Cenni storici
Nel rispetto del territorio e della conservazione di un bene di famiglia di origine medievale, i marchesi Guerrieri Gonzaga portano avanti da cinque generazioni, con la stessa amorevole considerazione, il giardino, l'orto, l'oliveto e i vigneti della Tenuta San Leonardo.
Un aiuto viene dall'ambiente circostante: le montagne trentine come protezione a nord est, il vento Ora dal lago di Garda a mitigare il clima, i boschi della tenuta, che si estendono per 300 ettari sino a 1450 m, per la salubrità dell'aria. Sorta nel 1877, la villa è circondata da un giardino con grandi alberi tra i quali un faggio e un tiglio monumentali e aiuole di rose. Il padrone di casa ha ridisegnato il giardino con la collaborazione dell'architetto paesaggista Paolo Pejrone, che ha aperto cannocchiali visivi e ha piantato rose antiche e rose ‘Mutabilis'. Onde di candide rose ‘Iceberg' provenienti da Casa Agnelli a Villar Perosa sfumano verso i primi filari delle vigne.
Castagni plurisecolari si trovano sul limitare del bosco, che è stato vincolato come oasi di protezione della fauna selvatica. La leggenda vuole che sotto uno di questi castagni avvennero le nozze di Teodolinda con il re longobardo Autari. La tutela della biodiversità (che ha valso alla proprietà la certificazione “BWA Friends of Biodoversity”) continua nell'orto di famiglia che fu dei monaci della comunità antica annessa alla chiesa della tenuta. Qui sono coltivati ortaggi, aromi e fiori per la villa; con i prati fioriti, seminati appositamente per le api, collaborano alla produzione del miele dell'azienda.
La tenuta, certificata biologica da anni, dà voce al genius loci nella riconosciuta eleganza dei vini, ai quali affianca la qualità dell'olio di un oliveto di recente impianto. La visita e la degustazione sono attese come momenti di condivisione di un modo consapevole di lavorare a contatto con la terra e di gioire dei suoi doni.