Cenni storici
''L'isola Madre. È il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo.''
(G. Flaubert, 1845)
A rendere unica questa magica Isola è il lussureggiante giardino che ospita essenze vegetali rare ed esotiche, provenienti dalle più diverse latitudini, a dimostrazione dell'interesse nei secoli della Famiglia Borromeo per la botanica. Inizialmente frutteto, poi uliveto e ancora agrumeto, l'Isola Madre ai primi dell'800 assunse l'attuale aspetto di parco all'inglese.
Esperti giardinieri e botanici, aiutati da un perfetto clima mite, hanno saputo nel tempo integrare le collezioni con nuove specie, offrendo al visitatore fioriture continue ed esuberanti.
Fra tutte, imperdibili, quelle primaverili di rododendri, camelie, azalee, magnolie, e tra quelle estive, la Bougainvillea e la Millettia japonica. Non mancano tappeti multicolori, pergolati di glicini e ninfee. Simbolo dell'Isola è il magnifico, secolare, esemplare di Cipresso del Kasmir, divelto da una tromba d'aria nel 2006 e oggi, come un miracolo della natura, di nuovo rifiorito.
Dal 2002 il giardino fa parte - insieme a quello dell'Isola Bella - del prestigioso circuito inglese della Royal Horticultural Society.
Accanto alla loggia del Kashmir si innalza il Palazzo cinquecentesco che conserva prestigiosi arredi di Casa Borromeo. Un edificio elegantemente sobrio come una dimora di campagna, dove il visitatore può ammirare trompe-l'œil alle pareti, collezioni di porcellane, arredi preziosi e l'inusuale presenza di teatrini e marionette, destinati all'intrattenimento e allo svago dei membri della famiglia e degli amici. Una straordinaria raccolta di apparati scenici, allestimenti e copioni, in stato di conservazione esemplare, rappresenta il patrimonio e la testimonianza di importanti collaborazioni della Famiglia, come Alessandro Sanquirico, scenografo di Teatro alla Scala che lavorò fino al 1832 per casa Borromeo e il successore Carlo Fontana che nel decennio successivo espresse la sua vena naturalistica e romantica.