Presentazione
Incastonata nello straordinario paesaggio del lago di Como, Villa del Balbianello sorge sulla romantica penisola di Lavedo, immersa in una vegetazione lussureggiante con ripide pareti di roccia a picco sulle acque.
La costruzione della Villa e della loggia risale alla fine del Settecento, quando il cardinal Angelo Maria Durini acquistò il promontorio per edificarvi un'appartata dimora di villeggiatura e di svago letterario. La Villa successivamente passò in eredità al patriota Luigi Porro Lambertenghi, nipote del Durini, nel 1919 venne acquistata dal generale americano Butler Ames, che ne fece la propria casa di villeggiatura, e alla morte gli eredi vendettero la Villa all'imprenditore milanese Guido Monzino.
Unico nel suo genere è lo scenografico parco, con i viali alberati, le aiuole fiorite e i numerosi punti panoramici affacciati sul lago, progettato alla fine del XVIII secolo per voler del cardinale Durini. La sua realizzazione fu molto impegnativa a causa della conformità del territorio: la costruzione sorge infatti su un promontorio roccioso e scosceso con pochissima terra di coltivo. Il giardino non rientra facilmente nella consueta classificazione degli stili paesaggistici. Si tratta appunto di un unicum in cui si intrecciano elementi di giardino all'italiana, peculiarità del giardino all'inglese e aspetti del giardino alla francese. Due fattori rendono il parco scenografico: la presenza di rampicanti e le artistiche potature ad ombrello nell'area antistante la Villa e a candelabro nella loggia.
L'ultima trasformazione risale agli anni Settanta quando Guido Monzino diede inizio al restauro per ricreare l'aspetto dei tempi del cardinale Durini; con questi interventi il giardino riacquistò così la forma della sua ideazione settecentesca.