Cenni storici
L'Isola Bella, con la contigua Isola Madre, ha contribuito a fare di Stresa una delle mete del Grand Tour. Anche oggi nessun turista può sfuggire alla seduzione di questi luoghi costruiti sull'acqua. A dominare l'Isola Bella è la mole del Palazzo Borromeo, realizzato in stile barocco. Completato dopo la Seconda Guerra Mondiale con la costruzione del maestoso Salone Nuovo, il Palazzo è il risultato di una lunga serie di lavori iniziati nel 1650 per volere di Vitaliano VI Borromeo.
Affascinante il percorso al suo interno: un continuo e ricco susseguirsi di stanze sontuosamente arredate. Di particolare interesse sono le sale storiche tra cui spiccano la Sala del Trono e la Galleria Berthier: una testimonianza unica nel suo genere che espone una collezione di più di 130 opere realizzate tra Cinquecento e Seicento da autori quali Boltraffio, Giampietrino e Daniele Crespi. Tele di noti artisti tra i quali il pittore napoletano Luca Giordano, il toscano Francesco Zuccarelli e il fiammingo Pieter Mulier, detto il Tempesta, occupano le pareti di tutta la dimora, insieme a mobili di gran pregio, marmi, stucchi, sculture e arazzi fiamminghi.
Di rara suggestione le sei grotte al piano inferiore del Palazzo completamente rivestite da ciottoli, sassi bianchi e neri, schegge di tufo, stucchi e marmi, immaginate come luogo di frescura e diletto, dove proteggersi dalla calura estiva.
Celebre nel mondo è il Giardino barocco all'italiana dell'Isola Bella, un'elegante nave di pietra e fiori che solca il blu intenso del Lago Maggiore. Il nucleo del suo complesso impianto scenografico si sviluppa intorno al Teatro Massimo ed è rappresentato da dieci terrazze sovrapposte che vanno a formare una piramide tronca, circondata da parterre su livelli differenti e collegati da scalinate. Il colossale unicorno, gli obelischi, le statue, le due torri e gli altri elementi architettonici stupiscono il visitatore. Così come la vegetazione. Qui il terreno e il clima lacustre hanno permesso la crescita di specie e varietà che hanno trovato sull'isola un habitat ideale.
Tra le magnifiche architetture che richiamano figure mitologiche, tra alberi possenti come quello della canfora, tra agrumi rari a questa latitudine e tra le magnifiche collezioni di rose, rododendri e camelie, passeggiano i pavoni bianchi, simbolo di un luogo che richiama la bellezza eterna di un Paradiso in terra, anzi sull'acqua. Dal 2002 il giardino fa parte - insieme a quello dell'Isola Madre - del prestigioso circuito inglese della Royal Horticultural Society.