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24 Marzo 2017
L'incanto dell'hanami a due passi da Palazzo Fantini
Siamo ufficialmente entrati nel periodo dell'anno in cui la Natura dà spettacolo di sé con le sue strabilianti e variopinte fioriture. In Giappone un'antica tradizione viva tutt'oggi celebra la bellezza della natura che fiorisce invitando la gente a goderne in maniera gioiosa. L' ''Hanami'' letteralmente ''ammirare i fiori'', va da marzo ad aprile, ed è un invito a festeggiare la rinascita della natura organizzando picnic, spesso a base di sushi con birra e sake in abbondanza, all'ombra degli alberi fioriti. Tra tutti è l'albero di ciliegio, i cui fiori si chiamano ''sakura'', a catalizzare l'attenzione. Simbolo del Giappone, il fiore di ciliegio con la sua delicatezza e la sua breve esistenza rappresenta la caducità e al contempo la rinascita e la bellezza del vivere.
Non occorre andare fino in Giappone per ammirare questo suggestivo spettacolo. Al confine tra l'Emilia Romagna e le Marche, in un piccolo borgo immerso in un paesaggio fiabesco, fatto di boschi e strade tortuose, c'è un bellissimo viale che ogni anno, in questo periodo, si anima di nuvole leggiadre di fiori di albicocchi e di ciliegio, che tingono di bianco e rosa questa meravigliosa porzione di campagna romagnola. È la via maestra che conduce a Palazzo Fantini, un grande giardino italiano, che racconta una storia di un'unica famiglia che lo abita da quasi tre secoli.
Palazzo Fantini si contraddistingue per l'eleganza della sua architettura in stile barocchetto toscano e per la bellezza del giardino all'italiana, sopraelevato rispetto al piano della casa, e accessibile da una gradinata lungo un'ampia muratura di sostegno. Il giardino risulta composta da vari settori che si adagiano sulla collina ed in salita. Progettato nell'ottocento riprende i temi classici dell'epoca: i vialetti segreti, la fontana con le ninfee, le geometrie precise delle siepi, i bossi topiati, le aiuole di rose antiche con stachis lanata e bordure di fiori “fuori moda” come dalie e begonie, iris e lantane.
Più in alto, si distende il parco di alberi secolari come cedri del Libano, lecci, ippocastani acacie, tigli, querce tra prati colorati dalle spontanee fioriture di margherite, viole, primule e ciclamini.
Di recente progettazione e realizzazione è invece l'angolo dedicato alle erbe Aromatiche. Un'aiuola nuova a forma trapezoidale che ospita essenze locali quali la vinca, la nepeta, il camedrio, la menta variegata, il timo, l'alloro, il dragoncello, la ruta, la santoreggia, il rafano, l'achillea etc.
Palazzo Fantini offre la possibilità di prolungare il piacere della visita in una delle tre graziose camere con affaccio sullo splendido giardino all'italiana.
Lasciate che la Primavera vi avvolga con i suoi profumi, i suoi colori e le sue suggestive ambientazioni. Visitate Palazzo Fantini e scoprite la bellezza della campagna romagnola che lo circonda.
Monica Lamberti
Non occorre andare fino in Giappone per ammirare questo suggestivo spettacolo. Al confine tra l'Emilia Romagna e le Marche, in un piccolo borgo immerso in un paesaggio fiabesco, fatto di boschi e strade tortuose, c'è un bellissimo viale che ogni anno, in questo periodo, si anima di nuvole leggiadre di fiori di albicocchi e di ciliegio, che tingono di bianco e rosa questa meravigliosa porzione di campagna romagnola. È la via maestra che conduce a Palazzo Fantini, un grande giardino italiano, che racconta una storia di un'unica famiglia che lo abita da quasi tre secoli.
Palazzo Fantini si contraddistingue per l'eleganza della sua architettura in stile barocchetto toscano e per la bellezza del giardino all'italiana, sopraelevato rispetto al piano della casa, e accessibile da una gradinata lungo un'ampia muratura di sostegno. Il giardino risulta composta da vari settori che si adagiano sulla collina ed in salita. Progettato nell'ottocento riprende i temi classici dell'epoca: i vialetti segreti, la fontana con le ninfee, le geometrie precise delle siepi, i bossi topiati, le aiuole di rose antiche con stachis lanata e bordure di fiori “fuori moda” come dalie e begonie, iris e lantane.
Più in alto, si distende il parco di alberi secolari come cedri del Libano, lecci, ippocastani acacie, tigli, querce tra prati colorati dalle spontanee fioriture di margherite, viole, primule e ciclamini.
Di recente progettazione e realizzazione è invece l'angolo dedicato alle erbe Aromatiche. Un'aiuola nuova a forma trapezoidale che ospita essenze locali quali la vinca, la nepeta, il camedrio, la menta variegata, il timo, l'alloro, il dragoncello, la ruta, la santoreggia, il rafano, l'achillea etc.
Palazzo Fantini offre la possibilità di prolungare il piacere della visita in una delle tre graziose camere con affaccio sullo splendido giardino all'italiana.
Lasciate che la Primavera vi avvolga con i suoi profumi, i suoi colori e le sue suggestive ambientazioni. Visitate Palazzo Fantini e scoprite la bellezza della campagna romagnola che lo circonda.
Monica Lamberti
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Amo i fiori di primavera: narcisi e giacinti sono il massimo per me- Kirsty Gallacher - |
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