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21 Novembre 2019
Giornata Nazionale degli Alberi
Si celebra oggi la ''Giornata Nazionale degli Alberi'', istituita dal ministero dell'Ambiente con la Legge 10 del 2013 ''Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani'', con l'obiettivo di promuovere la tutela dell'ambiente, la riduzione dell'inquinamento e la valorizzazione degli alberi in città.
Già nell'antichità presso i greci e i romani era consuetudine celebrare la ''Festa dell'Albero'' in occasione della loro piantumazione. La più grande festa che si svolgeva in epoca romana era il 19 Luglio la ''Festa Lucaria'', nel corso della quale, oltre ai riti propiziatori, si festeggiavano gli alberi impiantati nei mesi precedenti.
Nei secoli seguenti l'albero fu spesso soggetto artistico-letterario e protagonista di realizzazioni di ville, giardini storici e orti botanici.
In epoca moderna la celebrazione degli alberi si è affermata dapprima negli Stati Uniti, con l'istituzione nel 1872 del ''The Arbor Day'' da parte del Governatore dello Stato del Nebraska e poi, sulla scia dell'entusiasmo di questa iniziativa, in Europa, dove si diffuse negli anni successivi.
In Italia la prima ''Festa dell'albero'' fu celebrata nel 1898 per iniziativa dal ''Ministro della Pubblica Istruzione'' Guido Baccelli e successivamente fu istituzionalizzata con la “legge forestale” del 1923 (il regio decreto 3267). Solo nel 1951 con una circolare del ''Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste'' fu fissata con cadenza annuale al 21 novembre la celebrazione della “Festa dell'Albero”, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna. Dal 2013 ritorna per legge la ''Giornata Nazionale degli Alberi'' per promuovere la tutela dell'ambiente, la riduzione dell'inquinamento e la valorizzazione degli alberi.
Per l'occasione ''Grandi Giardini Italiani'' ti invita a trascorrere una giornata in uno dei giardini del Network per ammirarne la maestosità, la loro splendida colorazione autunnale e per apprezzarne le loro virtù ecologiche e terapeutiche.
Una passeggiata nel ''Bosco del Sorriso'' dell'Oasi Zegna a Trivero poco distante da Biella - candidata a ''Città Creativa Unesco'' - è un vero toccasana per la nostra salute. Molto più di un semplice bosco, una vera e propria area bioenergetica, dove i campi elettromagnetici emessi dagli alberi possono influire sullo stato energetico dell'organismo umano. Spostandoci dal Piemonte alle Marche metti in agenda una visita al “Parco Storico Seghetti Panichi”: il primo ''Parco Storico Bioenergetico'' in Europa, un luogo segreto e intimo in cui la natura esplode in ogni stagione regalando un impatto straordinario ai suoi visitatori.
Ma i ''Grandi Giardini Italiani'' sono soprattutto i custodi di importanti alberi secolari tra i quali segnaliamo, tanto per citarne alcuni, il Cedro dell'Himalaya del ''Giardino Monumentale di Valsanzibio'' (Valsanzibio, PD), un esemplare vegetale di oltre 300 anni; i Lecci e i Tigli secolari del “Giardino Bardini” a Firenze; le querce centenarie dei ''Giardini Botanici di Stigliano'' (Canale Monterano, RM) o ancora il ''Ficus macrophylla f. columnaris'', un esemplare di quasi duecento anni di età, famoso in tutto il mondo, introdotto nella prima metà dell'Ottocento nell'''Orto Botanico di Palermo''. Non è dunque un azzardo affermare che, in taluni casi, i giganti verdi possono essere considerati i veri protagonisti dei nostri Giardini. Pensiamo, ad esempio, al “Cipresso di Goethe” del ''Giardino Giusti'', nel cuore di Verona, sotto la cui ombra lo scrittore tedesco si soffermò a riposare in occasione del suo viaggio da Verona a Venezia. O alla “Palma di S. Pietro”, l'esemplare più antico dell' “Orto Botanico di Padova”, messa a dimora nel 1585. Dal 1786 è più comunemente nota come “Palma di Goethe”. Si narra infatti che dopo averla ammirata lo scrittore formulò la sua intuizione evolutiva nel “Saggio sulla metamorfosi delle piante” pubblicato nel 1790. O ancora ai due enormi “Dracaena draco”, noto comunemente come l'“Albero del Drago”, che incorniciano lo storico edificio, in stile neoclassico, dell'''Orto Botanico di Catania'', in un contrasto tra linee intrecciate degli uni e rigorose linee lineari dell'altro.
Ogni grande giardino nasconde la sua meraviglia. L'invito è quello di scoprirla direttamente visitando questi incantevoli scrigni botanici aperti anche in inverno. Scegli la tua meta tra le oltre 80 destinazioni invernali disponibili.
Già nell'antichità presso i greci e i romani era consuetudine celebrare la ''Festa dell'Albero'' in occasione della loro piantumazione. La più grande festa che si svolgeva in epoca romana era il 19 Luglio la ''Festa Lucaria'', nel corso della quale, oltre ai riti propiziatori, si festeggiavano gli alberi impiantati nei mesi precedenti.
Nei secoli seguenti l'albero fu spesso soggetto artistico-letterario e protagonista di realizzazioni di ville, giardini storici e orti botanici.
In epoca moderna la celebrazione degli alberi si è affermata dapprima negli Stati Uniti, con l'istituzione nel 1872 del ''The Arbor Day'' da parte del Governatore dello Stato del Nebraska e poi, sulla scia dell'entusiasmo di questa iniziativa, in Europa, dove si diffuse negli anni successivi.
In Italia la prima ''Festa dell'albero'' fu celebrata nel 1898 per iniziativa dal ''Ministro della Pubblica Istruzione'' Guido Baccelli e successivamente fu istituzionalizzata con la “legge forestale” del 1923 (il regio decreto 3267). Solo nel 1951 con una circolare del ''Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste'' fu fissata con cadenza annuale al 21 novembre la celebrazione della “Festa dell'Albero”, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna. Dal 2013 ritorna per legge la ''Giornata Nazionale degli Alberi'' per promuovere la tutela dell'ambiente, la riduzione dell'inquinamento e la valorizzazione degli alberi.
Per l'occasione ''Grandi Giardini Italiani'' ti invita a trascorrere una giornata in uno dei giardini del Network per ammirarne la maestosità, la loro splendida colorazione autunnale e per apprezzarne le loro virtù ecologiche e terapeutiche.
Una passeggiata nel ''Bosco del Sorriso'' dell'Oasi Zegna a Trivero poco distante da Biella - candidata a ''Città Creativa Unesco'' - è un vero toccasana per la nostra salute. Molto più di un semplice bosco, una vera e propria area bioenergetica, dove i campi elettromagnetici emessi dagli alberi possono influire sullo stato energetico dell'organismo umano. Spostandoci dal Piemonte alle Marche metti in agenda una visita al “Parco Storico Seghetti Panichi”: il primo ''Parco Storico Bioenergetico'' in Europa, un luogo segreto e intimo in cui la natura esplode in ogni stagione regalando un impatto straordinario ai suoi visitatori.
Ma i ''Grandi Giardini Italiani'' sono soprattutto i custodi di importanti alberi secolari tra i quali segnaliamo, tanto per citarne alcuni, il Cedro dell'Himalaya del ''Giardino Monumentale di Valsanzibio'' (Valsanzibio, PD), un esemplare vegetale di oltre 300 anni; i Lecci e i Tigli secolari del “Giardino Bardini” a Firenze; le querce centenarie dei ''Giardini Botanici di Stigliano'' (Canale Monterano, RM) o ancora il ''Ficus macrophylla f. columnaris'', un esemplare di quasi duecento anni di età, famoso in tutto il mondo, introdotto nella prima metà dell'Ottocento nell'''Orto Botanico di Palermo''. Non è dunque un azzardo affermare che, in taluni casi, i giganti verdi possono essere considerati i veri protagonisti dei nostri Giardini. Pensiamo, ad esempio, al “Cipresso di Goethe” del ''Giardino Giusti'', nel cuore di Verona, sotto la cui ombra lo scrittore tedesco si soffermò a riposare in occasione del suo viaggio da Verona a Venezia. O alla “Palma di S. Pietro”, l'esemplare più antico dell' “Orto Botanico di Padova”, messa a dimora nel 1585. Dal 1786 è più comunemente nota come “Palma di Goethe”. Si narra infatti che dopo averla ammirata lo scrittore formulò la sua intuizione evolutiva nel “Saggio sulla metamorfosi delle piante” pubblicato nel 1790. O ancora ai due enormi “Dracaena draco”, noto comunemente come l'“Albero del Drago”, che incorniciano lo storico edificio, in stile neoclassico, dell'''Orto Botanico di Catania'', in un contrasto tra linee intrecciate degli uni e rigorose linee lineari dell'altro.
Ogni grande giardino nasconde la sua meraviglia. L'invito è quello di scoprirla direttamente visitando questi incantevoli scrigni botanici aperti anche in inverno. Scegli la tua meta tra le oltre 80 destinazioni invernali disponibili.
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C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.- Warren Buffett - |
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