Il Parco Botanico Radicepura torna protagonista con la quinta edizione del Radicepura Garden Festival, biennale del giardino mediterraneo che si terrà a Giarre dal 17 maggio al 7 dicembre 2025.
Nel Parco Botanico Radicepura sarà possibile visitare 10 giardini temporanei e 7 giardini permanenti, realizzati con le piante messe a disposizione da Piante Faro. Il vivaio – che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà – rappresenta una delle realtà più innovative e dinamiche del territorio grazie all'attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, insieme ai figli Mario e Michele.
Oltre 1100 i progetti pervenuti, testimoni di un festival che nel corso degli anni è cresciuto e che ha segnato nell'ultima edizione la presenza di 50.000 visitatori e 8.000 studenti e studentesse.
Grande novità della corrente edizione è la donazione di uno dei giardini in concorso al Comune di Milano, mentre il tema scelto dal Direttore Artistico del Festival, Antonio Perazzi è Chaos (and) order in the Garden.
Dal caos rinasce la natura e si organizzano le idee. Il giardino in questo momento storico è a cavallo tra il naturale e l'artificiale e i progetti che saranno realizzati danno spazio ai tempi lenti propri della natura, rivelando la possibilità di creare stupore e meraviglia, assecondando lo sviluppo senza rigidi canoni di progettazione, un modo per rispettare l'ambiente e gli ecosistemi sottesi che in questo modo riescono a coabitare.
Il festival si conferma infatti un'importante occasione, unica nel suo genere, di pratica concreta del paesaggio mediterraneo. In quest'ottica sono significative le numerose testimonianze che, edizione dopo edizione, paesaggisti di fama internazionale lasciano nel Parco, dando vita a una vera e propria collezione d'autore che al momento vanta contributi di François Abéllanet, James Basson, Paolo Pejrone, Michael Péna, Antonio Perazzi, Andy Sturgeon e Kamelia Bin Zaal.
Ospite speciale della quinta edizione del festival sarà la pluripremiata paesaggista inglese Sarah Eberle che ha progettato A Postcard from Sicily, un'ode alla ricchezza della terra siciliana.
Per la prima volta il festival e i suoi giardini saranno anche al centro del corso di scrittura organizzato dalla Scuola Holden ''Le radici di una storia. Seminare un'idea'', scrivere un racconto, con lo scrittore Mattia Corrente. Durante il corso i partecipanti, accompagnati da un esperto, lavoreranno tanto con gli elementi botanici tanto con quelli narrativi per costruire una trama, un progetto. Prendere spunto dalla natura per adottare uno stile narrativo basato sull'economia della parola, dello scrivere essenziale.
Al via anche un workshop a luglio con l'Università degli Studi di Catania - SDS Siracusa in Architettura e Patrimonio culturale, dando spazio agli studenti per confrontarsi con il tema del design e del paesaggio per dibattere intorno a nuove forme di progettazione.
Spazio al cinema, infine, con il ritorno della manifestazione ideata da Ornella Sgroi ''Garden in Movies (1-3 agosto), cui si lega il concorso internazionale di cortometraggi con l'intenzione di indagare il tema giardino attraverso la narrazione filmica, in una prospettiva ampia in grado di connettere il mondo visivo con la cultura secolare del giardino e del paesaggio e stimolare un dibattito multiculturale e contemporaneo.
Il festival terminerà infine il 7 dicembre con l'assegnazione del Premio Gardenia: la direttrice del magazine Gardenia Emanuela Rosa-Clot consegnerà il riconoscimento al giardino che ha avuto la migliore evoluzione durante i sei mesi del festival.
Nel Parco Botanico Radicepura sarà possibile visitare 10 giardini temporanei e 7 giardini permanenti, realizzati con le piante messe a disposizione da Piante Faro. Il vivaio – che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà – rappresenta una delle realtà più innovative e dinamiche del territorio grazie all'attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, insieme ai figli Mario e Michele.
Oltre 1100 i progetti pervenuti, testimoni di un festival che nel corso degli anni è cresciuto e che ha segnato nell'ultima edizione la presenza di 50.000 visitatori e 8.000 studenti e studentesse.
Grande novità della corrente edizione è la donazione di uno dei giardini in concorso al Comune di Milano, mentre il tema scelto dal Direttore Artistico del Festival, Antonio Perazzi è Chaos (and) order in the Garden.
Dal caos rinasce la natura e si organizzano le idee. Il giardino in questo momento storico è a cavallo tra il naturale e l'artificiale e i progetti che saranno realizzati danno spazio ai tempi lenti propri della natura, rivelando la possibilità di creare stupore e meraviglia, assecondando lo sviluppo senza rigidi canoni di progettazione, un modo per rispettare l'ambiente e gli ecosistemi sottesi che in questo modo riescono a coabitare.
Il festival si conferma infatti un'importante occasione, unica nel suo genere, di pratica concreta del paesaggio mediterraneo. In quest'ottica sono significative le numerose testimonianze che, edizione dopo edizione, paesaggisti di fama internazionale lasciano nel Parco, dando vita a una vera e propria collezione d'autore che al momento vanta contributi di François Abéllanet, James Basson, Paolo Pejrone, Michael Péna, Antonio Perazzi, Andy Sturgeon e Kamelia Bin Zaal.
Ospite speciale della quinta edizione del festival sarà la pluripremiata paesaggista inglese Sarah Eberle che ha progettato A Postcard from Sicily, un'ode alla ricchezza della terra siciliana.
Per la prima volta il festival e i suoi giardini saranno anche al centro del corso di scrittura organizzato dalla Scuola Holden ''Le radici di una storia. Seminare un'idea'', scrivere un racconto, con lo scrittore Mattia Corrente. Durante il corso i partecipanti, accompagnati da un esperto, lavoreranno tanto con gli elementi botanici tanto con quelli narrativi per costruire una trama, un progetto. Prendere spunto dalla natura per adottare uno stile narrativo basato sull'economia della parola, dello scrivere essenziale.
Al via anche un workshop a luglio con l'Università degli Studi di Catania - SDS Siracusa in Architettura e Patrimonio culturale, dando spazio agli studenti per confrontarsi con il tema del design e del paesaggio per dibattere intorno a nuove forme di progettazione.
Spazio al cinema, infine, con il ritorno della manifestazione ideata da Ornella Sgroi ''Garden in Movies (1-3 agosto), cui si lega il concorso internazionale di cortometraggi con l'intenzione di indagare il tema giardino attraverso la narrazione filmica, in una prospettiva ampia in grado di connettere il mondo visivo con la cultura secolare del giardino e del paesaggio e stimolare un dibattito multiculturale e contemporaneo.
Il festival terminerà infine il 7 dicembre con l'assegnazione del Premio Gardenia: la direttrice del magazine Gardenia Emanuela Rosa-Clot consegnerà il riconoscimento al giardino che ha avuto la migliore evoluzione durante i sei mesi del festival.