Cenni storici
L'Isola del Garda è un luogo di rara bellezza, scoglio pittoresco che accolse popoli antichi e fu poi dimora di S. Francesco, S. Antonio da Padova, S. Bernardino da Siena e, probabilmente, Dante Alighieri. Affacciato a sud si erge l'elegante palazzo dei primi del Novecento in stile neogotico-veneziano. Ai suoi piedi terrazze e giardini all'italiana digradano fino al lago.
Già abitata in epoca romana, l'isola venne adibita a riserva di caccia fino all'anno 879. Divenne poi dominio di Carlomanno che, in seguito, la donò ai monaci. Nel 1221 S. Francesco d'Assisi edificò sugli scogli un semplice romitorio. Qui il francescano Francesco Licheto teneva pubbliche lezioni di filosofia e teologia: alla sua morte cominciò la decadenza dell'eremo e nel 1803 l'ordine religioso fu soppresso. L'isola divenne proprietà dello Stato, poi passò di mano in mano; nel 1860 fu adibita ad avamposto militare, e a fine secolo divenne proprietà del duca De Ferrari di Genova, che affidò la costruzione della splendida villa all'architetto Luigi Rovelli.
La figlia del duca, Anna Maria, moglie del principe Scipione Borghese, arricchì il giardino con fiori ed essenze esotiche e, dopo di lei, sua figlia Livia, sposa del conte Alessandro Cavazza, ebbe cura di quel paradiso per oltre 50 anni.
Ereditata dal figlio Camillo, l'isola è attualmente affidata alle cure della moglie di questi, Charlotte Chetwynd Talbot, e dei sette figli: Sigmar, Livia, Eric, Ilona, Alberta, Christian e Lars Patrick.
Oltre alla straordinaria villa, ricca di particolari architettonici sorprendenti, l'Isola del Garda deve il suo incomparabile fascino ai magnifici giardini all'italiana e alla vegetazione rigogliosa e intatta, ricca di piante locali, esotiche, essenze rare e fiori unici.