4 Marzo 2021
Fabrizio Fronza racconta il parco storico di Levico - II parte
Monica Lamberti intervista a Fabrizio Fronza, curatore del Parco delle Terme di Levico (Levico, TN)
ML: Il Parco di Levico Terme, di proprietà della Provincia di Trento, è aperto tutti giorni gratuitamente al pubblico. Durante la pandemia la comunità ne ha potuto beneficiare?
FF: Durante il lockdown ho potuto constatare che i principali beneficiari sono stati in primis la comunità vegetale e quella animale, in particolare gli uccelli che si muovevano indisturbati, ma anche piante e fiori, cresciuti senza alcuna interferenza umana. In quella fase i giardinieri hanno avuto il tempo di dedicarsi solo alla cura delle piante in modo assiduo e costante. Io ho avuto il privilegio di vedere il parco con tutte le sue fioriture primaverili accompagnato da numerose specie di uccelli, unici visitatori.
Nell'estate del 2020 con l'allentamento delle misure anti COVID-19 è stato possibile organizzare una stagione di appuntamenti molto ricca. Una sfida che abbiamo voluto cogliere anche proponendo una serie di iniziative di animazione culturale per vivacizzare l'estate del parco. Grazie agli spazi aperti molto ampi il parco delle Terme si è infatti evidenziato come location d'eccellenza anche nel periodo COVID. Un pubblico eterogeneo di residenti e turisti ha risposto positivamente a un'offerta molto diversificata nei contenuti: laboratori didattici e artistici per adulti e bambini, visite botaniche, concerti e incontri con gli autori per la presentazione di libri.
Di rilievo gli appuntamenti musicali con artisti di fama internazionale come il chitarrista Bebo Ferra, il Max de Aloe Quartet il trio Nardi Di Bonaventura e Tavolazzi e in chiusura ‘Arcadia amorosa', anteprima del Festival internazionale Trento Musica Antica.
Il parco ha ospitato la rassegna “Levico Incontra gli Autori”, novità librarie di narrativa, saggistica, paesaggio e letteratura per bambini, possibile grazie alla Biblioteca comunale di Levico e alla locale “Piccola Libreria”, 17 colloqui con scrittori che hanno presentato le ultime novità letterarie.
In conclusione un momento di formazione nell'ambito della rassegna “Giardini e Paesaggi aperti 2020” di AIAPP, l'Associazione Italiana per l'Architettura del Paesaggio; il seminario, dal titolo “Sfide climatiche”, è servito per raccontare le conseguenze di VAIA, la strategia di ricostruzione del parco e l'intervento, tuttora in corso, iniziato dopo la tempesta del 2018. All'incontro tecnico sono intervenuti architetti, ingegneri, dottori forestali ed agronomi.
ML: Quali fioriture saluteranno la Primavera del Parco?
FF: La primavera 2021 si preannuncia molto ricca di fioriture. La stagione si aprirà con le bulbose: prima Galanthus nivalis e Leucojum vernum, in seguito iris nani, fritillarie e Muscari cui seguiranno le grandi fioriture di tulipani e Allium giganti, abbinati alle peonie erbacee ed arboree. Un totale di circa 50.000 bulbi in una spettacolare successione.
ML: Quest'anno tornerà il vostro consueto appuntamento primaverile di Ortinparco?
FF: Anche quest'anno “Ortinparco”, la tradizionale festa di primavera che aveva come focus le installazioni di giardini temporanei a causa del COVID 19 è stata cancellata. Ortinparco era diventato un appuntamento molto seguito che alla fine di aprile richiamava fino a oltre 20.000 visitatori, una massa difficile da gestire in epoca di pandemia.
ML: Guardando al futuro, cosa si augura per lo sviluppo del Parco delle Terme di Levico?
FF: Mi auguro che non manchino le risorse economiche e soprattutto umane per garantire il livello attuale di manutenzione.
Il presente modello di gestione è il frutto di un percorso intrapreso ormai 25 anni fa che si è progressivamente affinato e che ha trasformato il parco in un laboratorio dove si sperimentano nuove tecniche, si diffondono idee con programmi didattici a vari livelli, dalle scuole dell'infanzia fino all'università e si propongono iniziative di animazione culturale, in particolare musicale. Mi auguro in futuro di poter passare il testimone a un giovane appassionato che voglia accettare la sfida della gestione, un tema complesso che però dà grandi soddisfazioni.
ML: Quale giardino tra i Grandi Giardini Italiani le piacerebbe visitare e perché?
FF: Da appassionato di giardini ho avuto modo di conoscere approfonditamente alcuni dei giardini della rete di GGI, collaborando in alcuni casi per progetti specifici.
Non ho mai visitato l'Oasi Zegna di Trivero, un progetto del grande paesaggista Pietro Porcinai e mi ripropongo di organizzarvi una visita. Sarei interessato anche a ritornare nel Giardini Botanici di Villa Taranto, per confrontarmi sullo stato di avanzamento del progetto di recupero dopo l'azione distruttiva degli eventi atmosferici del 2012.
INFORMAZIONI
PARCO DELLE TERME DI LEVICO - Viale Rovigo 38056 Levico Terme (TN) - T. +39 0461 495788
Apertura: tutti i giorni dell'anno
Ingresso: gratuito
ML: Il Parco di Levico Terme, di proprietà della Provincia di Trento, è aperto tutti giorni gratuitamente al pubblico. Durante la pandemia la comunità ne ha potuto beneficiare?
FF: Durante il lockdown ho potuto constatare che i principali beneficiari sono stati in primis la comunità vegetale e quella animale, in particolare gli uccelli che si muovevano indisturbati, ma anche piante e fiori, cresciuti senza alcuna interferenza umana. In quella fase i giardinieri hanno avuto il tempo di dedicarsi solo alla cura delle piante in modo assiduo e costante. Io ho avuto il privilegio di vedere il parco con tutte le sue fioriture primaverili accompagnato da numerose specie di uccelli, unici visitatori.
Nell'estate del 2020 con l'allentamento delle misure anti COVID-19 è stato possibile organizzare una stagione di appuntamenti molto ricca. Una sfida che abbiamo voluto cogliere anche proponendo una serie di iniziative di animazione culturale per vivacizzare l'estate del parco. Grazie agli spazi aperti molto ampi il parco delle Terme si è infatti evidenziato come location d'eccellenza anche nel periodo COVID. Un pubblico eterogeneo di residenti e turisti ha risposto positivamente a un'offerta molto diversificata nei contenuti: laboratori didattici e artistici per adulti e bambini, visite botaniche, concerti e incontri con gli autori per la presentazione di libri.
Di rilievo gli appuntamenti musicali con artisti di fama internazionale come il chitarrista Bebo Ferra, il Max de Aloe Quartet il trio Nardi Di Bonaventura e Tavolazzi e in chiusura ‘Arcadia amorosa', anteprima del Festival internazionale Trento Musica Antica.
Il parco ha ospitato la rassegna “Levico Incontra gli Autori”, novità librarie di narrativa, saggistica, paesaggio e letteratura per bambini, possibile grazie alla Biblioteca comunale di Levico e alla locale “Piccola Libreria”, 17 colloqui con scrittori che hanno presentato le ultime novità letterarie.
In conclusione un momento di formazione nell'ambito della rassegna “Giardini e Paesaggi aperti 2020” di AIAPP, l'Associazione Italiana per l'Architettura del Paesaggio; il seminario, dal titolo “Sfide climatiche”, è servito per raccontare le conseguenze di VAIA, la strategia di ricostruzione del parco e l'intervento, tuttora in corso, iniziato dopo la tempesta del 2018. All'incontro tecnico sono intervenuti architetti, ingegneri, dottori forestali ed agronomi.
ML: Quali fioriture saluteranno la Primavera del Parco?
FF: La primavera 2021 si preannuncia molto ricca di fioriture. La stagione si aprirà con le bulbose: prima Galanthus nivalis e Leucojum vernum, in seguito iris nani, fritillarie e Muscari cui seguiranno le grandi fioriture di tulipani e Allium giganti, abbinati alle peonie erbacee ed arboree. Un totale di circa 50.000 bulbi in una spettacolare successione.
ML: Quest'anno tornerà il vostro consueto appuntamento primaverile di Ortinparco?
FF: Anche quest'anno “Ortinparco”, la tradizionale festa di primavera che aveva come focus le installazioni di giardini temporanei a causa del COVID 19 è stata cancellata. Ortinparco era diventato un appuntamento molto seguito che alla fine di aprile richiamava fino a oltre 20.000 visitatori, una massa difficile da gestire in epoca di pandemia.
ML: Guardando al futuro, cosa si augura per lo sviluppo del Parco delle Terme di Levico?
FF: Mi auguro che non manchino le risorse economiche e soprattutto umane per garantire il livello attuale di manutenzione.
Il presente modello di gestione è il frutto di un percorso intrapreso ormai 25 anni fa che si è progressivamente affinato e che ha trasformato il parco in un laboratorio dove si sperimentano nuove tecniche, si diffondono idee con programmi didattici a vari livelli, dalle scuole dell'infanzia fino all'università e si propongono iniziative di animazione culturale, in particolare musicale. Mi auguro in futuro di poter passare il testimone a un giovane appassionato che voglia accettare la sfida della gestione, un tema complesso che però dà grandi soddisfazioni.
ML: Quale giardino tra i Grandi Giardini Italiani le piacerebbe visitare e perché?
FF: Da appassionato di giardini ho avuto modo di conoscere approfonditamente alcuni dei giardini della rete di GGI, collaborando in alcuni casi per progetti specifici.
Non ho mai visitato l'Oasi Zegna di Trivero, un progetto del grande paesaggista Pietro Porcinai e mi ripropongo di organizzarvi una visita. Sarei interessato anche a ritornare nel Giardini Botanici di Villa Taranto, per confrontarmi sullo stato di avanzamento del progetto di recupero dopo l'azione distruttiva degli eventi atmosferici del 2012.
INFORMAZIONI
PARCO DELLE TERME DI LEVICO - Viale Rovigo 38056 Levico Terme (TN) - T. +39 0461 495788
Apertura: tutti i giorni dell'anno
Ingresso: gratuito
Una società cresce alla grande quando i vecchi piantano alberi alla cui ombra sanno che non siederanno mai.- Proverbio greco - |