Grandi Giardini Italiani Srl

c/o Villa Erba
Largo Luchino Visconti, 4
22012 Cernobbio (COMO)
Italy

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9 Aprile 2024

Le collezioni di glicini dei Grandi Giardini Italiani

Testo di Monica Lamberti

La Primavera fa sbocciare le collezioni di glicini dei Grandi Giardini Italiani. Da Nord a Sud del nostro Stivale, potrai immergerti tra esemplari plurisecolari, come quello de La Cervara - Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino (Santa Margherita Ligure, GE) e collezioni prestigiose come quella dei Giardini di Villa della Pergola (Alassio, SV), passeggiare lungo profumatissimi viali fioriti come quelli di Villa Cipressi o ancora ammirare intrecci di colore strabilianti come a Villa Carlotta (Tremezzina, CO),

In Liguria, in provincia di Genova, a toglierti il fiato è la straordinaria fioritura del plurisecolare glicine de La Cervara - Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino che, da oltre 350 primavere, dipinge di viola la pergola della corte interna del giardino.

Restando in terra ligure vanto dei Grandi Giardini Italiani è la collezione di glicini dei Giardini di Villa della Pergola ad Alassio certificata dalla SOI - Società Ortofrutticola Italiana che annovera 40 varietà diverse per forma e per colore che in piena fioritura cambiano il volto ai giardini grazie all'esplosione di colori dei tanti esemplari. Spettacolari cascate color glicine, rosa e bianco, diffondono un profumo inebriante in tutto il parco creando una scenografia unica, nella quale immergersi e passeggiare, un percorso che avvolge i sensi e meraviglia.
Il restauro e la creazione di nuove pergole ha permesso così di dare vita a una collezione ex novo di questi fiori, particolarmente amati dalla famiglia Hanbury, proprietaria della Villa e del Parco per quasi tutto il Novecento, a tal punto da festeggiarne la fioritura con un ''Wisteria Party'' a cui era invitata la comunità inglese e le autorità cittadine di Alassio.

Spostandoci in Lombardia, sul Lago di Como a Villa Carlotta suggestiva è la fioritura del grande glicine (Wisteria sinensis) che si arrampica al di sopra di un esemplare secolare di pino nero (Pinus nigra “Austriaca”) regalando un'esplosiva cascata di colore viola in netto contrasto con il verde scuro della chioma delle conifere, della Magnolia grandiflora “Galisoniere” e delle fronde della palma Phoenix canariensis che lo circondano. Il grande glicine viene costantemente sottoposto ad attente cure poiché la sua crescita molto vigorosa potrebbe letteralmente “soffocare” il pino che lo sorregge.
Sulla sponda opposta del lago, a Varenna, passeggiando tra i viali del giardino botanico di Villa Monastero si può ammirare una collezione rara di Wisteria, mentre a Villa Cipressi, coloratissime e profumatissime cascate viola accompagnano il visitatore lungo il percorso di visita ai giardini.

In Piemonte, sul Lago Maggiore, tra i viali dell'Isola Madre, si possono ammirare, tra aprile e maggio, 25 varietà differenti di glicine in fiore provenienti dall'America, dalla Cina e dal Giappone, che danno vita a una tra le collezioni più antiche di glicini in Italia. Dai loro grappoli bianchi, lilla e viola sprigionano un profumo intenso e inebriante. L'arco che creano sopra la Scala dei Glicini cattura la vista con un effetto sorprendente e scenografico.

In Trentino Alto Adige, invece, nei Giardini di Castel Trauttmansdorff le infiorescenze pendule e lunghe fino a 50 cm del glicine giapponese formano un profumato pergolato, mentre a Levico Terme, nel più importante parco storico della Provincia di Trento, in primavera la fioritura della Wisteria si accompagna a quella di altri arbusti come diverse specie di rose, gelsomini, viburni, cornioli ornamentali, spiree e clematis.

In Veneto suggestiva è la passeggiata sotto il lungo pergolato ottocentesco ricoperto da due varietà di glicini e dalla Podranea ricasoliana “Contessa Sara” dei Giardini Reali a Venezia.

In Toscana spettacolare è la fioritura del glicine che si propaga sulla pergola di Villa Bardini che immerge il visitatore in un vero e proprio tunnel colorato, lungo 70 mt e largo 4,5 mt, che rappresenta una rivisitazione moderna delle antiche cerchiate del Giardino di Boboli realizzate con i lecci pergolato.

Nel Lazio, gli occhi ti si tingeranno di incanto nei Giardini di Ninfa (Cisterna di Latina, LT). Qui in uno degli angoli più amati del giardino, attorno zona del ponte romano, in aprile fiorisce la Wisteria floribunda ‘Macrobotrys' Vigorosa varietà di glicine giapponese dalla straordinaria e generosa fioritura primaverile. Le sue infiorescenze, che gradualmente schiudono corolle violette, raggiungono mediamente 1,2 metri di lunghezza. Disposte ravvicinate lungo i rami scivolano delicatamente verso il prato e sulla superficie del fiume creando uno straordinario effetto romantico.

Infine, al sud, in Sicilia nel giardino di Casa Cuseni, edificato su una preesistente villa greca del IV sec. a. C., un pergolato di gelsomini e glicini di diverso colore sovrasta due grandi sedute, una in stile Art Decò e l'altra in stile Futurista, quest'ultima disegnata da Giacomo Balla. In questo spazio il barone Wilhelm von Gloeden ha realizzato alcuni dei suoi più celebri scatti fotografici, contribuendo al mito dell'Arcadia a Taormina.

La Wisteria nei Grandi Giardini Italiani

Di seguito i giardini del circuito nei quali ammirare la fioritura del glicine nei mesi di aprile, maggio e giugno.

PIEMONTE
Isola Madre (Stresa, VB)
Giardini della Reggia di Venaria (Venaria Reale, TO)
Villa Ottolenghi Wedekind (Acqui terme, AL)

LIGURIA
La Cervara - Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino (Santa Margherita Ligure, GE)
Giardini di Villa della Pergola (Alassio, SV)
Villa Rezzola-FAI (Lerici, SP)

LOMBARDIA
Villa d'Este (Cernobbio, CO)
Villa Pizzo (Cernobbio, CO)
Villa del Balbianello (Lenno, CO)
Villa Carlotta (Tremezzina, CO)
Parco della Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio, CO)
Villa Monastero (Varenna, LC)
Villa Cipressi (Varenna, LC)

TRENTINO ALTO ADIGE
Giardini di Castel Trauttamansdorff (Merano, BZ)
Parco delle Terme di Levico (Levico Terme, TN)

VENETO
Castello di San Pelagio (Due Carrare, PD)
Castello di Montegalda (Montegalda, VI)
Giardini Reali (Venezia)

EMILIA ROMAGNA
Castello di Grazzano Visconti (Graziano Visconti, PC)

TOSCANA
Giardino Bardini (Firenze)

LAZIO
Villa d'Este (Tivoli, RM)
Giardino di Ninfa (Cisterna di Latina, LT)
Centro Botanico Moutan (Vitorchiano, VT)

SICILIA
Giardino di Casa Pennisi (Acireale, CT)
Fondazione Casa Cuseni (Taormina, ME)
Giardino del Balio (Erice, TP)

Un po' di botanica

Wisteria Nutt. è un genere di piante rampicanti della famiglia delle Fabacee (o Leguminose), note col nome comune di glicine. La Wisteria più estesa al mondo si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles (California): occupa una superficie di oltre 0,4 ettari e pesa 250 tonnellate.

Glikis, significa ''pianta dolce'', termine dovuto alla dolce profumazione dei suoi fiori. Questo nome fu dato da Linneo ad una pianta rampicante introdotta dall'America ai primi del 700. Si trattava del glicine americano (Wisteria frutescens). Quando un secolo dopo il capitano Welbank portò dalla Cina il glicine che tutti conosciamo, (Wisteria sinensis) il botanico Nuttal non comprese immediatamente che quella pianta era già stata classificata già da un secolo e la chiamò Wistaria in onore di un professore di anatomia e antropologo tedesco che si chiamava Kaspar Wistar.
Questo nome però, nella pronuncia inglese fu storpiato in Wisteria e con questo nome si diffuse rapidamente in tutti i giardini d'Europa tanto che alcuni anni dopo, nonostante ci si fosse accorti dell'errore, il nome Wisteria era diventato di uso comune e fu deciso di utilizzare quello. Solo nei paesi latini, Italia, Francia e Spagna è stato mantenuto il nome originale di glicine. I tedeschi ne hanno coniato uno nuovo molto bello ''Blauregen'' che significa ''Pioggia blu'' e quindi siamo ritornati quasi all'origine, dato che i cinesi il glicine lo chiamano Zi Teng che significa ''Vite blu''.

Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto in senso orario o senso antiorario, fino a 20 m in altezza e 10 m in orizzontale.

Curiosità

Numerose sono le storie e leggende, soprattutto cinesi e giapponesi, che avvolgono questo fiore: si narra che gli uomini delle corti degli Imperatori giapponesi, quando erano in viaggio, portassero in dono piccoli bonsai di glicine alle corti delle rappresentanze straniere, in segno di pace e benevolenza verso gli abitanti di quella terre. Un'altra leggenda sull'origine del glicine è tutta italiana, precisamente piemontese. Una pastorella di nome Glicine era solita disperarsi di continuo per via del suo aspetto fisico: un giorno, al massimo della sua disperazione, le lacrime caddero sul terreno e generarono una pianta profumata e meravigliosa, il glicine. Inebriata dal profumo di quella pianta la ragazza smise di piangere e si sentì fiera ed orgogliosa per essere stata in grado di generare quella pianta. Il glicine presente in molti dei templi buddisti (precisamente nel buddismo Jodo Shinshu), rappresenta la caducità della vita. In Cina e Giappone simboleggia la disponibilità, ma anche la longevità e l'immortalità mentre in Italia amicizia sincera e riconoscenza.
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