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23 Marzo 2020
Grandi Giardini Italiani: il cuore oltre l'ostacolo
Quando ci si trova nel mezzo di una fase molto difficile, occorre certamente affrontare i tanti ostacoli che nell'immediato purtroppo si presentano sui nostri percorsi. Al tempo stesso, per tutti è però ancor più importante di prima cercare di guardare avanti, per preparare da subito il rilancio da attuare quando l'emergenza sarà finita e si potrà ricominciare a camminare. Il coronavirus sta ponendo problemi di rilievo a tutti nelle diverse attività, problemi che sicuramente non possono essere minimizzati. Ma ci sono tre elementi di fondo da considerare.
Il primo elemento è che questo tempo che il virus toglie allo svolgimento di molte nostre attività può essere impiegato per organizzare la risalita più avanti, mettendo a punto lavori e progetti che ci serviranno molto quando sarà possibile tornare a un quadro più normale.
Il secondo elemento è che l'uscita dal tunnel esiste; quando si è nel mezzo della galleria in effetti si fa fatica a immaginarne la fine, però sappiamo che questa c'è e che fuori dal tunnel poi si riguadagna velocità. Nel 2003, anno della SARS, dopo la frenata ci fu un rimbalzo delle economie che portò ad una crescita mondiale del 2,8%, contro il 2,2% dell'anno prima, secondo i dati della Banca mondiale. L'indice globale delle Borse a fine 2003 registrò un rialzo del 33%, dopo le cadute della fase precedente. Si sa che l'attuale coronavirus è più pesante e insidioso rispetto ad altri virus, fa più danni alle persone e alle economie, ma anch'esso passerà. Ora è difficile e occorre dunque tener duro, è vero, ma anche questa volta il rimbalzo arriverà. Per le persone e per le economie.
Il terzo elemento è il fatto che governi e banche centrali non sono immobili. Pur talvolta tra incertezze e contraddizioni, le istituzioni ora si muovono anche in campo economico; certo, è auspicabile che agiscano con un ancor maggiore grado di coordinamento ed efficacia. Le maggiori banche centrali (BCE, Federal Reserve, altre) stanno cercando di garantire ancora una volta la liquidità necessaria per assicurare una rete di protezione alle economie e ai mercati. I governi, compreso quello italiano, stanno varando misure economiche di sostegno alle imprese e alle famiglie. L'Unione europea sta tentando di superare i ritardi dovuti alle divisioni e punta a un fondo per il sostegno alle economie. Ci sono molte difficoltà, lo sappiamo, ma ora sta almeno venendo avanti una maggiore consapevolezza della necessità di affrontare gli ostacoli maggiori di questa fase. La realtà del
coronavirus sta mettendo tutti a dura prova, e di questa prova certo avremmo fatto volentieri a meno. Ma, ora che siamo nel mezzo, occorre
utilizzare pazienza e tenacia. E nel contempo preparare il rilancio del dopo, che anche questa volta, pur con fatica, arriverà.
Lino Terlizzi
Giornalista economico - Autore del libro ''Niente paura''
Il primo elemento è che questo tempo che il virus toglie allo svolgimento di molte nostre attività può essere impiegato per organizzare la risalita più avanti, mettendo a punto lavori e progetti che ci serviranno molto quando sarà possibile tornare a un quadro più normale.
Il secondo elemento è che l'uscita dal tunnel esiste; quando si è nel mezzo della galleria in effetti si fa fatica a immaginarne la fine, però sappiamo che questa c'è e che fuori dal tunnel poi si riguadagna velocità. Nel 2003, anno della SARS, dopo la frenata ci fu un rimbalzo delle economie che portò ad una crescita mondiale del 2,8%, contro il 2,2% dell'anno prima, secondo i dati della Banca mondiale. L'indice globale delle Borse a fine 2003 registrò un rialzo del 33%, dopo le cadute della fase precedente. Si sa che l'attuale coronavirus è più pesante e insidioso rispetto ad altri virus, fa più danni alle persone e alle economie, ma anch'esso passerà. Ora è difficile e occorre dunque tener duro, è vero, ma anche questa volta il rimbalzo arriverà. Per le persone e per le economie.
Il terzo elemento è il fatto che governi e banche centrali non sono immobili. Pur talvolta tra incertezze e contraddizioni, le istituzioni ora si muovono anche in campo economico; certo, è auspicabile che agiscano con un ancor maggiore grado di coordinamento ed efficacia. Le maggiori banche centrali (BCE, Federal Reserve, altre) stanno cercando di garantire ancora una volta la liquidità necessaria per assicurare una rete di protezione alle economie e ai mercati. I governi, compreso quello italiano, stanno varando misure economiche di sostegno alle imprese e alle famiglie. L'Unione europea sta tentando di superare i ritardi dovuti alle divisioni e punta a un fondo per il sostegno alle economie. Ci sono molte difficoltà, lo sappiamo, ma ora sta almeno venendo avanti una maggiore consapevolezza della necessità di affrontare gli ostacoli maggiori di questa fase. La realtà del
coronavirus sta mettendo tutti a dura prova, e di questa prova certo avremmo fatto volentieri a meno. Ma, ora che siamo nel mezzo, occorre
utilizzare pazienza e tenacia. E nel contempo preparare il rilancio del dopo, che anche questa volta, pur con fatica, arriverà.
Lino Terlizzi
Giornalista economico - Autore del libro ''Niente paura''
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La resilienza è la capacità di persistere, di far durare la motivazione nonostante gli ostacoli e le difficoltà- Pietro Trabucchi - |
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