Grandi Giardini Italiani Srl

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Italy

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20 Gennaio 2020

Palazzo Parisio: un paradiso lussureggiante in un’isola piena di sole e di luce.

Monica Lamberti intervista la baronessa Christiane Ramsay Scicluna, Palazzo Parisio (Malta)

ML: Da quando Palazzo Parisio è proprietà della sua famiglia?
CRS: In origine era il ''buen retiro'' del nobiluomo siciliano Paolo Parisio, che lasciava La Valletta per la caccia e la frescura della campagna di Naxxar, altopiano a nord della città.
A fine Ottocento la proprietà fu acquistata dal Marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e filantropo Maltese ai cui eredi appartiene tuttora. La residenza fu ampliata e trasformata nella sontuosa dimora come appare tutt'oggi, grazie all'intervento dell'architetto Carlo Sada, autore tra l'altro della decorazione del Teatro Bellini di Catania. Fu chiamato dal Marchese Giuseppe per effettuare una radicale trasformazione di quella che diveniva la sua residenza estiva, scelta per la sua felice posizione ventilata. I lavori terminarono nel 1906, un anno prima della morte del Marchese.
Contemporaneamente si mise mano anche all'abbellimento dei giardini, concepiti all'Italiana come due stanze, una dentro l'altra, che sfociavano in un giardino all'Inglese. Un passaggio sopraelevato, portava fino al mare, facendo godere dall'alto la vista delle chiome degli ulivi che si estendevano a destra e a sinistra a perdita d'occhio. Il Marchese aveva ideato questa passeggiata aerea per poter stupire i suoi ospiti che, una volta arrivati al mare, si trovavano sul meraviglioso belvedere dal quale si poteva ammirare la baia di San Paolo.

ML: Quali sono i ricordi più belli legati alla sua proprietà?
CRS: I miei ricordi più importanti e più intensi risalgono alla mia infanzia, quando con la mia famiglia ci trasferivamo a Malta, a Palazzo Parisio, per trascorrere le vacanze estive a casa di mio nonno. Durante il resto dell'anno abitavo con la mia famiglia in Sicilia, quando non seguivamo mio padre nelle sue missioni all'estero, in quanto ufficiale di marina.
Il ricordo delle estati maltesi è di me su un triciclo rosso, in compagnia del mio cagnolino, un dalmata, gironzolando tra gli immensi saloni del Palazzo e gli spazi verdi del giardino, alla scoperta di quei luoghi per me allo stesso tempo sconosciuti e incantevoli.

ML: Mi racconta le sue origini?
CRS: Mio padre Robert Archibald Ramsay, di origine inglese e francese, fu capitano di corvetta al servizio della corona inglese; mia madre, Corinne Scicluna, di origine siciliana e maltese, è la discendente di una famiglia che ha lasciato il segno nella storia di Malta.
Mia nonna Violette Testaferrata Moroni Viani, baronessa maltese, andata in sposa all'uomo d'affari John Scicluna nel 1921, era solita organizzare delle feste di beneficienza in Palazzo a cui erano invitati i signori del luogo e gli alti ufficiali della marina inglese in visita all'isola. Fu in una di queste occasioni che mia madre Corinne, la prima di quattro figli, conobbe mio padre un ufficiale inglese. Se il mio bisnonno è noto per aver fondato la “Scicluna Bank”, la prima banca privata maltese, mio nonno, come suo padre prima di lui, fu un grande filantropo, uomo d'affari e banchiere. Fu soprannominato “Cisk” in quanto sembra che fosse stato proprio lui ad introdurre per primo il sistema di pagamento con assegni e quando fondò la birreria utilizzò questo soprannome come marca di una nuova birra lager, oggi la più popolare dell'isola.
Nel 1974 mi sposai con Umberto Pergola. È stato lui che mi ha dato la forza e mi ha incoraggiata a tornare a Malta per riportare in vita il Palazzo. Sebbene avesse un background completamente diverso dal mio – come coreografo ha lavorato per la RAI negli anni '70 - ha sempre supportato le mie scelte imprenditoriali.
Dalla nostra unione è nata mia figlia, Justine, con la quale oggi condivido gli oneri e gli onori della gestione di una dimora storica così importante.

ML: Da quando Palazzo Parisio e il suo giardino sono visitabili?
CRS: Il Palazzo e i giardini sono visitabili da quasi vent'anni, quando mi trasferii dall'Italia a Malta e scelsi di aprire la casa ai turisti per farla visitare.

ML: Oltre al Palazzo e all'incantevole giardino, la proprietà vanta al suo interno un ristorante e una tea room. Quando e come è maturata la scelta di investire nei servizi di ristorazione?
CRS: È nato tutto così per caso. Agli inizi quando i turisti venivano in visita al Palazzo e ai Giardini offrivo al termine del tour guidato una fetta di torta e una tazza di tè caldo. Con il passare degli anni dai dolci che preparavo personalmente, siamo passati al piatto del giorno fino ad aprire il “Ristorante Luna”, fiore all'occhiello della ristorazione maltese, conosciuto e apprezzato da molti, al cui interno lavorano oggi circa 15 persone. Qui si servono colazioni, pranzi e cene oltre a uno stuzzicante “all day dining menù” e l'iconico “tea time” servito secondo la tradizione inglese.
Nei sontuosi giardini si organizzano eventi privati e aziendali che comportano un'intesa attività di banqueting, che si aggiunge alla regolare attività della cucina.
Non è stato facile, Judith Wade lo sa benissimo, perché a quei tempi ci conoscemmo e nacque la nostra grande amicizia. Ci vuole una grande passione, entusiasmo, grinta e voglia di mettercela tutta e di superare gli ostacoli che comunque si trovano lungo il cammino.

ML: Come ovviate ai problemi di carenza idrica dell'isola per la cura del giardino?
CRS: Rispetto al passato, quando l'irrigazione era manuale e con contenitori, oggi è tutto più semplice. Per l'irrigazione è stato ideato un sistema con una cisterna di acqua grande quanto metà giardino e intercomunicante con i pozzi dei dintorni. Anche la scelta delle piante inserite nel giardino tiene conto di questa criticità, e il fatto di aver preferito piante autoctone e resistenti al clima dell'isola ci aiuta nel razionalizzare e ottimizzare le risorse idriche disponibili. Non c'è però solo un problema idrico nell'isola, ma anche di terra. La terra è molto povera e per questo il terriccio va alimentato con diversi nutrienti.

ML: Come appaiono oggi i giardini?
CRS: Entrando si viene accolti dal primo giardino, all'Italiana, cinto da mura e dalla sua rigorosa simmetria di quattro fontane e da un camminamento centrale, dal quale si possono ammirare tuttora rigogliosi rampicanti di splendide Buganvillea dai colori mediterranei da un lato, e dall'altro l'orangerie, costruita prima del 1890, con il suo grotto in pietra risalente al seicento, che nasconde un'interessante sistema di irrigazione. La seconda stanza del giardino ha un impianto centrale con una grande vasca abitata ai giorni nostri da una famigliola di venti tartarughe e numerose carpe che nuotano felici tra le ninfee. Intorno camminando fra i vialetti si possono ammirare una variegata collezione di piante mediterranee ed esotiche: Chorisia Speciosa, Banksia serratifoglia, Coculus, Auraucari, Erithrina cristagalli, Jacaranda mimosifolia, Sapindus mukorossi, oltre a una collezione di ibridi di Hibiscus in 60 varieta. Ricca anche la collezione di agrumi, tra I quali Citrus Medica “Maxima”, C.Aurantium “Canaliculata”, C. Sinensis, C. Limon e Calamondini.
Ricco di colore e profumo questo giardino è la testimonianza dei rapporti culturali che già ai primi del Novecento erano molto stretti tra Malta e Sud Italia. Grazie alla tenacia e all'amore di me e di mia figlia Justine per questo luogo, oggi se ne può godere pregustando deliziose pietanze nell'esclusivo ristorante, sorseggiando un rinfrescante tè pomeridiano all'inglese dopo aver passeggiato nello splendido giardino che riflette la passione tipicamente inglese per il verde, i fiori, la natura: un vero ed esclusivo paradiso lussureggiante in un'isola piena di sole e di luce.

ML: Quale pianta è più adatta al clima dell'isola?
Le Buganvillea, senza dubbio, in quanto amanti delle esposizioni soleggiate. Qui adornano il muro di cinta dei giardini regalando un'esplosione di profumi e di colori, molto apprezzata dai visitatori e dagli isolani. La scelta di inserire questa pianta nel mio giardino è stata casuale e frutto di un incontro durante un mio tour in Sicilia nel quale mi sono imbattuta, quasi per caso, in un vivaio di Calatabiano, in provincia di Catania, il “Sun Island Nursery”, dove una coppia di ibridatori avevano un'ampia collezione di Buganvillea e Hibiscus.
Poi tutte le piante della flora mediterranea come i gelsomini o la Chorisia Speciosa, certamente non il bosso.

ML: Qual è il periodo migliore per visitare Malta, volendo ammirare le sue fioriture?
CRS: La Primavera è il periodo migliore per vedere il giardino nella sua esplosione di colori incorniciato da lucenti sfumature di verde. Quindi direi da Aprile ai primi di Luglio, poi le temperature diventano troppo calde, in Agosto, e umide in Settembre. L'Autunno è un altro momento in cui apprezzare la flora del giardino che assume tonalità più calde ed è fascinoso vederlo cambiare con l'avanzare della stagione.

ML: Ci può descrivere la tipologia di visitatore che la sua proprietà attrae?
CRS: Per lo più stranieri. Inizialmente la proprietà era visitata per lo più da inglesi, poi da inglesi e russi, ultimamente molti cinesi, giapponesi e coreani.
È diventato nel corso degli anni un posto molto amato dai turisti che visitano l'isola, che adorano restare in giardino, anche quando piove, magari sorseggiando una tazza di tè o degustando il pranzo riparati dalla tensostruttura allestita in giardino.
Palazzo Parisio e i suoi giardini attraggono un pubblico giovane e adulto, perché qui, a loro dire, si respira un'atmosfera riposante, rilassante, un'aria avvolgente che sembra accarezzare il visitatore e indurlo a restare per godere la pace di questo luogo.

ML: Al suo fianco nella gestione della proprietà c'è sua figlia Justine. Come vi dividete i compiti?
CRS: Facciamo quasi tutto insieme, anche se Justine si occupa prevalentemente della promozione e della comunicazione dell'immagine del Palazzo, condividendo con me ogni scelta. Siamo molto unite e consapevoli che la tradizione qui è molto importante, e va salvaguardata per non stravolgere il ''genius loci''.

ML: Qual è il suo sogno nel cassetto per il futuro della sua proprietà?
CRS: Difficile dirlo. Mi auguro che Justine continui ad occuparsi del Palazzo e del Giardino con la mia stessa passione, migliorando la proprietà giorno dopo giorno. Con il passare degli anni, l'identità si solidifica e si compatta e spero che questo si perpetui nel tempo. Io credo che ognuno di noi debba continuare a percorrere la propria strada, cercando di migliorarsi ad ogni passo senza fermarsi mai, stabilendo nuovi obiettivi e traguardi da raggiungere e da superare. Perché ogni fine sia un nuovo inizio in un avanzare perpetuo.

ML: Qual è il giardino del network Grandi Giardini Italiani che le piacerebbe visitare e perché?
CRS: Mi piacerebbe visitare Villa Visconti Borromeo Litta (Lainate, MI), così come tutti i giardini storici della rete. Mi piacerebbe, altresì, tornare a visitare i Giardini La Mortella. Ho avuto la fortuna di conoscere la loro creatrice, Lady Walton, e ho ancora nel cuore la bellezza delle piante tropicali che lì vi dimorano.
In realtà ammetto che per me è difficile scegliere uno tra gli oltre 135 giardini della rete. Potendo li visiterei tutti perché ognuno di loro racchiude una sua anima e ognuno ha una sua fierezza da esprimere, ed io sono orgogliosa di essere italiana per le sue meraviglie che la rendono un Paese davvero speciale tra tutti.

INFORMAZIONI
Palazzo Parisio - 29, Victory Square - Naxxar NXR 1700 Malta
Apertura: Tutti i giorni, dalle 9.00 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.00)
Giardino: € 8; Palazzo e Giardino: Adulti: € 18; Over 65: € 15; Studenti (over 15): € 9; Ragazzi (5-15): € 5; Bambini (sotto i 5): gratuito

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Coltivo le piante per molte ragioni: per compiacere il mio occhio o per compiacere la mia anima, per sfidare gli elementi o per sfidare la mia pazienza, per novità o per nostalgia, ma soprattutto per la gioia nel vederli crescere.

- David Hobson -

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