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1 Agosto 2019

Fondazione La Verde La Malfa, Parco dell’Arte: l'arte nella natura

Monica Lamberti intervista Alfredo La Verde La Malfa per la ''Fondazione La Verde La Malfa, Parco dell'Arte'' (S. Giovanni La Punta, CT)

ML: Sua madre Elena La Verde era un'artista all'avanguardia, com'è stata la sua infanzia?
ALM: Mia madre mi ha saputo donare un'infanzia luminosa, mi ha mostrato l'aspetto arcano, misterioso e seducente della vita. Nella sua visione, nessun momento della vita era insignificante o banale, ogni aspetto della vita racchiudeva ai suoi occhi un aspetto magico, inafferrabile: ha cercato di mostrarmi, in altre parole, che quello che più conta nella vita non è il piano logico ma quello metalogico.

ML: Che tipo di rapporto aveva sua madre con la natura?
ALM: Mia madre amava la natura in modo appassionato e con tutta la sua persona. Ha iniziato a dipingere alberi contorti e sofferenti, cercando in tutti modi di umanizzarli. Gli alberi per lei avevano la stessa dignità di vita degli essere umani, infatti quando si tagliava un albero, lei soffriva come se stessero uccidendo un uomo. Lo stesso sentimento lo provava per gli animali. Ha sempre tenuto gatti e cani in casa. Queste sensibilità e attenzioni sono state pienamente trasmesse a me.

ML: Quando è nata la Fondazione a Lei dedicata e con quali scopi?
ALM: La Fondazione è stata creata da lei nel 2008. Tra le finalità primarie che la spinsero a creare questa Fondazione troviamo un forte bisogno di unire la progettazione artistica negli spazi verdi: per lei inserire l'arte nella natura era un bisogno primario sia come donna sia come artista.

ML: Quali sono i progetti futuri della ''Fondazione La Verde La Malfa''?
ALM: La Fondazione porta avanti un progetto di costante ''work in progress'' delle arti, cercando in tutti i modi di unire la progettazione artistica con la tutela costante del verde e la promozione di una cultura ambientalista.

ML: Quali sono gli altri artisti che fanno parte della vostra collezione?
ALM: Sono veramente diversi, dai primi decenni del novecento ai nostri giorni: Guttuso, Accardi, Sanfilippo, passando da Schifano e Tano Festa per arrivare a Fabio Mauri e Lawrence Carroll.

ML: Nel tempo il Parco è divenuto un vero e proprio museo open air. A chi si deve l'idea?
ALM: L'idea originaria è stata sempre di mia madre, idea abbracciata in pieno da me, come idea prioritaria per la mission della fondazione.

ML: Qual è la parte del giardino che predilige e perché?
ALM: La parte del giardino che prediligo è quella dove è situata una grande istallazione creata da mia madre: “Le grandi scale”. E' un'opera imponente e importante per capire il mondo di mia madre ma anche la sua idea di arte nella natura. Si trova totalmente circondata dagli alberi questa grande realtà d'arte che riassume in modo magnifico la sua visione della vita e dell'arte.

ML: Ad eccezione della collezione legata a sua madre, c'è un'opera accolta nel suo scrigno botanico cui si sente particolarmente legato? Se sì, per quale motivo?
ALM: Sì, è un'opera di Ivan Barlafante, realizzata all'interno del giardino, quasi mimetizzata dal verde.

ML: Quale giardino del Network vorrebbe visitare e perché?
ALM: Mi piacerebbe visitare tutti i giardini del Network che si occupano seriamente dell'arte contemporanea.

ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
ALM: Non è un semplice aneddoto ma diversi ricordi legati a mia madre. Mi piace ricordarla negli ultimi anni di vita, profondamente cagionevole di salute, costretta a servirsi di una sedia a rotelle si spostava tuttavia nel suo giardino con la leggerezza di una farfalla. Si muoveva velocemente da un posto all'altro del giardino solo spinta da una fortissima passione e da una irremovibile determinazione.

INFORMAZIONI
Fondazione La Verde La Malfa, Parco dell'Arte - Via Sottotenente Pietro Nicolosi, 29 - 95037 San Giovanni La Punta (CT) - Tel. +39 095 7178155 - www.grandigiardini.it

MOSTRA IN CORSO
Paludi di Giuseppe Agnello, dal 22 giugno al 10 novembre 2019
(La mostra è visitabile su prenotazione e a pagamento)

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La grande arte riprende da dove finisce la natura

- Marc Chagall -

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