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7 Dicembre 2018
Il nobile giardino di Vignanello
Monica Lamberti intervista Claudia Ruspoli, Castello di Vignanello (Vignanello, VT)
ML: A quando risalgono i suoi primi ricordi del Castello di Vignanello?
CR: I miei primi ricordi del Castello risalgono a quando ero adolescente. All'epoca frequentavo il Castello per andare in visita alla mia bisnonna, Maria Anita Lante della Rovere, o a Settembre quando i miei genitori mi mandavano da lei per prepararmi agli esami di riparazione di filosofia e matematica, materie che rigorosamente ogni anno mi trovavo a dover recuperare. A quei tempi non mi piaceva stare lì: la bisnonna era molto severa ed io mi sentivo prigioniera. Ero terrorizzata da tutto, qua e là svolazzavano i pipistrelli che contribuivano a rendere l'atmosfera ancor più cupa.
ML: Tra i membri della famiglia chi si è dedicato maggiormente alla cura del giardino?
CR: Fu mia la scelta di occuparmi del giardino. Quando mio padre donò a me e a mia sorella Giada il complesso, nel 1996, di comune accordo scegliemmo l'una di dedicarsi al giardino e l'altra all'antico maniero. Preferii occuparmi del giardino per il forte legame che come un filo invisibile mi riporta ad esso, lo stesso che mi ha spinto ad aprire le sue porte al pubblico per condividerne la bellezza.
ML: In passato avete avutto accesso a fondi comunitari per il recupero e la manutenzione del giardino? Quale parte del complesso è stata interessata dal progetto di riqualificazione?
CR: In passato ho ricevuto due finanziamenti europei e uno dall'attuale “Fondazione Roma” che mi hanno permesso di eseguire un importante lavoro idraulico che ha interessato il giardino storico, con la messa in opera di pozzetti, tubature e allacciamenti vari: tutto ciò che era necessario per mantenere ben drenato il terreno di questa area. Grazie ai fondi ricevuti è stato sistemato anche il muretto del giardino storico e con mio grande orgoglio è stato realizzato, al di sotto di esso, un grande prato. Altri lavori hanno riguardato la sistemazione e la riqualificazione del Parco della Marescotta, rendendo così fruibile una zona fino a quel momento inaccessibile.
ML: Quale periodo dell'anno consiglia per visitare il giardino?
CR: Sono due i momenti dell'anno in cui il giardino dà il meglio di sé. Il primo è a primavera inoltrata, tra maggio e giugno, quando nel giardino segreto sono in fiore gli iris e le rose e le geometrie del giardino storico sono bene definite. Il secondo è tra settembre e ottobre, quando i colori autunnali vestono il giardino con calde sfumature e la luce del sole sembra abbracciarlo regalando un'atmosfera quasi fiabesca.
ML: Tramandare un giardino così importante per la storia dell'arte richiede una totale dedizione e immagino anche diversi sacrifici. Chi in famiglia si sta preoccupando di preparare la nuova generazione Ruspoli al futuro impegno gestionale?
CR: Questo è un grande dilemma. Io non ho avuto figli e ho solo un nipote, Paulo, che vedo però più interessato alla gestione del Castello e all'organizzazione degli eventi, in cui è davvero molto bravo. Non vedo in lui, però, la stessa passione e dedizione per il giardino e forse nel futuro la scelta più saggia sarà di affidarlo ad un bravo vivaista o ad un esperto giardiniere.
ML: Quale parte del giardino preferisce è perché?
CR: Io sono molto fiera del grande prato realizzato dietro al giardino storico. La sua manutenzione è molto impegnativa, ma la vista che apre sul Castello ripaga di ogni sacrificio. Ma anche il giardino segreto quando le rose e gli iris sono in fiore regala suggestioni poetiche. Diciamo che ogni parte del giardino racconta una sua storia, affascinando e trasmettendo emozioni differenti.
ML: Quali sono le attività proposte al pubblico per conoscere e visitare il Castello?
CR: Oggi il Castello è aperto al pubblico per visite guidate, ma può essere affittato per eventi aziendali, grandi eventi privati, photo shooting o come successo recentemente come set per produzioni televisive e/o cinematografiche.
ML: Ci sono in cantiere progetti futuri per valorizzare il giardino?
CR: Nei progetti futuri c'è la creazione di un orto, che vorrebbe realizzare mio nipote Paulo, mentre a me piacerebbe implementare il giardino segreto con bulbi che lo rendano colorato anche in autunno. Poi sempre mio nipote Paulo vorrebbe aprire un bookshop, mentre a me sta più a cuore la sistemazione della terrazza del Castello e la realizzazione di una Serra. Di fatto per il momento si tratta solo di idee, speranze, sogni, che spero, però, di realizzare in un prossimo futuro.
ML: Quale giardino del network Grandi Giardini Italiani Le piacerebbe visitare e perché?
CR: Mi piacerebbe tornare a visitare “Villa Melzi d'Eril” a Bellagio. L'ultima volta che ci andai ero una bambina e rimasi profondamente colpita dalla bellezza del suo parco e dal suo splendido affaccio sulle dolci acque del Lago di Como.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla Sua proprietà?
CR: Da bambina mi piaceva trascorrere molto tempo nel giardino segreto, creato dalla mia bisnonna Maria Anita Lante della Rovere, che qui amava sorseggiare, nelle tarde ore pomeridiane estive, una buona tazza di tè. Anche a me piaceva molto l'idea di mangiare all'aperto, e un giorno finalmente convinsi il mio bisnonno e la mia bisnonna a pranzare in giardino sotto i lecci. Il caso volle, però, che qualcosa cadde dentro la zuppa del mio bisnonno, il quale si alzò e con fare serafico disse “L'esperimento è stato fatto, da adesso in poi non si mangerà mai più fuori. Tutti dentro”.
Informazioni
CASTELLO DI VIGNANELLO
Piazza della Repubblica, 9 - 01039 Vignanello (VT) - Tel. 0761 755338
Apertura
Dicembre: sabato, domenica e giorni festivi; Orario Invernale: 10.00/13.00 - 14.30/17.00
Ingresso (Visita guidata al Castello + visita al Parco e al Giardino storico) :
Adulti e Ragazzi (oltre i 13 anni): 10,00 euro
ML: A quando risalgono i suoi primi ricordi del Castello di Vignanello?
CR: I miei primi ricordi del Castello risalgono a quando ero adolescente. All'epoca frequentavo il Castello per andare in visita alla mia bisnonna, Maria Anita Lante della Rovere, o a Settembre quando i miei genitori mi mandavano da lei per prepararmi agli esami di riparazione di filosofia e matematica, materie che rigorosamente ogni anno mi trovavo a dover recuperare. A quei tempi non mi piaceva stare lì: la bisnonna era molto severa ed io mi sentivo prigioniera. Ero terrorizzata da tutto, qua e là svolazzavano i pipistrelli che contribuivano a rendere l'atmosfera ancor più cupa.
ML: Tra i membri della famiglia chi si è dedicato maggiormente alla cura del giardino?
CR: Fu mia la scelta di occuparmi del giardino. Quando mio padre donò a me e a mia sorella Giada il complesso, nel 1996, di comune accordo scegliemmo l'una di dedicarsi al giardino e l'altra all'antico maniero. Preferii occuparmi del giardino per il forte legame che come un filo invisibile mi riporta ad esso, lo stesso che mi ha spinto ad aprire le sue porte al pubblico per condividerne la bellezza.
ML: In passato avete avutto accesso a fondi comunitari per il recupero e la manutenzione del giardino? Quale parte del complesso è stata interessata dal progetto di riqualificazione?
CR: In passato ho ricevuto due finanziamenti europei e uno dall'attuale “Fondazione Roma” che mi hanno permesso di eseguire un importante lavoro idraulico che ha interessato il giardino storico, con la messa in opera di pozzetti, tubature e allacciamenti vari: tutto ciò che era necessario per mantenere ben drenato il terreno di questa area. Grazie ai fondi ricevuti è stato sistemato anche il muretto del giardino storico e con mio grande orgoglio è stato realizzato, al di sotto di esso, un grande prato. Altri lavori hanno riguardato la sistemazione e la riqualificazione del Parco della Marescotta, rendendo così fruibile una zona fino a quel momento inaccessibile.
ML: Quale periodo dell'anno consiglia per visitare il giardino?
CR: Sono due i momenti dell'anno in cui il giardino dà il meglio di sé. Il primo è a primavera inoltrata, tra maggio e giugno, quando nel giardino segreto sono in fiore gli iris e le rose e le geometrie del giardino storico sono bene definite. Il secondo è tra settembre e ottobre, quando i colori autunnali vestono il giardino con calde sfumature e la luce del sole sembra abbracciarlo regalando un'atmosfera quasi fiabesca.
ML: Tramandare un giardino così importante per la storia dell'arte richiede una totale dedizione e immagino anche diversi sacrifici. Chi in famiglia si sta preoccupando di preparare la nuova generazione Ruspoli al futuro impegno gestionale?
CR: Questo è un grande dilemma. Io non ho avuto figli e ho solo un nipote, Paulo, che vedo però più interessato alla gestione del Castello e all'organizzazione degli eventi, in cui è davvero molto bravo. Non vedo in lui, però, la stessa passione e dedizione per il giardino e forse nel futuro la scelta più saggia sarà di affidarlo ad un bravo vivaista o ad un esperto giardiniere.
ML: Quale parte del giardino preferisce è perché?
CR: Io sono molto fiera del grande prato realizzato dietro al giardino storico. La sua manutenzione è molto impegnativa, ma la vista che apre sul Castello ripaga di ogni sacrificio. Ma anche il giardino segreto quando le rose e gli iris sono in fiore regala suggestioni poetiche. Diciamo che ogni parte del giardino racconta una sua storia, affascinando e trasmettendo emozioni differenti.
ML: Quali sono le attività proposte al pubblico per conoscere e visitare il Castello?
CR: Oggi il Castello è aperto al pubblico per visite guidate, ma può essere affittato per eventi aziendali, grandi eventi privati, photo shooting o come successo recentemente come set per produzioni televisive e/o cinematografiche.
ML: Ci sono in cantiere progetti futuri per valorizzare il giardino?
CR: Nei progetti futuri c'è la creazione di un orto, che vorrebbe realizzare mio nipote Paulo, mentre a me piacerebbe implementare il giardino segreto con bulbi che lo rendano colorato anche in autunno. Poi sempre mio nipote Paulo vorrebbe aprire un bookshop, mentre a me sta più a cuore la sistemazione della terrazza del Castello e la realizzazione di una Serra. Di fatto per il momento si tratta solo di idee, speranze, sogni, che spero, però, di realizzare in un prossimo futuro.
ML: Quale giardino del network Grandi Giardini Italiani Le piacerebbe visitare e perché?
CR: Mi piacerebbe tornare a visitare “Villa Melzi d'Eril” a Bellagio. L'ultima volta che ci andai ero una bambina e rimasi profondamente colpita dalla bellezza del suo parco e dal suo splendido affaccio sulle dolci acque del Lago di Como.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla Sua proprietà?
CR: Da bambina mi piaceva trascorrere molto tempo nel giardino segreto, creato dalla mia bisnonna Maria Anita Lante della Rovere, che qui amava sorseggiare, nelle tarde ore pomeridiane estive, una buona tazza di tè. Anche a me piaceva molto l'idea di mangiare all'aperto, e un giorno finalmente convinsi il mio bisnonno e la mia bisnonna a pranzare in giardino sotto i lecci. Il caso volle, però, che qualcosa cadde dentro la zuppa del mio bisnonno, il quale si alzò e con fare serafico disse “L'esperimento è stato fatto, da adesso in poi non si mangerà mai più fuori. Tutti dentro”.
Informazioni
CASTELLO DI VIGNANELLO
Piazza della Repubblica, 9 - 01039 Vignanello (VT) - Tel. 0761 755338
Apertura
Dicembre: sabato, domenica e giorni festivi; Orario Invernale: 10.00/13.00 - 14.30/17.00
Ingresso (Visita guidata al Castello + visita al Parco e al Giardino storico) :
Adulti e Ragazzi (oltre i 13 anni): 10,00 euro
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I numerosi grandi giardini del mondo, della letteratura e della poesia, della pittura e della musica, della religione e dell’architettura. tutti chiariscono al massimo il concetto: L’anima non può prosperare in assenza di un giardino.- Sir Thomas More - |
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