto altro è il tesoro custodito da oltre sei secoli dal Parco Giardino Sigurtà.
Da non perdere nella visita al Parco sono: Tulipanomania, la straordinaria fioritura di oltre un milione di tulipani che nei mesi di marzo ed aprile, con giacinti, muscari e narcisi, colora in forme sempre nuove i manti erbosi e i boschi, rappresentando una delle fioriture più importanti al mondo; 40.000 piante di bosso, il Grande Tappeto Erboso, il famoso Viale delle Rose con 30.000 rose antiche rifiorenti, il Labirinto con 1500 esemplari di tasso che circondano una torre. Ed ancora da scoprire: le 50 varietà di piante annuali in estate e all'inizio dell'autunno sul Viale delle Aiuole Fiorite, centinaia di ninfee multicolore protagoniste dei mesi estivi, l'Eremo, il Tempietto in stile neogotico risalente al 1792, e il Castelletto della fine del 1700, luogo storico di prestigiosi incontri tra premi Nobel e scienziati.
Per i più piccoli, invece, da non perdere sono la Fattoria, dove incontrare gli animali da cortile, come la Gallina Padovana, e la Valle dei daini, per poter ammirare questi fantastici mammiferi. Nell'area agricola del Parco si incontrano pecore della Lessinia e asini San Domenico.
Il Parco può essere visitato a piedi, in bicicletta, sia con la propria o noleggiandola al Giardino dove sono disponibili modelli standard ed elettrici, a bordo del trenino panoramico con voce-guida, dello shuttle elettrico accompagnati da una guida o dei comodi golf-cart elettrici dotati di sistema di rilevamento satellitare GPS.