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16 Febbraio 2018
Parco Storico Seghetti Panichi: il primo parco storico bioenergetico in Europa
Monica Lamberti intervista Giulia e Stefania Pignatelli, proprietarie del Parco Storico Seghetti Panichi
M. L.: Quando siete entrati nel Network e perché?
P: Siamo entrati in Grandi Giardini Italiani nel 1999 perché all'epoca stavamo aprendo il Parco Storico al pubblico e creando un network di dimore storiche aperte al pubblico nella Regione Marche sotto la denominazione di ''Associazione Le Marche Segrete''. Mia madre ed io abbiamo sempre creduto nella forza della ''rete'' culturale, turistica ed eno-gastronomica. La rete Grandi Giardini Italiani ne era un'ulteriore testimonianza, soprattutto perché trattava un tema inusuale per il territorio italiano, quello dell'importanza di una rete culturale e territoriale dei giardini privati e pubblici italiani, dando la possibilità a giardini storici, come il nostro, di emergere a livello nazionale ed internazionale attraverso un servizio di marketing e PR, che rende la nostra presenza sui giornali più rapida del solo nostro marketing interno.
M. L.: Il Borgo Storico Seghetti Panichi racchiude nelle sue mura una storia lunga sette secoli, che va dal Medioevo ai giorni nostri. Che cosa può raccontarci di questo glorioso passato legato alla vostra famiglia?
P.: I Pignatelli, in quanto discendenti diretti dagli antichi proprietari, hanno sempre vissuto questo borgo che nel tempo si è confermato come un luogo di importanza strategica territoriale: prima torre di avvistamento, convento, palazzo di campagna come centro di un grande feudo rurale e poi piano piano è diventato un faro di cultura, sia per l'imponenza architettonica della Dimora, sia per l'inusualità botanica data dalla messa a dimora del parco a fine 800.
M. L.: Qual è la particolarità del vostro giardino?
P.: Il Parco Storico Seghetti Panichi è il primo parco storico bioenergetico in Europa progettato per raccogliere una grande varietà di specie botaniche, provenienti da tutto il mondo. La particolarità principale sono i palmizi dati dal microclima del territorio e di conseguenza anche le altre piante rare asiatiche e sud americane.
M. L.: Quali sono i benefici nel passeggiare nel giardino?
P.: Il giardino è stato studiato per dei percorsi bioenergetici dove il fruitore può trovare sollievo a livello elettromagnetico e quindi energetico.
M. L.: Qual è la fioritura che caratterizza il vostro parco?
P.: La storica collezione di Agapanthus blu attorno al laghetto ed altre aree del giardino e le grandi aiuole di Iris bianchi e blu rifiorenti. Negli ultimi dieci anni sono state piantumate due grandi aiuole di peonie cinesi arbustive e suffrutticose.
M. L.: Qual è la stagione migliore per visitarlo?
P.: Essendo un giardino cifra paesaggistica, è bello in tutte le stagioni. La primavera regala grandi fioriture di rose, l'estate l'Agapanthus, l'autunno il bellissimo cambiamento di tinte dei Gingko e del Taxodium sul lago ed infine l'inverno assume atmosfere metafisiche con il lago ghiacciato e gli sfondi di specie autoctone come roveri e lecci.
M. L.: La Villa e il giardino sono stati colpiti dal terremoto del Centro Italia nel 2016 prima e nel 2017 poi. Quali danni i sismi hanno arrecato alla proprietà?
P: I sismi hanno procurato dei danni incommensurabili. A livello architettonico la Dimora Storica, l'Oratorio Gentilizio sono inagibili con gravissimi danni anche a pareti affrescate. La casa del guardiacaccia (chiamata in Italia centrale il ''Roccolo'') è completamente crollata con il sisma di gennaio 2017 ed infine lo stesso parco ha subito gravi danneggiamenti nel soggetto della “Fontana della Sibilla” che riproduce con tipiche roccaglie ottocentesche il Monte Vettore e l'antro della Fata dei Sibillini.
M. L.: Come si può dimostrare la solidarietà verso la vostra proprietà per curare le ferite inferte dalla forza della natura?
P.: La dimostrazione di solidarietà per questa proprietà storica si può palesare in due maniere: la prima, programmando dei viaggi che abbiano le Marche e la nostra zona come obiettivo di visita e quindi soggiornando al Borgo Storico; la seconda è di aderire ad un fondo che è stato creato appositamente per il restauro del lago e della fonte della Sibilla, in quanto contrariamente ai monumenti architettonici questo bene del parco non riceverà sovvenzioni statali. (Destinatario: Associazione Le Marche Segrete; Nuova Banca delle Marche SpA filiale 69390 - Ascoli Piceno; IBAN: IT41V0605569390000000003422; Causale: Donazione per terremoti 2016)
M. L.: Oggi il Borgo Storico Seghetti Panichi è la cornice ideale per una vacanza nella natura, cosa offrite?
P.: Percorsi Bioenergetici nel Parco storico con un ventaglio di trattamenti rilassanti, un tuffo in piscina e un cibo saporito e salutare nel nostro ristorante. Il territorio circostante, con la città di Ascoli Piceno, le cittadine fortificate come Offida e gli outlets per lo shopping, fanno da cornice ad un soggiorno focalizzato al relax, alla natura ed alla cultura.
M. L.: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
P.: Recentemente in un restauro della bellissima chiesa di Sant'Angelo Magno ad Ascoli Piceno è stato ritrovato un carteggio romantico del 1700 molto particolare. Una giovanissima fanciulla, nostra antenata, scriveva, seduta vicino alla fonte del parco, lettere appassionate all'allora Monsignor Eudosio Del Tufo, fascinoso uomo di chiesa che già era stato esiliato da Napoli per altri corteggiamenti non appropriati!
M. L.: Quando siete entrati nel Network e perché?
P: Siamo entrati in Grandi Giardini Italiani nel 1999 perché all'epoca stavamo aprendo il Parco Storico al pubblico e creando un network di dimore storiche aperte al pubblico nella Regione Marche sotto la denominazione di ''Associazione Le Marche Segrete''. Mia madre ed io abbiamo sempre creduto nella forza della ''rete'' culturale, turistica ed eno-gastronomica. La rete Grandi Giardini Italiani ne era un'ulteriore testimonianza, soprattutto perché trattava un tema inusuale per il territorio italiano, quello dell'importanza di una rete culturale e territoriale dei giardini privati e pubblici italiani, dando la possibilità a giardini storici, come il nostro, di emergere a livello nazionale ed internazionale attraverso un servizio di marketing e PR, che rende la nostra presenza sui giornali più rapida del solo nostro marketing interno.
M. L.: Il Borgo Storico Seghetti Panichi racchiude nelle sue mura una storia lunga sette secoli, che va dal Medioevo ai giorni nostri. Che cosa può raccontarci di questo glorioso passato legato alla vostra famiglia?
P.: I Pignatelli, in quanto discendenti diretti dagli antichi proprietari, hanno sempre vissuto questo borgo che nel tempo si è confermato come un luogo di importanza strategica territoriale: prima torre di avvistamento, convento, palazzo di campagna come centro di un grande feudo rurale e poi piano piano è diventato un faro di cultura, sia per l'imponenza architettonica della Dimora, sia per l'inusualità botanica data dalla messa a dimora del parco a fine 800.
M. L.: Qual è la particolarità del vostro giardino?
P.: Il Parco Storico Seghetti Panichi è il primo parco storico bioenergetico in Europa progettato per raccogliere una grande varietà di specie botaniche, provenienti da tutto il mondo. La particolarità principale sono i palmizi dati dal microclima del territorio e di conseguenza anche le altre piante rare asiatiche e sud americane.
M. L.: Quali sono i benefici nel passeggiare nel giardino?
P.: Il giardino è stato studiato per dei percorsi bioenergetici dove il fruitore può trovare sollievo a livello elettromagnetico e quindi energetico.
M. L.: Qual è la fioritura che caratterizza il vostro parco?
P.: La storica collezione di Agapanthus blu attorno al laghetto ed altre aree del giardino e le grandi aiuole di Iris bianchi e blu rifiorenti. Negli ultimi dieci anni sono state piantumate due grandi aiuole di peonie cinesi arbustive e suffrutticose.
M. L.: Qual è la stagione migliore per visitarlo?
P.: Essendo un giardino cifra paesaggistica, è bello in tutte le stagioni. La primavera regala grandi fioriture di rose, l'estate l'Agapanthus, l'autunno il bellissimo cambiamento di tinte dei Gingko e del Taxodium sul lago ed infine l'inverno assume atmosfere metafisiche con il lago ghiacciato e gli sfondi di specie autoctone come roveri e lecci.
M. L.: La Villa e il giardino sono stati colpiti dal terremoto del Centro Italia nel 2016 prima e nel 2017 poi. Quali danni i sismi hanno arrecato alla proprietà?
P: I sismi hanno procurato dei danni incommensurabili. A livello architettonico la Dimora Storica, l'Oratorio Gentilizio sono inagibili con gravissimi danni anche a pareti affrescate. La casa del guardiacaccia (chiamata in Italia centrale il ''Roccolo'') è completamente crollata con il sisma di gennaio 2017 ed infine lo stesso parco ha subito gravi danneggiamenti nel soggetto della “Fontana della Sibilla” che riproduce con tipiche roccaglie ottocentesche il Monte Vettore e l'antro della Fata dei Sibillini.
M. L.: Come si può dimostrare la solidarietà verso la vostra proprietà per curare le ferite inferte dalla forza della natura?
P.: La dimostrazione di solidarietà per questa proprietà storica si può palesare in due maniere: la prima, programmando dei viaggi che abbiano le Marche e la nostra zona come obiettivo di visita e quindi soggiornando al Borgo Storico; la seconda è di aderire ad un fondo che è stato creato appositamente per il restauro del lago e della fonte della Sibilla, in quanto contrariamente ai monumenti architettonici questo bene del parco non riceverà sovvenzioni statali. (Destinatario: Associazione Le Marche Segrete; Nuova Banca delle Marche SpA filiale 69390 - Ascoli Piceno; IBAN: IT41V0605569390000000003422; Causale: Donazione per terremoti 2016)
M. L.: Oggi il Borgo Storico Seghetti Panichi è la cornice ideale per una vacanza nella natura, cosa offrite?
P.: Percorsi Bioenergetici nel Parco storico con un ventaglio di trattamenti rilassanti, un tuffo in piscina e un cibo saporito e salutare nel nostro ristorante. Il territorio circostante, con la città di Ascoli Piceno, le cittadine fortificate come Offida e gli outlets per lo shopping, fanno da cornice ad un soggiorno focalizzato al relax, alla natura ed alla cultura.
M. L.: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
P.: Recentemente in un restauro della bellissima chiesa di Sant'Angelo Magno ad Ascoli Piceno è stato ritrovato un carteggio romantico del 1700 molto particolare. Una giovanissima fanciulla, nostra antenata, scriveva, seduta vicino alla fonte del parco, lettere appassionate all'allora Monsignor Eudosio Del Tufo, fascinoso uomo di chiesa che già era stato esiliato da Napoli per altri corteggiamenti non appropriati!
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Non divido l'architettura, il paesaggio e il giardinaggio; per me sono un tutt'uno- Luis Barragan - |
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