Storia
Il parco botanico Radicepura nasce dalla volontà della famiglia Faro di mettere a disposizione la propria collezione botanica, frutto di 50 anni di lavoro e ricerca al fine di tutelare la biodiversità, vera ricchezza di questo territorio. Con questo obiettivo dal 2017 si svolge il Radicepura Garden Festival, primo evento internazionale dedicato a promuovere la cultura del giardino mediterraneo, coinvolgendo grandi protagonisti del paesaggismo, dell'arte e dell'architettura, designer e studiosi.
All'interno di un percorso botanico che ospita specie rare ed esemplari unici come come ad esempio le Enchephalartos, un genere di cicadi fossili appartenenti alla famiglia delle Zamiaceae, ci si imbatte in installazioni permanenti e giardini realizzati da François Abelanet, Paolo Pejrone, Michel Péna, Antonio Perazzi e Andy Sturgeon, in dialogo con opere di artisti contemporanei come Emilio Isgrò, Alfio Bonanno e Adrian Paci.
Il parco è situato all'ombra dell'Etna dove la terra fertile ha permesso la proliferazione di più di 3.000 specie vegetali per un totale di 5.000 varietà di piante. 5 ettari di parco energicamente ed idricamente autosufficiente. Ad impreziosire gli spazi il “Palazzo” della Fondazione Radicepura ed il “Palmento”, un gioiello di archeologia industriale, dove veniva prodotto il vino dell'Etna, scenario per il film “Il Padrino - parte II”. Nella “Serra” sono conservate piante tropicali, tra le quali la Ravenala madagascariensis e la Cyathea australis.