Domenica 23 febbraio, il Museo Vincenzo Vela a Ligornetto (CH) inaugura il progetto espositivo “La libertà è una lotta costante”, con un'installazione site-specific dell'artista Ishita Chakraborty
Nella prospettiva di un confronto tra le opere della sua collezione e la produzione artistica contemporanea, il Museo ha invitato Ishita Chakraborty, artista originaria del Bengala occidentale e che attualmente vive e lavora in Svizzera, a intessere un dialogo con lo Spartaco, capolavoro giovanile di Vincenzo Vela e una delle sue opere più significative.
Nel confronto con l'iconico Spartaco di Vincenzo Vela, accolto nel 1851 come simbolo della lotta contro la dominazione austriaca, l'artista esplora le molteplici forme di resistenza contemporanea e riflette sul concetto di schiavitù odierna.
Ispirandosi all'aura che la scultura emana tutt'oggi, la sua opera si interroga, e ci interroga, sul significato contemporaneo di libertà. Il titolo del progetto installativo è un esplicito riferimento al volume di Angela Davis, scrittrice e attivista del movimento afroamericano statunitense, La libertà è una lotta costante (Freedom Is a Constant Struggle) e alla sua concezione trasversale, intesa come conquista e lotta di indipendenza contro ogni forma di discriminazione.
Nella sua installazione site-specific, dal titolo In Passage Tropical, Chakrabotrty evoca un “giardino creolo”, antitesi delle monocolture coloniali, ispirato agli appezzamenti coltivati dagli schiavi come atto
di sopravvivenza e resistenza. Il giardino risuona delle voci di persone migranti dei nostri giorni.
All'interno dell'emiciclo del Museo i visitatori avranno la possibilità di ascoltare sette storie di vita raccontate da persone emigrate recentemente o in un passato più lontano in Svizzera. Amplificandone le voci l'artista sfida le narrazioni egemoniche prevalenti e indaga le strategie e i discorsi di resistenza di chi solitamente rimane inascoltato.
Alla confluenza di molteplici narrazioni, lo spazio museale si propone come luogo di riflessione e di incontro. Per reimmaginare il significato di libertà.
Ad accompagnare la mostra sono proposti alcuni eventi e attività di mediazione e una pubblicazione.
Eventi
[*] domenica 9 marzo, ore 11.00 Visita guidata
Inclusa nel biglietto di ingresso
[*] domenica 23 marzo
- ore 14.30–16.30, Laboratorio con Ishita Chakraborty
Accompagnati dall'artista esploriamo il tema della diversità culturale attraverso le spezie.
Gratuito, su prenotazione
- ore 17.30, Aquiles Navarro “Solo Live”
Trombettista, compositore e DJ, Aquiles Navarro proporrà un intervento musicale in dialogo con l'installazione.
In collaborazione con il Festival Chiasso Means Noise
Entrata CHF 8.-, gratuita fino ai 16 anni.
[*] domenica 6 aprile, ore 11.00, Altri sguardi
Incontro con Giulia Grechi, professoressa di antropologia culturale e dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, specialista di studi post/de-coloniali. Entrata gratuita
[*] domenica 27 aprile, ore 11.00, Altri sguardi
Blaise Mulhauser, biologo ed ecologo, direttore del Giardino botanico di Neuchâtel, invita a una riflessione sul legame tra l'opera di Ishita Chakraborty e i giardini botanici coloniali.
Entrata gratuita
[*] domenica 4 maggio, ore 16.30, Proiezione Dahomey regia di Mati Diop
(BJ, FR, SN, 2024,'68), v.o., sott. fr/ted
Il film, vincitore dell'Orso d'oro alla Berlinale 2024, segue il processo di restituzione di alcune opere sottratte dalla Francia al Regno del Dahomey, l'attuale Repubblica del Benin.
In collaborazione con il Cineclub del Mendrisiotto
Entrata CHF 10.- / 8.- ridotto (AVS/AI, membri Cineclub del Mendrisiotto)
[*]
Nella prospettiva di un confronto tra le opere della sua collezione e la produzione artistica contemporanea, il Museo ha invitato Ishita Chakraborty, artista originaria del Bengala occidentale e che attualmente vive e lavora in Svizzera, a intessere un dialogo con lo Spartaco, capolavoro giovanile di Vincenzo Vela e una delle sue opere più significative.
Nel confronto con l'iconico Spartaco di Vincenzo Vela, accolto nel 1851 come simbolo della lotta contro la dominazione austriaca, l'artista esplora le molteplici forme di resistenza contemporanea e riflette sul concetto di schiavitù odierna.
Ispirandosi all'aura che la scultura emana tutt'oggi, la sua opera si interroga, e ci interroga, sul significato contemporaneo di libertà. Il titolo del progetto installativo è un esplicito riferimento al volume di Angela Davis, scrittrice e attivista del movimento afroamericano statunitense, La libertà è una lotta costante (Freedom Is a Constant Struggle) e alla sua concezione trasversale, intesa come conquista e lotta di indipendenza contro ogni forma di discriminazione.
Nella sua installazione site-specific, dal titolo In Passage Tropical, Chakrabotrty evoca un “giardino creolo”, antitesi delle monocolture coloniali, ispirato agli appezzamenti coltivati dagli schiavi come atto
di sopravvivenza e resistenza. Il giardino risuona delle voci di persone migranti dei nostri giorni.
All'interno dell'emiciclo del Museo i visitatori avranno la possibilità di ascoltare sette storie di vita raccontate da persone emigrate recentemente o in un passato più lontano in Svizzera. Amplificandone le voci l'artista sfida le narrazioni egemoniche prevalenti e indaga le strategie e i discorsi di resistenza di chi solitamente rimane inascoltato.
Alla confluenza di molteplici narrazioni, lo spazio museale si propone come luogo di riflessione e di incontro. Per reimmaginare il significato di libertà.
Ad accompagnare la mostra sono proposti alcuni eventi e attività di mediazione e una pubblicazione.
Eventi
[*] domenica 9 marzo, ore 11.00 Visita guidata
Inclusa nel biglietto di ingresso
[*] domenica 23 marzo
- ore 14.30–16.30, Laboratorio con Ishita Chakraborty
Accompagnati dall'artista esploriamo il tema della diversità culturale attraverso le spezie.
Gratuito, su prenotazione
- ore 17.30, Aquiles Navarro “Solo Live”
Trombettista, compositore e DJ, Aquiles Navarro proporrà un intervento musicale in dialogo con l'installazione.
In collaborazione con il Festival Chiasso Means Noise
Entrata CHF 8.-, gratuita fino ai 16 anni.
[*] domenica 6 aprile, ore 11.00, Altri sguardi
Incontro con Giulia Grechi, professoressa di antropologia culturale e dell'arte presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, specialista di studi post/de-coloniali. Entrata gratuita
[*] domenica 27 aprile, ore 11.00, Altri sguardi
Blaise Mulhauser, biologo ed ecologo, direttore del Giardino botanico di Neuchâtel, invita a una riflessione sul legame tra l'opera di Ishita Chakraborty e i giardini botanici coloniali.
Entrata gratuita
[*] domenica 4 maggio, ore 16.30, Proiezione Dahomey regia di Mati Diop
(BJ, FR, SN, 2024,'68), v.o., sott. fr/ted
Il film, vincitore dell'Orso d'oro alla Berlinale 2024, segue il processo di restituzione di alcune opere sottratte dalla Francia al Regno del Dahomey, l'attuale Repubblica del Benin.
In collaborazione con il Cineclub del Mendrisiotto
Entrata CHF 10.- / 8.- ridotto (AVS/AI, membri Cineclub del Mendrisiotto)
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