Storia
I Giardini Reali di Venezia, collegati a Piazza San Marco da un ponte levatoio, hanno origine dalla riforma napoleonica dell'Area Marciana. Riaperti al pubblico nel 2019 da Venice Gardens Foundation, presieduta da Adele Re Rebaudengo, i Giardini Reali esprimono appieno la cifra stilistica del Maestro del paesaggismo italiano Paolo Pejrone, a cui la Fondazione ha affidato l'incarico.
Rigoglioso e ricco di prospettive inaspettate, il giardino, con la Serra e il Padiglione del Caffè realizzato da L. Santi nel 1817, ha riacquistato pregio formale e complessità botanica, ritornando a rivestire un ruolo centrale per la città: un intervento conservativo nel disegno e nelle architetture, con il rigore geometrico delle aiuole, tipico dell'impianto ottocentesco del “giardino all'italiana”, ma innovativo e sperimentale sotto l'aspetto botanico e giardiniero, con “libertà ed esuberanza” in ciascuna di esse.
Il cuore del giardino è costituito dal lungo pergolato ottocentesco ricoperto da due varietà di glicini e dalla Podranea ricasoliana “Contessa Sara”; nei parterres, boschetti di Tetrapanax papyrifer, seimila Agapanthus dalla spettacolare fioritura, e migliaia di Farfugium, inframezzati da ortensie paniculata e arborescens “Annabelle”, Ruscus, iris e mirti. Tutt'intorno numerosi esemplari di Sophora; Pterocarye fraxinifolia; boschetti di bamboo; dune di Laurum, Pittosporum, Euonymus ed Elaeagnus, baluardo contro venti e salsedine; lungo il canale grandi vasi con melograni, fichi, nespoli e viburni.
I Giardini Reali, restaurati da Venice Gardens Foundation, con il sostegno di Generali Assicurazioni, sono ora preservati dai giardinieri della Fondazione. Tra i riconoscimenti: Il Parco più bello d'Italia 2022, il Premio Europeo per il Patrimonio Culturale e il Grand Prix - Europa Nostra Award 2023.
La Venice Gardens Foundation si sta dedicando ora al progetto di restauro e conservazione dell'Orto Giardino della Chiesa palladiana del Santissimo Redentore. Luogo di alto valore storico e simbolico verrà aperto ai visitatori nell'autunno 2024.