Cenni storici
Nel 2015, Palazzo di Varignana amplia i propri possedimenti, arricchendo il fascino del proprio parco con l'acquisizione di uno dei giardini inseriti nel prestigioso network ''Grandi Giardini Italiani''.
Il Giardino, che si estende su una superficie di tre ettari, nasce dal progetto del paesaggista Antonio Perazzi che disegnando muretti, terrazze, scale, fontane e una maestosa piscina, ha creato dal nulla un giardino in cui campagna, natura e tratti formali si fondono con irresistibile spontaneità.
Notevole è sicuramente la collezione di querce creata da Perazzi, per un totale di 100 esemplari con 76 specie diverse, uno dei patrimoni arborei più importanti in Italia.
Nella prima parte si riscopre il Giardino formale in cui geometriche stanze tematiche, che si aprono l'una nell'altra, sono divise armoniosamente da siepi di ginko biloba, carpini (Carpinus betulus) e filari alberati di acero (Acer campestre) che accolgono cespugli di rose, graminacee, ciliegi ornamentali e cornioli (Cornus mas). Da queste, lo sguardo si perde sul paesaggio con scorci suggestivi.
Oltrepassato un pergolato di meli ornamentali e rose, il visitatore giunge al labirinto vegetale (Labirinto Carlico), ideato da Sandro Ricci che nel 2015 ha progettato l'armoniosa unione del Giardino con l'esistente parco di venti ettari. L'originalità del labirinto deriva dalla sovrapposizione delle siepi di ilatro (Phyllirea angustifolia) al ricco frutteto esistente.
Il Giardino avvolge su ogni lato quella che era un tempo la casa padronale, dalla quale sono stati ricavati due appartamenti di lusso. Esso racchiude, oltre a numerosissime essenze erbacee, alberi e arbusti mediterranei, copiose fioriture di ginestre e profumati cespugli di osmanto.
Nel parco privato di Palazzo di Varignana è possibile ammirare sette Olea Europea, esemplari secolari provenienti dall'Italia Meridionale.