Cenni storici
La Villa Reale di Marlia, con origini altomedioevali, è stata la residenza di nobili famiglie e di grandi mecenati d'arte che l'hanno resa nel corso dei secoli un vero e proprio capolavoro paesaggistico.
All'inizio dell'800 la sorella di Napoleone, principessa Elisa Baciocchi, ampliò il grandioso complesso. Modernizzò secondo il gusto della sua epoca l'antica Palazzina dell'Orologio e fece costruire le Palazzine Gemelle all'ingresso, ma lasciò intatti gli splendidi giardini del'600, come il Teatro di verzura intagliato nella vegetazione più antico d'Europa oppure il Giardino dei limoni con più di 200 vasi di agrumi; introdusse inoltre il Viale delle Camelie, di particolare pregio per le numerose varietà rare risalenti all'800.
Dopo la caduta di Napoleone, altre famiglie reali si succedettero fino all'arrivo dei conti Pecci-Blunt che commissionarono ad un famoso architetto francese, Jacques Greber, il rinnovo del giardino: crearono il Giardino Spagnolo, la Piscina in stile liberty, boschi, ruscelli e un lago a complemento alla serie di giardini classici italiani del tempo degli Orsetti. Tra gli ospiti illustri del passato vanno ricordati il violinista e compositore Paganini, esponenti di Case Reali di tutta Europa e il pittore americano John Singer Sargent, che dipinse acquarelli di scene nella Villa.
Nel 2015 una giovane coppia, essendosi perdutamente innamorata del complesso ormai trascurato, acquistò la proprietà accettando la sfida di riportare la Villa Reale di Marlia al suo antico splendore commissionando importanti ed enormi lavori di restauro sia degli edifici che dei giardini: dal 2019 è infatti possibile visitare anche gli interni in stile impero della Villa Reale e dal 2021 il museo eclettico delle collezioni Pecci Blunt (all'Orologio).