Cenni storici
Questo articolato giardino tra Montepulciano e Pienza, baciato dalla solarità mediterranea tra olivi, cipressi, lecci e vigneti della Valdichiana, si sviluppa su tre ettari in uno scenario unico al mondo. Ambiente spontaneo, i coltivi e il parco hanno trovato valorizzazione grazie al progetto del paesaggista Adelmo Barlesi, che è proprietario insieme alla storica dell'arte Cinzia Sorlini. Visto dall'alto il parco di Villa Trecci appare come un minuzioso disegno che sottolinea la vocazione del territorio all'armonia, alla bellezza e all'arte. E, come giardino moderno di grande respiro, si impegna a trasmettere anche un messaggio di sostenibilità con la scelta di numerose piante della flora mediterranea e con tecniche di risparmio e riciclo dell'acqua grazie a grandi cisterne sotterranee di immagazzinamento dell'acqua piovana.
Costruito a partire dal 2015 e aperto alla visita dal 2018, il parco è diviso in zone tematiche. Il roseto ha scelto varietà moderne, molte di ibridazione italiana, mentre il boschetto unisce elementi floristici mediterranei ad alberi, arbusti ed erbe di tutto il mondo, dai meli da fiore ai liquidambar, dalle felci canadesi ai calicanti cinesi. Suggestivo il laghetto con una collezione di ninfee e sulle rive tante piante palustri. Cespugli potati e fiori coloratissimi caratterizzano Il giardino della biblioteca, edificio che ospita lo studio del proprietario e una biblioteca di paesaggismo e giardinaggio. Una limonaia di splendida fattura classica toscana si riflette in uno specchio d'acqua formale, mentre iris e piccoli fiori sono corteggio degli olivastri seggianesi nel giardino degli olivi. A unire le varie zone tematiche del parco è stata creata una lunga aiuola di graminacee, che riempie le scene di toni cangianti dalla primavera all'autunno e ospita, nell'ondeggiare leggero del fogliame, erbacee perenni e bulbose.