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11 Maggio 2023
La collezione di rose di Villa d'Este
Siamo abituati a visitare i giardini storici per ammirarne il design, i parterre perfettamente potati, gli zampilli delle fontane e l'alto livello di manutenzione. Raramente ci aspettiamo di trovare delle fioriture stagionali ad eccezione di qualche aiuola fiorita.
A Tivoli, alle porte di Roma, in Villa D'Este, capolavoro rinascimentale di Pirro Ligorio, quest'anno si potrà ammirare una nuova collezione di rose, realizzata da Paolo Pecorari, neo responsabile della manutenzione del giardino e della progettazione del verde, su incarico di Andrea Bruciati, Direttore dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este, per aggiungere colore e creare un percorso di profumi che accompagni il visitatore nella sua esplorazione del giardino.
Paolo Pecorari, 58 anni, figlio di un vivaista mantovano, ha trovato al suo arrivo l'antico roseto in sofferenza per la scarsa presenza di luce. Negli anni, infatti, la folta chioma degli alberi ad alto fusto ha finito per metterlo in penombra. Ecco allora la necessità di ricercare nuovi punti nel giardino dove le rose potessero godere appieno del sole. Negli spazi sapientemente individuati sono stati piantate oltre 1.000 nuove piante provenienti da due eccellenze del vivaismo italiano: Vivaio Rose Barni di Pistoia e Vivaio Anna Peyron di Saskia Pellion di Persano (Castagneto Po, TO). Dal primo provengono splendidi esemplari di Rosa Gallica Centifolia e Rosa Yolande d'Aragon, mentre dal secondo una rampicante ''white night'', molte rose rugose e delle rose centifolia ''muscosa''.
Tornano dunque a splendere le rose a Villa D'Este, presenti qui già dalla sua creazione nel 1560. Annoverate tra le piante medicinali e presenti negli affreschi che adornano i saloni della Villa, le rose sono una chiara testimonianza della conoscenza botanica del rinascimento.
Chi ha delle rose in giardino sa però di quante cure necessitano queste piante di straordinaria bellezza, spesso delicate e soggette a diverse malattie. I giardinieri di Villa D'Este effettuano le cure antiparassitarie utilizzando rigorosamente insetticidi ecologici, rispettosi dell'ecosistema del suolo e del sottosuolo. Un modello che ciascuno di noi dovrebbe imitare nella cura del proprio angolo verde sia esso un giardino privato o un Grande Giardino Italiano.
A Villa D'Este le rose godono della qualità eccezionale dell'acqua proveniente dal fiume Aniene il quale alimenta ben 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, per poi propagarsi nella fitta rete idraulica che consente di raggiungere ogni angolo del giardino con acqua pura e fresca. L'acqua, l'anima e l'elemento scenografico più importante di Villa D'Este, è anche l'elemento più prezioso per la salute della nuova collezione di rose.
Per gli appassionati di rose Grandi Giardini Italiani dedica ogni anno, nei mesi di maggio e giugno, un itinerario per scoprire le importanti collezioni di rose dei giardini del circuito dal titolo: “ In Nome della Rosa”. Collezioni di rose arricchiscono il percorso di visita di giardini storici e contemporanei. L'invito è di lasciarvi incantare dalla loro bellezza e di coglierne ogni sfumatura di colore, la particolare forma e il portamento. Soffermarsi ad ammirarle è come cogliere l'attimo fuggente: è essere testimoni di uno spettacolo che non si ripete mai esattamente uguale a sé stesso.
A Villa La Babina, a Imola, i nostri amici della CLAI - Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi hanno piantato un roseto dedicato alla Rosa Grandi Giardini Italiani®: uno spettacolo di colore rosso vivo che inonda il parco con un profumo intenso che ricorda le rose di una volta.
Approfitta di questo mese per scoprire le collezioni di rose dei Grandi Giardini Italiani, è un momento davvero magico per passare una giornata all'aria aperta. Nelle prossime newsletter parlerò di altri roseti che ho visitato.
Buona passeggiata,
Judith Wade
A Tivoli, alle porte di Roma, in Villa D'Este, capolavoro rinascimentale di Pirro Ligorio, quest'anno si potrà ammirare una nuova collezione di rose, realizzata da Paolo Pecorari, neo responsabile della manutenzione del giardino e della progettazione del verde, su incarico di Andrea Bruciati, Direttore dell'Istituto Villa Adriana e Villa d'Este, per aggiungere colore e creare un percorso di profumi che accompagni il visitatore nella sua esplorazione del giardino.
Paolo Pecorari, 58 anni, figlio di un vivaista mantovano, ha trovato al suo arrivo l'antico roseto in sofferenza per la scarsa presenza di luce. Negli anni, infatti, la folta chioma degli alberi ad alto fusto ha finito per metterlo in penombra. Ecco allora la necessità di ricercare nuovi punti nel giardino dove le rose potessero godere appieno del sole. Negli spazi sapientemente individuati sono stati piantate oltre 1.000 nuove piante provenienti da due eccellenze del vivaismo italiano: Vivaio Rose Barni di Pistoia e Vivaio Anna Peyron di Saskia Pellion di Persano (Castagneto Po, TO). Dal primo provengono splendidi esemplari di Rosa Gallica Centifolia e Rosa Yolande d'Aragon, mentre dal secondo una rampicante ''white night'', molte rose rugose e delle rose centifolia ''muscosa''.
Tornano dunque a splendere le rose a Villa D'Este, presenti qui già dalla sua creazione nel 1560. Annoverate tra le piante medicinali e presenti negli affreschi che adornano i saloni della Villa, le rose sono una chiara testimonianza della conoscenza botanica del rinascimento.
Chi ha delle rose in giardino sa però di quante cure necessitano queste piante di straordinaria bellezza, spesso delicate e soggette a diverse malattie. I giardinieri di Villa D'Este effettuano le cure antiparassitarie utilizzando rigorosamente insetticidi ecologici, rispettosi dell'ecosistema del suolo e del sottosuolo. Un modello che ciascuno di noi dovrebbe imitare nella cura del proprio angolo verde sia esso un giardino privato o un Grande Giardino Italiano.
A Villa D'Este le rose godono della qualità eccezionale dell'acqua proveniente dal fiume Aniene il quale alimenta ben 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, per poi propagarsi nella fitta rete idraulica che consente di raggiungere ogni angolo del giardino con acqua pura e fresca. L'acqua, l'anima e l'elemento scenografico più importante di Villa D'Este, è anche l'elemento più prezioso per la salute della nuova collezione di rose.
Per gli appassionati di rose Grandi Giardini Italiani dedica ogni anno, nei mesi di maggio e giugno, un itinerario per scoprire le importanti collezioni di rose dei giardini del circuito dal titolo: “ In Nome della Rosa”. Collezioni di rose arricchiscono il percorso di visita di giardini storici e contemporanei. L'invito è di lasciarvi incantare dalla loro bellezza e di coglierne ogni sfumatura di colore, la particolare forma e il portamento. Soffermarsi ad ammirarle è come cogliere l'attimo fuggente: è essere testimoni di uno spettacolo che non si ripete mai esattamente uguale a sé stesso.
A Villa La Babina, a Imola, i nostri amici della CLAI - Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi hanno piantato un roseto dedicato alla Rosa Grandi Giardini Italiani®: uno spettacolo di colore rosso vivo che inonda il parco con un profumo intenso che ricorda le rose di una volta.
Approfitta di questo mese per scoprire le collezioni di rose dei Grandi Giardini Italiani, è un momento davvero magico per passare una giornata all'aria aperta. Nelle prossime newsletter parlerò di altri roseti che ho visitato.
Buona passeggiata,
Judith Wade
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Cogli la rosa quando è il momento, ché il tempo lo sai che vola… e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà.- Walt Whitman - |
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