4 Novembre 2021
Arrivederci Desideria
Sabato 30 ottobre si è spenta Desideria Pasolini dall'Onda, una grande donna, conosciuta e apprezzata per il suo impegno nella conservazione e nella protezione del patrimonio ambientale ed artistico in Italia.
Per decenni il suo nome è risuonato nel mondo del verde, grazie anche alle sue attività nell'Associazione Italia Nostra, di cui è stata fondatrice nonché presidente dal 1998 al 2005, sia nell'ADSI-Associazione Dimore Storiche Italiana.
Nata nel 1920, è cresciuta in una famiglia colta ed impegnata politicamente. La politica ha significato per lei innanzitutto impegno civile. Francesca Paolucci, nel prezioso libro “Montericco, un giardino testimone del tempo” (edito da Grandi Giardini Italiani, Collana Garden Books) ripercorre la storia della sua famiglia aristocratica, liberale ed illuminista dall'Ottocento ad oggi e traccia il carattere combattivo di Desideria. Laureatasi in Lettere, avrebbe voluto proseguire gli studi in Architettura, ma i tempi ancora non lo permettevano. Desideria ha ereditato in particolare dalla nonna, Maria Ponti Pasolini, il suo interesse per i giardini e l'agricoltura. Montericco, la tenuta di famiglia in Emilia-Romagna, che fa parte del network dei Grandi Giardini Italiani, è stato il suo campo pratica per le coltivazioni biologiche.
Con i suoi amici Giorgio Bassani, Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce e Maria Romana de Gasperi e con l'amato fratelli Nicolò, condivideva l'urgenza di porre argini alla ricostruzione selvaggia del dopoguerra che a Roma rischiava di far scomparire l'Appia Antica o stravolgere Piazza di Spagna!
Desideria era una donna minuta, con una vivacità intellettuale pari all'energia che ci metteva nelle cause ambientaliste; è stata una vera combattente. Generosa, ha dal primo momento sostenuto Grandi Giardini Italiani incoraggiandomi nel non fermarmi difronte alle difficoltà, nel non sentirmi vittima di una certa indifferenza rispetto al patrimonio botanico del nostro Paese, dovuta secondo lei ad una mancanza di conoscenza che andava affrontata e superata. Desideria è stata una donna elegante, non solo nei modi ma anche nella sostanza, capace di conquistarti con il suo entusiasmo e con quel suo modo di dedicarti tutta la sua attenzione.
A lei va riconosciuto il merito di una vita spesa in difesa dei monumenti, delle città e del paesaggio italiano. Con i suoi interventi ha aiutato a costruire una coscienza critica nell'opinione pubblica sull'ambiente e sulla conservazione dei beni culturali, in tempi in cui la società civile non era pienamente cosciente della centralità di questi temi.
Desideria sarà ricordata tra coloro che hanno maggiormente contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale in Italia.
Il suo impegno non è sfuggito alle più alte cariche dello Stato: nel 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'ha insignita del Titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
Grazie Desideria per aver contributo a rendere ancor più bello il nostro Bel Paese.
Judith Wade
Per decenni il suo nome è risuonato nel mondo del verde, grazie anche alle sue attività nell'Associazione Italia Nostra, di cui è stata fondatrice nonché presidente dal 1998 al 2005, sia nell'ADSI-Associazione Dimore Storiche Italiana.
Nata nel 1920, è cresciuta in una famiglia colta ed impegnata politicamente. La politica ha significato per lei innanzitutto impegno civile. Francesca Paolucci, nel prezioso libro “Montericco, un giardino testimone del tempo” (edito da Grandi Giardini Italiani, Collana Garden Books) ripercorre la storia della sua famiglia aristocratica, liberale ed illuminista dall'Ottocento ad oggi e traccia il carattere combattivo di Desideria. Laureatasi in Lettere, avrebbe voluto proseguire gli studi in Architettura, ma i tempi ancora non lo permettevano. Desideria ha ereditato in particolare dalla nonna, Maria Ponti Pasolini, il suo interesse per i giardini e l'agricoltura. Montericco, la tenuta di famiglia in Emilia-Romagna, che fa parte del network dei Grandi Giardini Italiani, è stato il suo campo pratica per le coltivazioni biologiche.
Con i suoi amici Giorgio Bassani, Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce e Maria Romana de Gasperi e con l'amato fratelli Nicolò, condivideva l'urgenza di porre argini alla ricostruzione selvaggia del dopoguerra che a Roma rischiava di far scomparire l'Appia Antica o stravolgere Piazza di Spagna!
Desideria era una donna minuta, con una vivacità intellettuale pari all'energia che ci metteva nelle cause ambientaliste; è stata una vera combattente. Generosa, ha dal primo momento sostenuto Grandi Giardini Italiani incoraggiandomi nel non fermarmi difronte alle difficoltà, nel non sentirmi vittima di una certa indifferenza rispetto al patrimonio botanico del nostro Paese, dovuta secondo lei ad una mancanza di conoscenza che andava affrontata e superata. Desideria è stata una donna elegante, non solo nei modi ma anche nella sostanza, capace di conquistarti con il suo entusiasmo e con quel suo modo di dedicarti tutta la sua attenzione.
A lei va riconosciuto il merito di una vita spesa in difesa dei monumenti, delle città e del paesaggio italiano. Con i suoi interventi ha aiutato a costruire una coscienza critica nell'opinione pubblica sull'ambiente e sulla conservazione dei beni culturali, in tempi in cui la società civile non era pienamente cosciente della centralità di questi temi.
Desideria sarà ricordata tra coloro che hanno maggiormente contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale in Italia.
Il suo impegno non è sfuggito alle più alte cariche dello Stato: nel 2002 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'ha insignita del Titolo di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
Grazie Desideria per aver contributo a rendere ancor più bello il nostro Bel Paese.
Judith Wade
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Se non hai mai provato la gioia di realizzare più di quanto tu possa immaginare, pianta un giardino.- Robert Brault - |
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