Cenni storici
La villa, già esistente nel XVI secolo con annesso giardino all'italiana, fu acquistata dai marchesi Cusani a metà del Seicento come casa di villeggiatura.
Ingrandita a partire dal 1776 su progetto di Giuseppe Piermarini, la residenza ospitò a fine Settecento gli Asburgo stabilitisi nella vicina Monza e i Borbone provenienti da Napoli. Una vera trasformazione si attuò a inizio Ottocento per volere di Ferdinando Cusani, che si avvalse della collaborazione del giardiniere Antonio Villoresi per la messa in opera di uno dei primi parchi all'inglese del nord Italia, documentato nel trattato ''Dell'arte de' Giardini Inglesi'' di Ercole Silva. Furono realizzate due serre per ricoverare le piante di agrumi d'inverno e, attorno al parterre antistante la villa, si realizzò un bosco di castagni attraversato da tre viali prospettici a raggiera, boschetti e un labirinto.
Di grande valore paesaggistico era il lago artificiale servito da una roggia, provvisto di darsena e di un'isoletta centrale, completato da una grotta con capanna affrescata. Con il passaggio di proprietà dell'avvocato Giovan Battista Traversi, nel 1817, l'architetto bolognese Pelagio Pelagi, fu incaricato del rinnovamento del complesso.
Il giardino di Villa Cusani Traversi è oggi ridimensionato ma il luogo mantiene intatto il fascino romantico della sistemazione all'inglese, offrendo la possibilità di passeggiare lungo i sentieri che si snodano in una macchia di oltre 700 esemplari arborei. L'ampio cannocchiale prospettico attraversa una fitta vegetazione, tra cui si scorgono la suggestiva torre del Palagi e il monumento funebre Traversi progettato da Luca Beltrami, per raggiungere la fontana con la statua di Nettuno al centro del parterre con la monumentale facciata sullo sfondo.