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6 Maggio 2021
Scoprendo il Giardino della Rosa di Ronzone
Intervista a Marco Battisti, Sindaco del Comune di Ronzone
A cura di Monica Lamberti
ML: Il Giardino della Rosa quale importanza ha per la sua comunità?
MB: Il Giardino è fiorito grazie alla collaborazione tra il Comune di Ronzone e il Servizio di conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, da un'idea dell'agronomo Francesco Decembrini. Oggi non è solo un luogo di richiamo importante per tutti i cittadini di Ronzone ma per tutti i Comuni dell'Alta Anaunia e non solo. Vanta una posizione ottimale essendo esposto sempre al sole e con il belvedere sull'intera Val di Non e le Dolomiti di Brenta. Per i residenti ed ospiti costituisce un luogo magico grazie alla sua posizione naturale.
ML: In questo periodo di pandemia, i cittadini come e quando hanno potuto usufruire dei benefici del passeggiare tra i profumi delle rose del vostro giardino?
MB: La nostra comunità montana vive il giardino con lo stesso spirito con cui si prende cura della montagna. Un mondo slow dove il passeggiare tra i filari del giardino si accosta ai nostri sentieri e dove si apprezzano e scoprono colori, profumi e tutte le sfumature e bellezze dei fiori.
La pandemia ha esaltato i luoghi all'aperto rendendo questi luoghi ricercati per poter trascorrere una giornata all'aperto.
ML: Può raccontarci la genesi del Giardino della Rosa, un giardino unico nel suo genere in Italia, la cui vocazione è, da un lato, di valorizzare un territorio bello come quello dell'Alta Val di Non - Alta Anaunia e, dall'altro, di dare una nuova opportunità lavorativa a chi ha difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro?
MB: Il giardino nel corso degli anni ha visto crescere gli spazi e numeri di piante al suo interno. La grande novità della prossima stagione sarà il nuovo ingresso con biglietteria, servizi ed un ampio ambiente, in posizione panoramica, che accoglierà i visitatori. L'idea iniziale dell'agronomo Francesco Decembrini, persona nota nel panorama italiano del Verde, perché fu direttore delle giardinerie di Merano e anche progettista e stimato paesaggista creativo; era di valorizzare un'area a vocazione turistica e una risposta a chi sosteneva possibile solo la monocoltura del Melo. In quest'ottica il Giardino della Rosa è un luogo integrato ed ecologicamente corretto: i materiali adoperati e la metodologia di conduzione biologica sono tutti segni di benessere. Il successo del giardino ha creato nuove opportunità di lavoro legate a progetti sociali.
ML: Attualmente quali e quante figure professionali sono impegnate nella cura e manutenzione del roseto?
MB: Attualmente sono impegnate 4 persone per 10 mesi e mezzo all'anno. La Pro Loco di Ronzone gestisce la biglietteria del giardino e mette a disposizione un dipendente nel fine settimana. Per la copertura della spesa abbiamo a disposizione contributi in gran parte della Provincia di Trento e del comune di Ronzone.
ML: Il personale segue dei corsi di formazione periodici?
MB: Il personale è composto da operai, ex disoccupati, espulsi dai progetti produttivi e inseriti in un programma di lavoro che ha dato loro dignità e possibilità di impegnarsi in una sfida non facile, persone formate sul campo e per operazioni specifiche e di cui ci si avvale anche per qualche piccolo lavoro specialistico.
ML: Qual è il periodo di fioritura del roseto? Quali e quante varietà ospita?
MB: La peculiarità di questo Roseto e che fiorisce a partire dalla fine di giugno con piena fioritura in luglio cosa veramente rara nel panorama dei italiani.
Nel Giardino della Rosa di Ronzone sono state messe a dimora circa 500 tra varietà e specie di rose dei maggiori gruppi botanici per un totale di circa 2500 rose. Altra peculiarità è quella di averle abbinate ad erbacee perenni che fioriscono in sinergia con le rose creando effetti cromatici in un patchwork di colori e contrasti.
Va anche detto che il giardino è gestito senza il minimo impiego di sostanze chimiche con un protocollo che è vicino a quello dell'Agricoltura biodinamica utilizzando microrganismi effettivi antagonisti polveri minerali
ML: Qual è la varietà di rosa che Le piace di più e perché?
MB: Trovo interesse in tutte varietà di rosa, sono sempre curioso di scoprire la loro provenienza, magari da terre lontane come il Giappone o le cime dell'Himalaya o la loro storia con origini medievali ed oltre. Mi diverte leggere i nomi delle centinaia di rose, ed associarlo al mio stato d'animo. Ieri tra le rose inglesi ho letto il nome: ''Spirit of Freedom'' che penso rappresenti bene l'attuale momento legato alla ripartenza.
ML: Le piacerebbe condividere con gli amici dei Grandi Giardini Italiani un aneddoto legato al Giardino della Rosa?
MB: Quando hanno iniziato i primi lavori per la realizzazione del Giardino, avendo la mia famiglia un hotel nei pressi del giardino, ospitavo a pranzo gli operai accompagnati dall'Ing. Decembrini. Un giorno ricordo di avergli espresso le mie perplessità e scetticismo sul successo dell'iniziativa, non conoscendo il mondo dei giardini. Il noto personaggio mi ha subito erudito e fatto entrare nel suo ''mondo botanico'' con entusiasmo ed energia. I fatti poi confermarono la sua visione, essendo il parcheggio dell'hotel di famiglia sempre oggetto di richieste dei visitatori.
ML: I Giardini sono diventati il fiore all'occhiello del turismo culturale in Italia. Quanti turisti ogni anno scoprono le bellezze di questo angolo del Trentino grazie al vostro roseto?
MB: Il turismo probabilmente cambierà nel rapporto e nella ricerca di luoghi legati alla natura ed i Giardini ne sono al centro. Lontani dal pensare a luoghi di grandi assembramenti, frenetici e caotici si associano perfettamente a quello che sarà il prodotto turistico dei prossimi anni con una domanda sempre crescenti di luoghi del Trentino come la Val di Non per passeggiare nella natura, nei giardini, con scarponi d'estate e ciaspole d'inverno.
ML: Quale giardino della rete Grandi Giardini Italiani Le piacerebbe visitare e perché?
MB: Essendo uomo di montagna non posso non essere attratto dai giardini affacciati sui laghi penso a Como, Lecco, Lago di Garda...ma credo che dovremmo apprezzare e valorizzare sempre di più tutti i luoghi, come i giardini del nostro Bel Paese.
INFORMAZIONI
GIARDINO DELLA ROSA DI RONZONE - Via Arturo Recla - 38010 Ronzone (TN) - Mob. +39 349 945 3352
ORARI: aperto tutti i giorni, 9:30 - 12:30 / 14:30 - 19:00
INGRESSO: Adulti: € 3.00; Ragazzi (7-18 anni): € 2.50; Over 65 anni: € 2.50; Famiglie (2 adulti + minori): € 6.00; Gruppi: € 2.50; Bambini (0-6 anni), disabili e loro accompagnatori, ''Guest Card Trentino'': gratuito
A cura di Monica Lamberti
ML: Il Giardino della Rosa quale importanza ha per la sua comunità?
MB: Il Giardino è fiorito grazie alla collaborazione tra il Comune di Ronzone e il Servizio di conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, da un'idea dell'agronomo Francesco Decembrini. Oggi non è solo un luogo di richiamo importante per tutti i cittadini di Ronzone ma per tutti i Comuni dell'Alta Anaunia e non solo. Vanta una posizione ottimale essendo esposto sempre al sole e con il belvedere sull'intera Val di Non e le Dolomiti di Brenta. Per i residenti ed ospiti costituisce un luogo magico grazie alla sua posizione naturale.
ML: In questo periodo di pandemia, i cittadini come e quando hanno potuto usufruire dei benefici del passeggiare tra i profumi delle rose del vostro giardino?
MB: La nostra comunità montana vive il giardino con lo stesso spirito con cui si prende cura della montagna. Un mondo slow dove il passeggiare tra i filari del giardino si accosta ai nostri sentieri e dove si apprezzano e scoprono colori, profumi e tutte le sfumature e bellezze dei fiori.
La pandemia ha esaltato i luoghi all'aperto rendendo questi luoghi ricercati per poter trascorrere una giornata all'aperto.
ML: Può raccontarci la genesi del Giardino della Rosa, un giardino unico nel suo genere in Italia, la cui vocazione è, da un lato, di valorizzare un territorio bello come quello dell'Alta Val di Non - Alta Anaunia e, dall'altro, di dare una nuova opportunità lavorativa a chi ha difficoltà a ricollocarsi sul mercato del lavoro?
MB: Il giardino nel corso degli anni ha visto crescere gli spazi e numeri di piante al suo interno. La grande novità della prossima stagione sarà il nuovo ingresso con biglietteria, servizi ed un ampio ambiente, in posizione panoramica, che accoglierà i visitatori. L'idea iniziale dell'agronomo Francesco Decembrini, persona nota nel panorama italiano del Verde, perché fu direttore delle giardinerie di Merano e anche progettista e stimato paesaggista creativo; era di valorizzare un'area a vocazione turistica e una risposta a chi sosteneva possibile solo la monocoltura del Melo. In quest'ottica il Giardino della Rosa è un luogo integrato ed ecologicamente corretto: i materiali adoperati e la metodologia di conduzione biologica sono tutti segni di benessere. Il successo del giardino ha creato nuove opportunità di lavoro legate a progetti sociali.
ML: Attualmente quali e quante figure professionali sono impegnate nella cura e manutenzione del roseto?
MB: Attualmente sono impegnate 4 persone per 10 mesi e mezzo all'anno. La Pro Loco di Ronzone gestisce la biglietteria del giardino e mette a disposizione un dipendente nel fine settimana. Per la copertura della spesa abbiamo a disposizione contributi in gran parte della Provincia di Trento e del comune di Ronzone.
ML: Il personale segue dei corsi di formazione periodici?
MB: Il personale è composto da operai, ex disoccupati, espulsi dai progetti produttivi e inseriti in un programma di lavoro che ha dato loro dignità e possibilità di impegnarsi in una sfida non facile, persone formate sul campo e per operazioni specifiche e di cui ci si avvale anche per qualche piccolo lavoro specialistico.
ML: Qual è il periodo di fioritura del roseto? Quali e quante varietà ospita?
MB: La peculiarità di questo Roseto e che fiorisce a partire dalla fine di giugno con piena fioritura in luglio cosa veramente rara nel panorama dei italiani.
Nel Giardino della Rosa di Ronzone sono state messe a dimora circa 500 tra varietà e specie di rose dei maggiori gruppi botanici per un totale di circa 2500 rose. Altra peculiarità è quella di averle abbinate ad erbacee perenni che fioriscono in sinergia con le rose creando effetti cromatici in un patchwork di colori e contrasti.
Va anche detto che il giardino è gestito senza il minimo impiego di sostanze chimiche con un protocollo che è vicino a quello dell'Agricoltura biodinamica utilizzando microrganismi effettivi antagonisti polveri minerali
ML: Qual è la varietà di rosa che Le piace di più e perché?
MB: Trovo interesse in tutte varietà di rosa, sono sempre curioso di scoprire la loro provenienza, magari da terre lontane come il Giappone o le cime dell'Himalaya o la loro storia con origini medievali ed oltre. Mi diverte leggere i nomi delle centinaia di rose, ed associarlo al mio stato d'animo. Ieri tra le rose inglesi ho letto il nome: ''Spirit of Freedom'' che penso rappresenti bene l'attuale momento legato alla ripartenza.
ML: Le piacerebbe condividere con gli amici dei Grandi Giardini Italiani un aneddoto legato al Giardino della Rosa?
MB: Quando hanno iniziato i primi lavori per la realizzazione del Giardino, avendo la mia famiglia un hotel nei pressi del giardino, ospitavo a pranzo gli operai accompagnati dall'Ing. Decembrini. Un giorno ricordo di avergli espresso le mie perplessità e scetticismo sul successo dell'iniziativa, non conoscendo il mondo dei giardini. Il noto personaggio mi ha subito erudito e fatto entrare nel suo ''mondo botanico'' con entusiasmo ed energia. I fatti poi confermarono la sua visione, essendo il parcheggio dell'hotel di famiglia sempre oggetto di richieste dei visitatori.
ML: I Giardini sono diventati il fiore all'occhiello del turismo culturale in Italia. Quanti turisti ogni anno scoprono le bellezze di questo angolo del Trentino grazie al vostro roseto?
MB: Il turismo probabilmente cambierà nel rapporto e nella ricerca di luoghi legati alla natura ed i Giardini ne sono al centro. Lontani dal pensare a luoghi di grandi assembramenti, frenetici e caotici si associano perfettamente a quello che sarà il prodotto turistico dei prossimi anni con una domanda sempre crescenti di luoghi del Trentino come la Val di Non per passeggiare nella natura, nei giardini, con scarponi d'estate e ciaspole d'inverno.
ML: Quale giardino della rete Grandi Giardini Italiani Le piacerebbe visitare e perché?
MB: Essendo uomo di montagna non posso non essere attratto dai giardini affacciati sui laghi penso a Como, Lecco, Lago di Garda...ma credo che dovremmo apprezzare e valorizzare sempre di più tutti i luoghi, come i giardini del nostro Bel Paese.
INFORMAZIONI
GIARDINO DELLA ROSA DI RONZONE - Via Arturo Recla - 38010 Ronzone (TN) - Mob. +39 349 945 3352
ORARI: aperto tutti i giorni, 9:30 - 12:30 / 14:30 - 19:00
INGRESSO: Adulti: € 3.00; Ragazzi (7-18 anni): € 2.50; Over 65 anni: € 2.50; Famiglie (2 adulti + minori): € 6.00; Gruppi: € 2.50; Bambini (0-6 anni), disabili e loro accompagnatori, ''Guest Card Trentino'': gratuito
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La natura non ha fretta, eppure tutto è compiuto- Lao Tsu - |
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