Risvegliarsi al suono di un melodico concerto di uccelli, con la flebile luce del mattino che si fa strada tra le fessure di un'imposta settecentesca, in un meraviglioso letto a baldacchino e sentirsi, come poche volte nella vita capiterà, in pace con se stessi e con il mondo, è un'esperienza indescrivibile.
Mi ricordo ancora la sensazione di benessere provata nel chiudere gli occhi, dopo una lunga giornata di appuntamenti, perdendo lo sguardo sulla volta affrescata sopra il mio letto e il piacere, il mattino successivo, nel risvegliarmi scoprendo di essere ancora avvolta da tanta bellezza. Una bellezza che oltrepassava la finestra della mia stanza fino al giardino che si estendeva al di là di quella camera, abbracciandola e cullandola. Un giardino che la notte con il suo manto aveva celato e che la luce della prima alba riportava alla ribalta.
Mi dicono che il momento migliore per passeggiare tra i suoi viali è nelle prime ore del giorno: solo allora puoi cogliere i profumi, i colori e la freschezza della natura, magari in una goccia di rugiada posata su un piccolo bocciolo che caparbiamente lotta per vedere la luce del sole. Devo dire che hanno ragione, anche se nelle fresche giornate primaverili gironzolare in un parco, alla ricerca dell'albero secolare o delle nuove fioriture, regala emozioni diverse a seconda di come muove la luce del sole e poter avere l'opportunità di viverlo dall'alba al tramonto non ha prezzo! È davvero dolce dormire nei Grandi Giardini italiani!
Qui vi accompagnerò alla scoperta di 25 Giardini, 25 Storie, 25 Mete per vivere i Grandi Giardini Italiani anche di notte!
Mi ricordo ancora la sensazione di benessere provata nel chiudere gli occhi, dopo una lunga giornata di appuntamenti, perdendo lo sguardo sulla volta affrescata sopra il mio letto e il piacere, il mattino successivo, nel risvegliarmi scoprendo di essere ancora avvolta da tanta bellezza. Una bellezza che oltrepassava la finestra della mia stanza fino al giardino che si estendeva al di là di quella camera, abbracciandola e cullandola. Un giardino che la notte con il suo manto aveva celato e che la luce della prima alba riportava alla ribalta.
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