
14 Novembre 2024
In Venetia Hortus Redemptoris
«È una grande gioia e un grande onore per Venice Gardens Foundation poter inaugurare oggi l'Orto Giardino, con le Antiche Officine, del Convento del Santissimo Redentore, un luogo di rara bellezza e di mirabile accordo fra spirito e natura, luogo storico, simbolico, alta espressione della spiritualità cappuccina. Grazie all'impegno fattivo e ad una solida comunanza di intenti e valori fra tutti gli attori coinvolti, professionisti, istituzioni e mecenati, sono stati possibili il restauro e la rigenerazione, in linea con i principi di conoscenza, responsabilità, sostenibilità ed autosufficienza, di un patrimonio botanico e architettonico di assoluto valore storico-culturale non solo per la città di Venezia ma per il mondo intero. Da oltre dieci anni, la nostra Fondazione è impegnata, nella città di Venezia, nel restauro e nella conservazione di parchi e giardini nonché al riconoscimento del ruolo fondante che questi beni possono ricoprire in un contesto sociale e comunitario: un impegno volto a ricostruire la relazione trascendente intimamente correlata con la natura, in ragione dell'affinità, dell'armonia e del rispetto».
Con queste parole Adele Re Rebaudengo, presidente e fondatrice di Venice Gardens Foundation, ha inaugurato l'apertura al pubblico del Compendio dell'esteso Giardino con l'Orto, la Cappella di meditazione, le Antiche Officine e la Serra del Convento della Chiesa palladiana del Santissimo Redentore di Venezia.
In Venetia Hortus Redemptoris, il progetto promosso e realizzato da Venice Gardens Foundation, mira a rendere visitabile un luogo di alto valore storico, simbolico e spirituale, nel pieno rispetto dei principi cappuccini ed in linea con la visione di un futuro responsabile e sostenibile, riscoprendo l'importante tradizione dei giardini e degli orti conventuali, la loro ricchezza e capacità di sperimentazione, guardando al contempo al futuro con consapevole e responsabile impegno.
Nel 2021 il Compendio Monumentale è stato affidato a Venice Gardens Foundation dalla Curia Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, con l'autorizzazione della Santa Sede e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, al fine di consentire il restauro e la conservazione nel tempo di una testimonianza dall'alto valore storico, paesaggistico, culturale e religioso.
Il Compendio dell'Orto Giardino del Redentore, annesso alla Chiesa del Santissimo Redentore realizzata da Andrea Palladio per volere della Serenissima e affidata ai Cappuccini su licenza apostolica del pontefice Gregorio XIII come simbolo di gratitudine e rinascita in seguito alla peste del 1575-1577, si estende per circa un ettaro, dal canale della Giudecca fino alla Laguna. Nel novembre 2019 tutta l'area fu colpita in maniera significativa dalla “acqua granda”, una marea eccezionale che, raggiungendo i 187 centimetri, ha devastato la città di Venezia.
Oggi grazie all'impegno della Venice Gardens Foundation il Compendio non solo è stato restaurato, ma è anche visitabile. I visitatori possono scoprire un luogo di grande bellezza, restaurato su disegno di Paolo Pejrone: lunghi percorsi articolati a ricordare il simbolismo della croce, ombreggiati da un pergolato in legno di castagno coperto da piante di uva e da rose rampicanti accompagnate da glicini e bignonie; tra gli alti cipressi, un reticolo di sentieri ripartisce lo spazio dell'uliveto, del frutteto e dei coltivi, un mondo variopinto di erbe, ortaggi, bordure fiorite composte da specie mediterranee, specie aromatiche e medicinali a testimonianza dell'antico Giardino dei semplici. La Vasca delle ninfee segna il centro, il “cuore” dell'Orto Giardino e, in riva alla Laguna, meta irrinunciabile dalla quale osservare il tramonto, il piccolo Giardino dei pitosfori, appartato e ombroso, caratterizzato dalle chiome compatte e sempreverdi e dalle edere e, sul fronte dell'acqua, da una pergola ricoperta di Rose banksiae ‘Alba plena'.
Lungo il cammino si possono scoprire ancora la Cappella di meditazione, luogo di silenzio e di pace; le Antiche Officine, storici bassi fabbricati, il cui restauro, affidato all'architetto Alessandra Raso, ha previsto l'installazione di sistemi di climatizzazione innovativi ed efficienti da parte di Siram Veolia: in questi edifici, aperti verso l'Orto Giardino nel versante nord e sulla Laguna a sud, saranno ospitate mostre di alto valore artistico, in armonia con l'essenza e la vita dei giardini e della natura; i Laboratori che accoglieranno il Frantoio e la Sala di smielatura per lo svolgimento in situ di tutte le attività necessarie alla produzione e conservazione dell'olio e del miele dell'Apiario, ricostituito con differenti tipologie di arnie a favo naturale (vaso di Orestada, Dadant, Top bar); il Caffè, fronte Laguna, dedicato all'accoglienza e all'ospitalità dei visitatori con i prodotti della tradizione coltivati nell'orto, gestito da illycaffè, che fin dalla sua nascita ha orientato le proprie azioni, ad iniziare dalla coltivazione del caffè, ad un modello sostenibile dell'agricoltura rigenerativa al fine di favorire la fertilità del suolo e la biodiversità; e infine la Serra, risalente al secolo scorso, luogo di studio e laboratorio sperimentale e visionario per i più esperti e raffinati giardinieri.
Dopo i restauri, come già accade ai Giardini Reali, tutte le attività di cura e manutenzione, sono svolte dalla Fondazione con i propri giardinieri attraverso specifici programmi, sintesi delle antiche conoscenze e delle nuove tecniche ancorate al concetto della responsabilità e della sostenibilità, nel pieno rispetto della natura, della biodiversità e dell'ecosistema: la coltivazione biologica eseguita con pratiche naturali, con particolare attenzione a quella pratica, mai vana, di favorire la resistenza delle piante grazie a una costante cura del terreno; il risparmio delle risorse naturali, il riuso, il riciclo e la valorizzazione degli elementi esistenti; l'autosufficienza idrica attraverso la realizzazione di un pozzo e un sistema per la captazione delle acque piovane dai tetti; e la gestione sostenibile dei rifiuti vegetali e degli scarti organici attraverso la lavorazione nelle vasche di compostaggio in loco, assicurano la conservazione della fertilità del terreno.
Nel tempo, un programma di appuntamenti di rilievo internazionale (opere artistiche, musicali e letterarie, narrazioni poeticamente pertinenti allo spirito del luogo, canti polifonici, azioni teatrali e danzanti, studi e ricerche botaniche e scientifiche) dedicato ad un pubblico ampio ed eterogeneo, curato da Venice Gardens Foundation, contribuirà a favorire una scoperta intima, attenta e commossa del luogo. I primi interventi artistici presenti sono le opere dall'artista Remo Salvadori con L'Alveare, che accoglie i visitatori all'ingresso del Compendio per accompagnarli verso l'Orto Giardino. È un'opera ispirata al luogo della febbrile armoniosa opera del piccolo insetto sociale, dal fiore al polline, all'azione solare, il miele, la cera, la forza esagonale, il volo nuziale. Salvadori ha inoltre realizzato la copertura di due arnie presenti nell'uliveto. Le Antiche Officine ospitano un video dell'artista Lucia Veronesi che racconta il restauro dell'orto Giardino attraverso l'utilizzo di fotografie, video e collage montati in stop motion. Il tema del restauro viene raccontato anche dalle fotografie del Maestro Guido Guidi e da Francesco Neri.
Il Progetto è stato realizzato dalla Fondazione grazie al sostegno di: Unione Europea NextGenerationEU di 2 milioni di euro (PNRR - Ministero della Cultura - Restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici); Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna; e generosi Mecenati: Fondazione di Venezia, Friends of Venice, Generali, Intesa Sanpaolo, The Guillon Family of Fondation Valmont, The Roger Thomas & Arthur Libera Family Foundation, The Venice International Foundation, Van Cleef & Arpels, Airelles, Fondazione Cologni Mestieri d'Arte, Fondazione Hillary Merkus Recordati, Siram Veolia, Luca Bombassei, Franca Coin, Massimo Sordella; e tutti coloro che hanno sostenuto Venice Gardens Foundation anche attraverso l'adozione di alberi e panchine.
INFORMAZIONI
Giardino della Chiesa del SS. Redentore
Giorni di apertura: giovedì, venerdì e sabato
Orario: 31 ottobre - 31 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 16:30
Biglietti: Intero: 12 euro; Ridotti 6 euro: residenti, bambini dai 6 ai 12 anni, FAI.
Gratuito: ecclesiastici, ICOM, bambini fino ai 5 anni, persone con disabilità con un accompagnatore.
Tessera annua Residenti: 30 euro
Con queste parole Adele Re Rebaudengo, presidente e fondatrice di Venice Gardens Foundation, ha inaugurato l'apertura al pubblico del Compendio dell'esteso Giardino con l'Orto, la Cappella di meditazione, le Antiche Officine e la Serra del Convento della Chiesa palladiana del Santissimo Redentore di Venezia.
In Venetia Hortus Redemptoris, il progetto promosso e realizzato da Venice Gardens Foundation, mira a rendere visitabile un luogo di alto valore storico, simbolico e spirituale, nel pieno rispetto dei principi cappuccini ed in linea con la visione di un futuro responsabile e sostenibile, riscoprendo l'importante tradizione dei giardini e degli orti conventuali, la loro ricchezza e capacità di sperimentazione, guardando al contempo al futuro con consapevole e responsabile impegno.
Nel 2021 il Compendio Monumentale è stato affidato a Venice Gardens Foundation dalla Curia Provinciale dei Frati Minori Cappuccini, con l'autorizzazione della Santa Sede e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, al fine di consentire il restauro e la conservazione nel tempo di una testimonianza dall'alto valore storico, paesaggistico, culturale e religioso.
Il Compendio dell'Orto Giardino del Redentore, annesso alla Chiesa del Santissimo Redentore realizzata da Andrea Palladio per volere della Serenissima e affidata ai Cappuccini su licenza apostolica del pontefice Gregorio XIII come simbolo di gratitudine e rinascita in seguito alla peste del 1575-1577, si estende per circa un ettaro, dal canale della Giudecca fino alla Laguna. Nel novembre 2019 tutta l'area fu colpita in maniera significativa dalla “acqua granda”, una marea eccezionale che, raggiungendo i 187 centimetri, ha devastato la città di Venezia.
Oggi grazie all'impegno della Venice Gardens Foundation il Compendio non solo è stato restaurato, ma è anche visitabile. I visitatori possono scoprire un luogo di grande bellezza, restaurato su disegno di Paolo Pejrone: lunghi percorsi articolati a ricordare il simbolismo della croce, ombreggiati da un pergolato in legno di castagno coperto da piante di uva e da rose rampicanti accompagnate da glicini e bignonie; tra gli alti cipressi, un reticolo di sentieri ripartisce lo spazio dell'uliveto, del frutteto e dei coltivi, un mondo variopinto di erbe, ortaggi, bordure fiorite composte da specie mediterranee, specie aromatiche e medicinali a testimonianza dell'antico Giardino dei semplici. La Vasca delle ninfee segna il centro, il “cuore” dell'Orto Giardino e, in riva alla Laguna, meta irrinunciabile dalla quale osservare il tramonto, il piccolo Giardino dei pitosfori, appartato e ombroso, caratterizzato dalle chiome compatte e sempreverdi e dalle edere e, sul fronte dell'acqua, da una pergola ricoperta di Rose banksiae ‘Alba plena'.
Lungo il cammino si possono scoprire ancora la Cappella di meditazione, luogo di silenzio e di pace; le Antiche Officine, storici bassi fabbricati, il cui restauro, affidato all'architetto Alessandra Raso, ha previsto l'installazione di sistemi di climatizzazione innovativi ed efficienti da parte di Siram Veolia: in questi edifici, aperti verso l'Orto Giardino nel versante nord e sulla Laguna a sud, saranno ospitate mostre di alto valore artistico, in armonia con l'essenza e la vita dei giardini e della natura; i Laboratori che accoglieranno il Frantoio e la Sala di smielatura per lo svolgimento in situ di tutte le attività necessarie alla produzione e conservazione dell'olio e del miele dell'Apiario, ricostituito con differenti tipologie di arnie a favo naturale (vaso di Orestada, Dadant, Top bar); il Caffè, fronte Laguna, dedicato all'accoglienza e all'ospitalità dei visitatori con i prodotti della tradizione coltivati nell'orto, gestito da illycaffè, che fin dalla sua nascita ha orientato le proprie azioni, ad iniziare dalla coltivazione del caffè, ad un modello sostenibile dell'agricoltura rigenerativa al fine di favorire la fertilità del suolo e la biodiversità; e infine la Serra, risalente al secolo scorso, luogo di studio e laboratorio sperimentale e visionario per i più esperti e raffinati giardinieri.
Dopo i restauri, come già accade ai Giardini Reali, tutte le attività di cura e manutenzione, sono svolte dalla Fondazione con i propri giardinieri attraverso specifici programmi, sintesi delle antiche conoscenze e delle nuove tecniche ancorate al concetto della responsabilità e della sostenibilità, nel pieno rispetto della natura, della biodiversità e dell'ecosistema: la coltivazione biologica eseguita con pratiche naturali, con particolare attenzione a quella pratica, mai vana, di favorire la resistenza delle piante grazie a una costante cura del terreno; il risparmio delle risorse naturali, il riuso, il riciclo e la valorizzazione degli elementi esistenti; l'autosufficienza idrica attraverso la realizzazione di un pozzo e un sistema per la captazione delle acque piovane dai tetti; e la gestione sostenibile dei rifiuti vegetali e degli scarti organici attraverso la lavorazione nelle vasche di compostaggio in loco, assicurano la conservazione della fertilità del terreno.
Nel tempo, un programma di appuntamenti di rilievo internazionale (opere artistiche, musicali e letterarie, narrazioni poeticamente pertinenti allo spirito del luogo, canti polifonici, azioni teatrali e danzanti, studi e ricerche botaniche e scientifiche) dedicato ad un pubblico ampio ed eterogeneo, curato da Venice Gardens Foundation, contribuirà a favorire una scoperta intima, attenta e commossa del luogo. I primi interventi artistici presenti sono le opere dall'artista Remo Salvadori con L'Alveare, che accoglie i visitatori all'ingresso del Compendio per accompagnarli verso l'Orto Giardino. È un'opera ispirata al luogo della febbrile armoniosa opera del piccolo insetto sociale, dal fiore al polline, all'azione solare, il miele, la cera, la forza esagonale, il volo nuziale. Salvadori ha inoltre realizzato la copertura di due arnie presenti nell'uliveto. Le Antiche Officine ospitano un video dell'artista Lucia Veronesi che racconta il restauro dell'orto Giardino attraverso l'utilizzo di fotografie, video e collage montati in stop motion. Il tema del restauro viene raccontato anche dalle fotografie del Maestro Guido Guidi e da Francesco Neri.
Il Progetto è stato realizzato dalla Fondazione grazie al sostegno di: Unione Europea NextGenerationEU di 2 milioni di euro (PNRR - Ministero della Cultura - Restauro e valorizzazione di parchi e giardini storici); Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna; e generosi Mecenati: Fondazione di Venezia, Friends of Venice, Generali, Intesa Sanpaolo, The Guillon Family of Fondation Valmont, The Roger Thomas & Arthur Libera Family Foundation, The Venice International Foundation, Van Cleef & Arpels, Airelles, Fondazione Cologni Mestieri d'Arte, Fondazione Hillary Merkus Recordati, Siram Veolia, Luca Bombassei, Franca Coin, Massimo Sordella; e tutti coloro che hanno sostenuto Venice Gardens Foundation anche attraverso l'adozione di alberi e panchine.
INFORMAZIONI
Giardino della Chiesa del SS. Redentore
Giorni di apertura: giovedì, venerdì e sabato
Orario: 31 ottobre - 31 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle ore 16:30
Biglietti: Intero: 12 euro; Ridotti 6 euro: residenti, bambini dai 6 ai 12 anni, FAI.
Gratuito: ecclesiastici, ICOM, bambini fino ai 5 anni, persone con disabilità con un accompagnatore.
Tessera annua Residenti: 30 euro
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C'è qualcosa di così diverso in Venezia, da ogni altro luogo nel mondo, che si lasciano una volta per tutte le consuete abitudini e le visioni quotidiane per entrare in un giardino incantato- Mary Shelley - |
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