
3 Agosto 2018
Oasi Zegna
Monica Lamberti intervista Laura Zegna, Oasi Zegna (Trivero, BI)
ML: Oasi Zegna nasce a Trivero nel luogo in cui Ermenegildo Zegna ha fondato un brand che da generazioni tramanda l'eccellenza Italiana nel campo della moda. Quali ricordi ha di Trivero nella sua infanzia?
LZ: Ricordi bellissimi ed ancora molto vivi. Trivero era un paese di montagna, ma il nonno aveva già realizzato molti servizi per la collettività e seguiva i lavori della strada Panoramica. Ogni tanto mi chiedeva di accompagnarlo ed io ragazzina non capivo ancora l'importanza di questa sua opera che, per un gioco del destino, è diventata proprio l'ambito del mio lavoro. Solo a distanza di molto tempo ne ho capito ed apprezzato tutta la portata e la visione e le ho condivise pienamente, impegnandomi a dare il mio apporto personale all'opera grandiosa del nonno.
ML: Come nasce l'idea di creare la ''Conca dei Rododendri'', una splendida collezione di acidofile che colorano la vallata da maggio a giugno?
LZ: Il nonno, da grande osservatore del paesaggio, notava che, sulle cime delle nostre montagne, spontaneamente crescevano le meravigliose distese di rododendri selvatici, grazie ai terreni acidi.
Desiderando fare della Panoramica Zegna, una strada di montagna molto speciale, d'accordo col suo capo-giardiniere di allora, ha deciso, oltre al rinverdimento delle pendici dei monti con gli abeti rossi, di aggiungere la bellezza delle fioriture. Da cultore della qualità, si è rivolto ai più importanti vivai di rododendri di allora, per acquistare massicciamente le più belle specie di rododendri, adatti al nostro clima, per decorare al meglio la strada creata, concentrandone la messa a dimora in una zona prettamente pedonale, appunto la Conca.
ML: Da chi ha ereditato il suo amore per le piante e la sua sensibilità verso il paesaggio?
LZ: Sicuramente il nonno ha lasciato nei suoi eredi il DNA di amante della natura, ma la mia mamma Andreina ne ha accentuato la potenza.
ML: Com'è cambiata nel tempo l'Oasi Zegna? Quali sono i suoi progetti per il prossimo futuro?
LZ: Dalle importantissime premesse strutturali lasciate dal nonno, oggi noi eredi ci impegniamo nella valorizzazione di quanto è stato da lui impostato, cercando, necessariamente, di evolvere tutte le tematiche inerenti l'economia turistica ed agricola della montagna, con grande attenzione all'ecologia.
Siamo sempre molto impegnati nel buttare le basi per nuove attività montane nelle quali i giovani siano sempre più coinvolti.
ML: L'esperienza all'Oasi Zegna si può prolungare con il soggiorno presso l'''Albergo Bucaneve Sport & Welness'', un luogo incantato che regala una splendida vista sulle Alpi biellesi. L'albergo, ristrutturato di recente, quali servizi offre?
LZ: L'ambiente molto curato ed accattivante, l'accoglienza e il servizio impeccabili, la cucina estremamente particolare, la sala conferenze attrezzata, il piccolo centro wellness con trattamenti e prodotti naturali di altissima qualità con una bella terrazza solarium, la zona riservata quale bike hotel, un' ampio dehors affacciato sul paesaggio meraviglioso.
ML: Nel 2007 è stata inaugurata ''Casa Zegna''. Può raccontarci la genesi del progetto e la motivazione che l'ha spinta ad aprirla?
LZ: Nel ''Gruppo Zegna'' era nata l'esigenza della creazione di un archivio, avendo già raggiunto i ''Cento Anni di storia aziendale''. Dovendo individuarne la sede, si è optato per una delle case di famiglia, all'interno del perimetro del Lanificio di Trivero, dove tutto ha avuto inizio.
L'archivio è patrimonio aziendale, ma può essere anche pensato in certi suoi aspetti a condivisione di esterni, siano essi appartenenti alla collettività più prossima ma non solo.
In quest'ottica è nato l'allestimento di ''Casa Zegna'', sempre più apprezzata ed oggi meta di visitatori italiani e stranieri, di scuole e di studiosi, nell'arco di tutto l'anno.
ML: Quale giardino del Network preferisce e perché?
LZ: Amo tantissimo Artesella, la “montagna contemporanea” dove gli artisti del mondo, da quelli famosi a quelli meno conosciuti, inseriscono le loro opere nel contesto meraviglioso delle montagne, in un sodalizio meraviglioso di visioni umane ed aspetti della natura.
Ah, se riuscissimo in tutti i campi dell'operare dell'uomo ad avere la stessa alleanza con la natura...
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
LZ: A Beverly Hills in California esiste un meraviglioso parco ''Virginia Robinson Garden'' che fa capo ad una Fondazione molto sensibile agli esempi nel mondo di buone pratiche nei confronti di natura ed ambiente.
Grazie al nostro progetto, Oasi Zegna sulla montagna, la Fondazione,
qualche anno fa, mi aveva annunciato l'arrivo a Trivero del corrispondente dell'Observer. Il professionista intendeva principalmente visitare il nostro Lanificio. Al termine gli è stata proposta la visita all'''Oasi Zegna''. Incuriosito, ha accettato, immaginando di risolvere la cosa in poco tempo. Si è stupito molto vedendomi salire in auto la montagna; era la fine di maggio. Era esterrefatto nello scoprire l'ampiezza dell'Oasi e mi faceva spesso fermare l'auto poiché, con suo fratello, stava portando avanti una gara di birdwatching ed annotava così tutte le specie che intravvedeva.
Gli ho poi raccontato che nel fine settimana si sarebbe svolta la transumanza dei nostri alpigiani; ha voluto sapere tutti i minimi dettagli e nel suo articolo comparso sull'Observer ha parlato a fondo della nostra azienda, riservando uno spazio speciale all'Oasi, alle sue specie pennute ed alla transumanza ai nostri alpeggi.
INFORMAZIONI
Oasi Zegna - Via Marconi, 23 - 13835 Trivero (BI)
Tel +39 015 7591460 - Mob.+39 340 1989593
Info point Bilemonte: +39 015 744126
ML: Oasi Zegna nasce a Trivero nel luogo in cui Ermenegildo Zegna ha fondato un brand che da generazioni tramanda l'eccellenza Italiana nel campo della moda. Quali ricordi ha di Trivero nella sua infanzia?
LZ: Ricordi bellissimi ed ancora molto vivi. Trivero era un paese di montagna, ma il nonno aveva già realizzato molti servizi per la collettività e seguiva i lavori della strada Panoramica. Ogni tanto mi chiedeva di accompagnarlo ed io ragazzina non capivo ancora l'importanza di questa sua opera che, per un gioco del destino, è diventata proprio l'ambito del mio lavoro. Solo a distanza di molto tempo ne ho capito ed apprezzato tutta la portata e la visione e le ho condivise pienamente, impegnandomi a dare il mio apporto personale all'opera grandiosa del nonno.
ML: Come nasce l'idea di creare la ''Conca dei Rododendri'', una splendida collezione di acidofile che colorano la vallata da maggio a giugno?
LZ: Il nonno, da grande osservatore del paesaggio, notava che, sulle cime delle nostre montagne, spontaneamente crescevano le meravigliose distese di rododendri selvatici, grazie ai terreni acidi.
Desiderando fare della Panoramica Zegna, una strada di montagna molto speciale, d'accordo col suo capo-giardiniere di allora, ha deciso, oltre al rinverdimento delle pendici dei monti con gli abeti rossi, di aggiungere la bellezza delle fioriture. Da cultore della qualità, si è rivolto ai più importanti vivai di rododendri di allora, per acquistare massicciamente le più belle specie di rododendri, adatti al nostro clima, per decorare al meglio la strada creata, concentrandone la messa a dimora in una zona prettamente pedonale, appunto la Conca.
ML: Da chi ha ereditato il suo amore per le piante e la sua sensibilità verso il paesaggio?
LZ: Sicuramente il nonno ha lasciato nei suoi eredi il DNA di amante della natura, ma la mia mamma Andreina ne ha accentuato la potenza.
ML: Com'è cambiata nel tempo l'Oasi Zegna? Quali sono i suoi progetti per il prossimo futuro?
LZ: Dalle importantissime premesse strutturali lasciate dal nonno, oggi noi eredi ci impegniamo nella valorizzazione di quanto è stato da lui impostato, cercando, necessariamente, di evolvere tutte le tematiche inerenti l'economia turistica ed agricola della montagna, con grande attenzione all'ecologia.
Siamo sempre molto impegnati nel buttare le basi per nuove attività montane nelle quali i giovani siano sempre più coinvolti.
ML: L'esperienza all'Oasi Zegna si può prolungare con il soggiorno presso l'''Albergo Bucaneve Sport & Welness'', un luogo incantato che regala una splendida vista sulle Alpi biellesi. L'albergo, ristrutturato di recente, quali servizi offre?
LZ: L'ambiente molto curato ed accattivante, l'accoglienza e il servizio impeccabili, la cucina estremamente particolare, la sala conferenze attrezzata, il piccolo centro wellness con trattamenti e prodotti naturali di altissima qualità con una bella terrazza solarium, la zona riservata quale bike hotel, un' ampio dehors affacciato sul paesaggio meraviglioso.
ML: Nel 2007 è stata inaugurata ''Casa Zegna''. Può raccontarci la genesi del progetto e la motivazione che l'ha spinta ad aprirla?
LZ: Nel ''Gruppo Zegna'' era nata l'esigenza della creazione di un archivio, avendo già raggiunto i ''Cento Anni di storia aziendale''. Dovendo individuarne la sede, si è optato per una delle case di famiglia, all'interno del perimetro del Lanificio di Trivero, dove tutto ha avuto inizio.
L'archivio è patrimonio aziendale, ma può essere anche pensato in certi suoi aspetti a condivisione di esterni, siano essi appartenenti alla collettività più prossima ma non solo.
In quest'ottica è nato l'allestimento di ''Casa Zegna'', sempre più apprezzata ed oggi meta di visitatori italiani e stranieri, di scuole e di studiosi, nell'arco di tutto l'anno.
ML: Quale giardino del Network preferisce e perché?
LZ: Amo tantissimo Artesella, la “montagna contemporanea” dove gli artisti del mondo, da quelli famosi a quelli meno conosciuti, inseriscono le loro opere nel contesto meraviglioso delle montagne, in un sodalizio meraviglioso di visioni umane ed aspetti della natura.
Ah, se riuscissimo in tutti i campi dell'operare dell'uomo ad avere la stessa alleanza con la natura...
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
LZ: A Beverly Hills in California esiste un meraviglioso parco ''Virginia Robinson Garden'' che fa capo ad una Fondazione molto sensibile agli esempi nel mondo di buone pratiche nei confronti di natura ed ambiente.
Grazie al nostro progetto, Oasi Zegna sulla montagna, la Fondazione,
qualche anno fa, mi aveva annunciato l'arrivo a Trivero del corrispondente dell'Observer. Il professionista intendeva principalmente visitare il nostro Lanificio. Al termine gli è stata proposta la visita all'''Oasi Zegna''. Incuriosito, ha accettato, immaginando di risolvere la cosa in poco tempo. Si è stupito molto vedendomi salire in auto la montagna; era la fine di maggio. Era esterrefatto nello scoprire l'ampiezza dell'Oasi e mi faceva spesso fermare l'auto poiché, con suo fratello, stava portando avanti una gara di birdwatching ed annotava così tutte le specie che intravvedeva.
Gli ho poi raccontato che nel fine settimana si sarebbe svolta la transumanza dei nostri alpigiani; ha voluto sapere tutti i minimi dettagli e nel suo articolo comparso sull'Observer ha parlato a fondo della nostra azienda, riservando uno spazio speciale all'Oasi, alle sue specie pennute ed alla transumanza ai nostri alpeggi.
INFORMAZIONI
Oasi Zegna - Via Marconi, 23 - 13835 Trivero (BI)
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Info point Bilemonte: +39 015 744126
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Vivere non è abbastanza... bisogna avere il sole, la libertà e un piccolo fiore.- Hans Christian Andersen - |
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