Castello Benelli

Attorno a Castello Benelli, costruito dal Conte Pietro Spina nella seconda metà dell'Ottocento su rovine di impianto medievale, divenuto in seguito di proprietà della famiglia Benelli, si conserva un raro esempio dell'assetto della campagna al limitare del mare, prima degli sconvolgimenti legati alle trasformazioni urbanistiche del dopoguerra.
Il concetto del giardino-campagna che si sviluppa in epoca rinascimentale trova significativa espressione in un lembo di territorio, ove si ergono pini marittimi ultrasecolari insieme a enormi platani, olmi e cipressi affusolati. Per gli amanti dei fiori, qui si possono ammirare anche gelsomini profumati e soprattutto una grande varietà di rose, da quelle screziate alle eleganti “Pierre de Ronsard”.

Lo spazio aperto di Castello Benelli diviene giardino ai margini dei terreni agricoli, scandito dalla presenza di essenze arboree che conducono visivamente alla residenza padronale secondo un concetto di continuità visiva e naturale che si pone quale scelta dominante di un progetto naturalistico caratterizzato da pochi segni ben visibili ed identificabili nell'orizzonte dei campi coltivati. Internamente all'edificio si concretizza un “sogno” iconografico ove citazioni di elementi naturali e reminiscenze medievali, trovano espressione in un impianto decorativo che caratterizza ed avvolge ogni spazio del costruito.

Nel giardino di Castello Benelli è avvenuto un evento straordinario: una bellissima ghiandaia marina ha scelto di nidificare tra i suoi alberi. Questo fatto non solo testimonia la bellezza naturale e la tranquillità del luogo, ma indica anche il giardino come un rifugio sicuro per questa specie rara e particolarmente sensibile ai cambiamenti ambientali. La presenza della ghiandaia marina conferma il giardino di Castello Benelli come un'oasi di pace, dove la natura prospera in armonia e le specie più delicate trovano un habitat ideale.