Dietro le quinte dello spettacolo più bello del mondo!

Cari lettori,

l'ufficio di Grandi Giardini Italiani è come un porto di mare! L'eccezionale stagione turistica spinge molti proprietari a cercarci per mettere in cantiere eventi per il prossimo anno. Apriti cielo! Per anni annunciavano: ‘tra due mesi vorrei dare un concerto', oppure ‘cosa ne dite se organizzassi una fiera floro-vivaistica tra un mese?'. Due mesi di preavviso non sono sufficienti per fare una buona comunicazione ma abbiamo sempre dato una mano, correndo come dei pazzi per sostenere sempre le loro imprese. Quindi il fatto che a settembre parlino di un evento che si terrà a maggio dell'anno prossimo ci riempie di soddisfazione. Questo nuovo modo di programmare vuole dire che i proprietari investono e sono consapevoli che i loro sforzi verranno premiati. Sono diventati dei veri e propri operatori culturali.
Noi invece siamo diventati anche ‘trovapersone', e ‘trovacose'!!
Anni fa, durante un evento, è stato ‘smarrito' un bambino. Panico!
Al termine di una caccia al tesoro, 2000 bambini sono stati riaccompagnati dai genitori, mentre una mamma vagava sconsolata nel parco verso l'imbrunire, alla ricerca di suo figlio. Dato che il nostro staff rimane sempre oltre al termine di un evento, per accertarsi che il parco sia nello stato in cui era prima dell'arrivo del pubblico, in questa situazione di emergenza abbiamo rifatto il percorso della famosa caccia al tesoro quasi al buio per cercare il bambino. Sono arrivati anche i Carabinieri, Polizia, la Forestale, la Polizia locale, con megafoni, luci potentissime e cani addestrati. In tutta questa confusione, ho cercato di ricordare cosa mi piaceva fare quando avevo 10 anni: certamente quello che era vietato dai grandi. Quindi ho setacciato tutti luoghi dove c'era la scritta ‘vietato entrare'. Infatti, poco dopo, ho trovato il bambino in una gabbia con uno scimpanzé. La porta aveva una chiusura a scatto, e lo scimpanzé era terrorizzato, mentre il bambino era tranquillissimo!
All'epoca dell'accaduto i genitori non fecero alcuna denuncia e si limitarono solo a dare uno scappellotto al figlio che aveva scomodato metà delle forze armate del Lago Maggiore!
Oggi non è più così: sempre più spesso ci arrivano telefonate di turisti che vogliono far causa ad un Grande Giardino Italiano per svariati e a volte ridicoli motivi.

In veste di ‘trovacose' invece, vale la pena ricordare quando un proprietario, due ore prima dall'inizio di un concerto, si è ricordato che non aveva sedie a sufficienza. Niente panico; attraverso il nostro Network, un altro proprietario che aveva un piccolo teatro, ha offerto le sue sedie, color oro con cuscini bordeaux, le quali vennero trasportate attraverso le stradine della campagna veneta sul tetto di diverse macchine che si erano offerte di fare la spola tra i due giardini. Che tempi eroici!
Con l'esperienza, oggi ogni proprietario o curatore ha una squadra di persone che lo aiutano. Esistono più caterers, più servizi in genere, e anche associazioni che portano tutto, dalle sedie ai tavoli ai palcoscenici, e personale anche per una sola serata.

A volte non rimpiango quel modo di lavorare basato sull'arte di arrangiarsi: era un lavorare pieno di ansia. Ma ben venga il livello di organizzazione che quasi tutti i proprietari hanno ormai raggiunto. Forse grazie anche al nostro aiuto!!

Come sempre, non perdete i numerosi eventi che vi aspettano per il primo weekend di autunno nei nostri Grandi Giardini Italiani!

Judith Wade