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21 Settembre 2018
Rossini Art Site: 10 ettari di arte e natura
Monica Lamberti intervista Marco Rossini per il Rossini Art Site (Briosco, MB)
ML: La sua è una famiglia di imprenditori, che cosa producevano?
MR: Abbiamo sempre lavorato nel mondo delle plastiche e degli stampi, principalmente particolari di carrozzeria per auto di alta gamma.
ML: Quando e come suo padre si è avvicinato all'arte contemporanea?
MR: Fin da giovane ha mostrato interesse per l'arte contemporanea, perché generalmente mio padre guardava sempre al futuro e a quello che gli succedeva intorno in quel momento e l'arte era per lui, naturalmente, qualcosa di interessante che doveva cogliere.
ML: Ha conosciuto di persona alcuni degli artisti presenti con le loro opere al Parco?
MR: La maggior parte degli artisti ancora in vita divenivano frequentatori della nostra casa, apprezzando la passione genuina di mio padre ed io ho avuto la fortuna di conoscerne molti e di imparare tanto da loro.
ML: Quale tra gli scultori le è rimasto più impresso?
MR: Ho avuto un rapporto speciale, seppur breve con César. Quando venne da noi erano gli ultimi anni della sua vita ed era un maestro acclarato, ma lo trovai di una spontaneità e semplicità incredibile. Non scorderò mai i momenti vicino alla grande pressa mentre realizzava le sue ultime compressioni e mi chiedeva pareri sui risultati …
ML: A chi è venuta l'idea di aprire ai visitatori la vostra collezione?
MR: È stata una mia idea, anche se la cosa in famiglia già un po' si ventilava. Mi sembrava il giusto coronamento per la costruzione di questo luogo avvenuta negli anni per merito di mio padre.
ML: Quali ostacoli avete incontrato nella realizzazione del Rossini Art Site? E quali, invece, sono state le soddisfazioni ricevute nell'aprire ai visitatori la vostra collezione?
MR: Con la burocrazia italiana gli ostacoli sono all'ordine del giorno. La soddisfazione maggiore è il rispetto dei visitatori che magari proprio non comprendono l'arte contemporanea, ma che cominciano ad incuriosirsi.
ML: Il Rossini Art Site oggi può definirsi “un'azienda di famiglia”. Come avete diviso i compiti al suo interno?
MR: Ognuno ha il suo carattere… dunque cerchiamo di non sovrapporci. C'è chi segue maggiormente la gestione operativa, chi i laboratori dedicati ai bambini, chi i lavori del parco o le mostre d'arte. Siamo tutti coinvolti, chi più chi meno, e lo facciamo al netto del nostro lavoro principale.
ML: In qualità di esponente della seconda generazione della famiglia Rossini, come immagina lo sviluppo del Rossini Arte Site?
MR: Ho un'idea chiarissima: renderlo sempre più bello e interessante. “Un posto unico”, come diceva sempre mio padre.
ML: Per lei qual è la differenza tra collezionista e mecenate? E Lei si considera mecenate o collezionista?
MR: La differenza è sostanziale e sta nella capacità di credere e sostenere gli artisti in special modo i giovani o comunque quelli che hanno più problemi derivanti dagli aspetti commerciali. Questo riesce a fare il mecenate. Mio padre lo era. Per me è una parola grossa. Lo faccio in piccolo, con i limiti di tempo e di possibilità.
ML: Sente qualche affinità con gli altri parchi dell'arte del Network che condividono il vostro stesso interesse per l'arte contemporanea? Se si quali e in che cosa vi distinguete?
MR: Devo ammettere che ognuno ha le sue prerogative perché nascono da passioni molto intime e personali, però mi lasci dire che solo l'idea e la condizione di aprire in Italia un Parco d'Arte Contemporanea al pubblico ci fa sentire legati.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
MR: Ce ne sarebbero tanti, divertenti o più emozionanti come gli ultimi momenti passati all'interno di esso con mio padre, ma in ordine cronologico cito l'ultimo.
Volando questa estate con un aereo Alitalia e sfogliando la loro rivista Ulisse, abitudine che ho sempre quando volo, visto che amo trovare destinazioni, hotel, luoghi interessanti, mi sono imbattuto senza esserne al corrente, su un articolo dedicato ai più interessanti Parchi di Scultura del mondo.
Beh… vedere una nostra foto campeggiare al centro di due pagine è stato sorprendente ed entusiasmante. Comunque merito di papà!
INFORMAZIONI
Rossini Art Site - Via Col del Frejus, 3 - 20836 Briosco (MB)
Mob.: +39 335 5378472
www.grandigiardini.it
ML: La sua è una famiglia di imprenditori, che cosa producevano?
MR: Abbiamo sempre lavorato nel mondo delle plastiche e degli stampi, principalmente particolari di carrozzeria per auto di alta gamma.
ML: Quando e come suo padre si è avvicinato all'arte contemporanea?
MR: Fin da giovane ha mostrato interesse per l'arte contemporanea, perché generalmente mio padre guardava sempre al futuro e a quello che gli succedeva intorno in quel momento e l'arte era per lui, naturalmente, qualcosa di interessante che doveva cogliere.
ML: Ha conosciuto di persona alcuni degli artisti presenti con le loro opere al Parco?
MR: La maggior parte degli artisti ancora in vita divenivano frequentatori della nostra casa, apprezzando la passione genuina di mio padre ed io ho avuto la fortuna di conoscerne molti e di imparare tanto da loro.
ML: Quale tra gli scultori le è rimasto più impresso?
MR: Ho avuto un rapporto speciale, seppur breve con César. Quando venne da noi erano gli ultimi anni della sua vita ed era un maestro acclarato, ma lo trovai di una spontaneità e semplicità incredibile. Non scorderò mai i momenti vicino alla grande pressa mentre realizzava le sue ultime compressioni e mi chiedeva pareri sui risultati …
ML: A chi è venuta l'idea di aprire ai visitatori la vostra collezione?
MR: È stata una mia idea, anche se la cosa in famiglia già un po' si ventilava. Mi sembrava il giusto coronamento per la costruzione di questo luogo avvenuta negli anni per merito di mio padre.
ML: Quali ostacoli avete incontrato nella realizzazione del Rossini Art Site? E quali, invece, sono state le soddisfazioni ricevute nell'aprire ai visitatori la vostra collezione?
MR: Con la burocrazia italiana gli ostacoli sono all'ordine del giorno. La soddisfazione maggiore è il rispetto dei visitatori che magari proprio non comprendono l'arte contemporanea, ma che cominciano ad incuriosirsi.
ML: Il Rossini Art Site oggi può definirsi “un'azienda di famiglia”. Come avete diviso i compiti al suo interno?
MR: Ognuno ha il suo carattere… dunque cerchiamo di non sovrapporci. C'è chi segue maggiormente la gestione operativa, chi i laboratori dedicati ai bambini, chi i lavori del parco o le mostre d'arte. Siamo tutti coinvolti, chi più chi meno, e lo facciamo al netto del nostro lavoro principale.
ML: In qualità di esponente della seconda generazione della famiglia Rossini, come immagina lo sviluppo del Rossini Arte Site?
MR: Ho un'idea chiarissima: renderlo sempre più bello e interessante. “Un posto unico”, come diceva sempre mio padre.
ML: Per lei qual è la differenza tra collezionista e mecenate? E Lei si considera mecenate o collezionista?
MR: La differenza è sostanziale e sta nella capacità di credere e sostenere gli artisti in special modo i giovani o comunque quelli che hanno più problemi derivanti dagli aspetti commerciali. Questo riesce a fare il mecenate. Mio padre lo era. Per me è una parola grossa. Lo faccio in piccolo, con i limiti di tempo e di possibilità.
ML: Sente qualche affinità con gli altri parchi dell'arte del Network che condividono il vostro stesso interesse per l'arte contemporanea? Se si quali e in che cosa vi distinguete?
MR: Devo ammettere che ognuno ha le sue prerogative perché nascono da passioni molto intime e personali, però mi lasci dire che solo l'idea e la condizione di aprire in Italia un Parco d'Arte Contemporanea al pubblico ci fa sentire legati.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
MR: Ce ne sarebbero tanti, divertenti o più emozionanti come gli ultimi momenti passati all'interno di esso con mio padre, ma in ordine cronologico cito l'ultimo.
Volando questa estate con un aereo Alitalia e sfogliando la loro rivista Ulisse, abitudine che ho sempre quando volo, visto che amo trovare destinazioni, hotel, luoghi interessanti, mi sono imbattuto senza esserne al corrente, su un articolo dedicato ai più interessanti Parchi di Scultura del mondo.
Beh… vedere una nostra foto campeggiare al centro di due pagine è stato sorprendente ed entusiasmante. Comunque merito di papà!
INFORMAZIONI
Rossini Art Site - Via Col del Frejus, 3 - 20836 Briosco (MB)
Mob.: +39 335 5378472
www.grandigiardini.it
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Dammi odoroso all'alba un giardino di fiori bellissimi dove io possa camminare indisturbato- Walt Whitman - |
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