Presentazione
Aperto il 26 maggio 1991, il Crespi Bonsai Museum è stato il primo museo permanente al mondo di bonsai. Situato a pochi chilometri da Milano, questo Museo è nato dalla determinazione di Luigi Crespi di offrire, a tutti coloro che si interessano di bonsai, ma anche a coloro che desiderano avvicinarsi a questa cultura, la possibilità di ammirare una preziosa collezione che comprende alberi che portano sulla loro corteccia i segni dei secoli trascorsi, vasi di grande pregio, fra cui spiccano contenitori per bonsai di epoca Qing, Tokugawa e Meij di eccezionale fattura, e libri antichi.
La struttura del Museo in cemento e acciaio, abbinata a materiali naturali come l'ardesia e la pietra di Barge, dà risalto ai magnifici esemplari esposti su tavoli di pietra e di legno, alberi che sono stati educati dai più famosi maestri giapponesi tra i quali Kato, Kawamoto, Kaneko, Kawahara, Ogasawara e altri.
Il pezzo più significativo della collezione è senz'altro il millenario Ficus retusa Linn, collocato al centro di una pagoda. La collezione Crespi è composta da circa duecento opere, che vengono esposte a rotazione secondo il momento stagionale, poiché ogni specie ha un momento migliore per essere esposta. Questo è l'aspetto più affascinante e sorprendente dell'esposizione permanente di arte viva del Crespi Bonsai Museum, che cambia veste in ogni stagione tingendosi di nuovi colori e che anno dopo anno si perfeziona, grazie alle attente cure di Luigi Crespi e agli interventi di miglioramento del maestro Nobuyuki Kajiwara, responsabile del museo e docente dei corsi triennali dell'Università del Bonsai Crespi.
Un posto di rilievo è occupato dalla ricostruzione del ''toko-no-ma'', l'angolo che nella casa giapponese tradizionale viene adibito all'esposizione di oggetti con alto contenuto spirituale. La raccolta è completata da preziosi mobili tansu e diversi complementi di arredo, fra cui antiche lanterne giapponesi, mentre all'esterno della galleria l'occhio può scivolare tra le pietre del giardino zen creato da Luigi Crespi con materiali originali importati dal Giappone.
In continua trasformazione la preziosa collezione del Crespi Bonsai Museum si arricchisce di anno in anno di capolavori di particolare pregio. Nonostante diventi sempre più difficile acquisire nuovi capolavori secolari, sempre più gelosamente custoditi in Giappone come simbolo della cultura tradizionale, in questi ultimi anni Luigi Crespi ha avuto l'onore di ricevere da Daizo Iwasaki, noto collezionista e proprietario del giardino bonsai Takasagoan recentemente scomparso, alcuni esemplari di grandissimo valore: due Pinus pentaphylla (uno famosissimo e collocato in un vaso di eccezionale valore), un Taxus cuspidata e due Juniperus chinensis Itoigawa.
Attualmente la collezione vanta il millenario Ficus retusa Linn, il Pinus pentaphylla di Miyajima e il Taxus del monte Ishizuchi.