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19 Ottobre 2018
La Cervara, un angolo di Paradiso in terra!
Monica Lamberti intervista Gianenrico Mapelli, de “La Cervara - Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino” (Santa Margherita Ligure, GE)
ML: Quando ha scoperto per la prima volta “La Cervara Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino”?
GM: Era la domenica delle Palme del 1990. Il golfo del Tigullio tra Santa Margherita Ligure e Portofino, era spazzato da venti freddi: un'atmosfera burrascosa che abbracciava in un tutt'uno cielo e mare. Non erano solo vortici d'aria, ma anche – e soprattutto – vortici di emozioni: posti belli, sì, ne avevo visti tanti ma luoghi d'incanto come l'Abbazia della Cervara no.
E così, spinto da questo vortice di emozioni, ho ceduto alle tentazioni offerte da quella domenica prendendo la decisione di diventare proprietario della Cervara: tre giorni dopo, il mercoledì prima di Pasqua ho comprato la Cervara.
Impulso emozionale? Sì! Colpo di fulmine? Certamente!
Sono sicuro che, se avessi fatto passare qualche giorno in più, questa tentazione folle avrebbe lasciato spazio alla razionalità e al buon senso ma non avrei tuttavia appagato il mio desiderio per il bello.
ML: In che stato era l'Abbazia e il giardino?
GM: L'Abbazia era in stato di abbandono da diversi anni, così ho dovuto iniziare a ragionare sulle priorità di intervento, rendendomi conto che avrei dovuto cominciare dai tetti, in quanto pioveva letteralmente in casa: 3.000 metri quadrati di tetti da rifare con abbadini in ardesia da posare alla genovese con un metodo antico, obbligatorio per un Monumento Nazionale sottoposto ai vincoli della Soprintendenza; un inizio che mi ha subito fatto capire la portata dell'impegno che mi ero preso.
ML: Quando decise di acquistarla aveva già in mente l'attuale destinazione d'uso?
GM: Come detto, è stato un innamoramento a prima vista, anche se quello che vidi allora non è certo quello che oggi i visitatori possono apprezzare, e non avevo idea di come poterla utilizzare: un luogo dove ospitare anziani benestanti? un Relais & Châteaux esclusivo? niente mi sembrava all'altezza della Cervara. Dopo qualche anno, nel 1996, una ragazza di Genova che frequentava l'Abbazia da bambina, mi ha chiesto di potersi sposare alla Cervara, era il suo sogno! C'erano ancora i ponteggi sulla facciata principale e in Chiesa mancava il pavimento, ma la sua determinazione, supportata da quella di suo papà, ha aperto la strada che ancora oggi stiamo percorrendo: quella degli eventi.
ML: Com'è stato il suo rapporto con le istituzioni locali nella fase del restauro durato da 28 anni e non ancora terminato anni? Chi l'ha aiutata maggiormente?
GM: Inizialmente le istituzioni locali mi hanno contrastato perché pensavano che io fossi uno speculatore. È stato il dottor Sesto Rubino, allora Presidente del Monte di Portofino, che aveva compreso la natura non speculativa delle mie intenzioni, ad aiutarmi a riunire alla Cervara le sette Istituzioni preposte alla sua salvaguardia. Ho spiegato loro che la mia intenzione era quella di recuperare La Cervara per restituirLa al suo antico splendore e al suo ruolo nel territorio.
Negli anni posso dire che la Soprintendenza di Genova è l'Istituzione che maggiormente mi ha aiutato, con la quale ancora oggi abbiamo un ottimo rapporto. Tutti i Soprintendenti e i Funzionari che si sono avvicendati in 28 anni di lavoro, pur non derogando alle regole che governano la salvaguardia di un Monumento Nazionale, hanno collaborato per trovare un giusto compromesso perché La Cervara, Dimora Privata e Monumento Nazionale, potesse essere adeguata alle necessità del terzo millennio in cui stiamo vivendo.
ML: Sua figlia Chiara adesso ha in mano una proprietà tra le più importanti della Riviera Ligure, qual è il suo ruolo?
GM: Mia figlia Chiara si occupa ora della gestione degli eventi che permettono la sopravvivenza della Cervara. Se mi permette, è una proprietà tra le più belle (per me La più Bella) del Mondo: si trova nel Golfo del Tigullio, a picco sul mare, ed in particolare in quel piccolo lembo di costa tra Santa Margherita e Portofino che in quanto a “bellezza” e rispetto della natura non ha eguali (ne esiste un'altra?).
ML: Accanto al famoso parterre “vista mare” sono stati realizzati altri giardini attorno all'Abbazia. Chi ne ha curata la progettazione?
GM: Tra le opere di abbellimento non poteva mancare in tale contesto la riproposta del ''Giardino dei Semplici'': basse siepi di bosso che riquadrano in modo geometrico particelle che alternano rari esemplari di agrumi in vasi di cotto di Impruneta (con inciso “La Cervara” la firma di Mario Mariani, esecutore e proprietario della fornace, e la data di esecuzione) a piante officinali ed erbe aromatiche del promontorio di Portofino. Il cedro pane, il limone ritorto, il limone fiorentino, il bergamotto, il chinotto, l'arancio amaro, il pompelmo, il calamondino variegato, le ‘mani di Buddha' sono solo alcuni degli esemplari rappresentano un piccolo Giardino delle Esperidi. La progettazione è stata dell'architetto Mide Osculati, che ha curato tutto il restauro della Cervara.
ML: Cosa le ha dato più soddisfazione in questa grande avventura?
GM: Imparare a riflettere prima di prendere decisioni e, soprattutto, la scoperta e la conoscenza del bello inserito in un contesto naturale e incontaminato quale è in Monte di Portofino.
ML: Qual è il suo sogno per il futuro de “La Cervara”?
GM: Ottenere i permessi per completare i lavori perché la Cervara posa essere economicamente autosufficiente.
ML: Il suo giardino fa parte di Grandi Giardini Italiani da quasi vent'anni, quale luogo del network consiglia di visitare e perché?
GM: Senza dubbio consiglierei di visitare ''La Cervara'': ai visitatori che mi capita di incontrare durante le “visite guidate” raccomando di raccontare le emozioni che provano alla Cervara, sono infinite di varia natura, sollecitano tutti i sensi e anche ammirazione perché il Padre Eterno è stato veramente Generoso con questo angolo di Paradiso in terra. La Cervara ha un'Anima.
Restando in Liguria vorrei suggerire la visita al pubblico ad altri giardini del Network a cui sono particolarmente legato quali: i ''Giardini di Villa della Pergola'' (Alassio, SV), il ''Parco Storico Villa Serra'' (Sant'Olcese , GE), ''Villa Durazzo'' (Santa Margherita Ligure, GE) e ''Villa Durazzo Pallavicini'' (Genova). Si tratta di quattro scrigni botanici realizzati tra il Rinascimento e il Novecento, ciascuno con un'identità propria e ben definita, che grazie al clima mite della zona, sono apprezzabili anche in inverno per le loro fioriture.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
GM: In 28 anni che possiedo la Cervara, con tutti i lavori che sono stati fatti e le vicissitudini superate, sarebbero troppi gli aneddoti e ci vorrebbe un intero volume per raccontarli: l'unica cosa che vorrei però sottolineare è che La Cervara ha potuto arrivare a questo grado di bellezza e di mia personale soddisfazione grazie all'apporto di tutti i professionisti, in particolare l'architetto Mide Osculati, la Compagna della mia vita, la professoressa Pinin Brambilla, mia carissima Amica, Chiara, mia figlia, e tutti i miei collaboratori che si sono lasciati coinvolgere dalla mia passione e dal mio entusiasmo e di conseguenza, tutti insieme, abbiamo, e continuiamo ad avere, questo splendido risultato di cui tutti andiamo orgogliosi.
INFORMAZIONI
La Cervara Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino
Lungomare Rossetti - Via Cervara, 10 - 6038 S. Margherita Ligure (GE)
Tel. +39 0185 293139 - www.grandigiardini.it
ML: Quando ha scoperto per la prima volta “La Cervara Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino”?
GM: Era la domenica delle Palme del 1990. Il golfo del Tigullio tra Santa Margherita Ligure e Portofino, era spazzato da venti freddi: un'atmosfera burrascosa che abbracciava in un tutt'uno cielo e mare. Non erano solo vortici d'aria, ma anche – e soprattutto – vortici di emozioni: posti belli, sì, ne avevo visti tanti ma luoghi d'incanto come l'Abbazia della Cervara no.
E così, spinto da questo vortice di emozioni, ho ceduto alle tentazioni offerte da quella domenica prendendo la decisione di diventare proprietario della Cervara: tre giorni dopo, il mercoledì prima di Pasqua ho comprato la Cervara.
Impulso emozionale? Sì! Colpo di fulmine? Certamente!
Sono sicuro che, se avessi fatto passare qualche giorno in più, questa tentazione folle avrebbe lasciato spazio alla razionalità e al buon senso ma non avrei tuttavia appagato il mio desiderio per il bello.
ML: In che stato era l'Abbazia e il giardino?
GM: L'Abbazia era in stato di abbandono da diversi anni, così ho dovuto iniziare a ragionare sulle priorità di intervento, rendendomi conto che avrei dovuto cominciare dai tetti, in quanto pioveva letteralmente in casa: 3.000 metri quadrati di tetti da rifare con abbadini in ardesia da posare alla genovese con un metodo antico, obbligatorio per un Monumento Nazionale sottoposto ai vincoli della Soprintendenza; un inizio che mi ha subito fatto capire la portata dell'impegno che mi ero preso.
ML: Quando decise di acquistarla aveva già in mente l'attuale destinazione d'uso?
GM: Come detto, è stato un innamoramento a prima vista, anche se quello che vidi allora non è certo quello che oggi i visitatori possono apprezzare, e non avevo idea di come poterla utilizzare: un luogo dove ospitare anziani benestanti? un Relais & Châteaux esclusivo? niente mi sembrava all'altezza della Cervara. Dopo qualche anno, nel 1996, una ragazza di Genova che frequentava l'Abbazia da bambina, mi ha chiesto di potersi sposare alla Cervara, era il suo sogno! C'erano ancora i ponteggi sulla facciata principale e in Chiesa mancava il pavimento, ma la sua determinazione, supportata da quella di suo papà, ha aperto la strada che ancora oggi stiamo percorrendo: quella degli eventi.
ML: Com'è stato il suo rapporto con le istituzioni locali nella fase del restauro durato da 28 anni e non ancora terminato anni? Chi l'ha aiutata maggiormente?
GM: Inizialmente le istituzioni locali mi hanno contrastato perché pensavano che io fossi uno speculatore. È stato il dottor Sesto Rubino, allora Presidente del Monte di Portofino, che aveva compreso la natura non speculativa delle mie intenzioni, ad aiutarmi a riunire alla Cervara le sette Istituzioni preposte alla sua salvaguardia. Ho spiegato loro che la mia intenzione era quella di recuperare La Cervara per restituirLa al suo antico splendore e al suo ruolo nel territorio.
Negli anni posso dire che la Soprintendenza di Genova è l'Istituzione che maggiormente mi ha aiutato, con la quale ancora oggi abbiamo un ottimo rapporto. Tutti i Soprintendenti e i Funzionari che si sono avvicendati in 28 anni di lavoro, pur non derogando alle regole che governano la salvaguardia di un Monumento Nazionale, hanno collaborato per trovare un giusto compromesso perché La Cervara, Dimora Privata e Monumento Nazionale, potesse essere adeguata alle necessità del terzo millennio in cui stiamo vivendo.
ML: Sua figlia Chiara adesso ha in mano una proprietà tra le più importanti della Riviera Ligure, qual è il suo ruolo?
GM: Mia figlia Chiara si occupa ora della gestione degli eventi che permettono la sopravvivenza della Cervara. Se mi permette, è una proprietà tra le più belle (per me La più Bella) del Mondo: si trova nel Golfo del Tigullio, a picco sul mare, ed in particolare in quel piccolo lembo di costa tra Santa Margherita e Portofino che in quanto a “bellezza” e rispetto della natura non ha eguali (ne esiste un'altra?).
ML: Accanto al famoso parterre “vista mare” sono stati realizzati altri giardini attorno all'Abbazia. Chi ne ha curata la progettazione?
GM: Tra le opere di abbellimento non poteva mancare in tale contesto la riproposta del ''Giardino dei Semplici'': basse siepi di bosso che riquadrano in modo geometrico particelle che alternano rari esemplari di agrumi in vasi di cotto di Impruneta (con inciso “La Cervara” la firma di Mario Mariani, esecutore e proprietario della fornace, e la data di esecuzione) a piante officinali ed erbe aromatiche del promontorio di Portofino. Il cedro pane, il limone ritorto, il limone fiorentino, il bergamotto, il chinotto, l'arancio amaro, il pompelmo, il calamondino variegato, le ‘mani di Buddha' sono solo alcuni degli esemplari rappresentano un piccolo Giardino delle Esperidi. La progettazione è stata dell'architetto Mide Osculati, che ha curato tutto il restauro della Cervara.
ML: Cosa le ha dato più soddisfazione in questa grande avventura?
GM: Imparare a riflettere prima di prendere decisioni e, soprattutto, la scoperta e la conoscenza del bello inserito in un contesto naturale e incontaminato quale è in Monte di Portofino.
ML: Qual è il suo sogno per il futuro de “La Cervara”?
GM: Ottenere i permessi per completare i lavori perché la Cervara posa essere economicamente autosufficiente.
ML: Il suo giardino fa parte di Grandi Giardini Italiani da quasi vent'anni, quale luogo del network consiglia di visitare e perché?
GM: Senza dubbio consiglierei di visitare ''La Cervara'': ai visitatori che mi capita di incontrare durante le “visite guidate” raccomando di raccontare le emozioni che provano alla Cervara, sono infinite di varia natura, sollecitano tutti i sensi e anche ammirazione perché il Padre Eterno è stato veramente Generoso con questo angolo di Paradiso in terra. La Cervara ha un'Anima.
Restando in Liguria vorrei suggerire la visita al pubblico ad altri giardini del Network a cui sono particolarmente legato quali: i ''Giardini di Villa della Pergola'' (Alassio, SV), il ''Parco Storico Villa Serra'' (Sant'Olcese , GE), ''Villa Durazzo'' (Santa Margherita Ligure, GE) e ''Villa Durazzo Pallavicini'' (Genova). Si tratta di quattro scrigni botanici realizzati tra il Rinascimento e il Novecento, ciascuno con un'identità propria e ben definita, che grazie al clima mite della zona, sono apprezzabili anche in inverno per le loro fioriture.
ML: Per chiudere, può raccontarci un aneddoto legato alla sua proprietà?
GM: In 28 anni che possiedo la Cervara, con tutti i lavori che sono stati fatti e le vicissitudini superate, sarebbero troppi gli aneddoti e ci vorrebbe un intero volume per raccontarli: l'unica cosa che vorrei però sottolineare è che La Cervara ha potuto arrivare a questo grado di bellezza e di mia personale soddisfazione grazie all'apporto di tutti i professionisti, in particolare l'architetto Mide Osculati, la Compagna della mia vita, la professoressa Pinin Brambilla, mia carissima Amica, Chiara, mia figlia, e tutti i miei collaboratori che si sono lasciati coinvolgere dalla mia passione e dal mio entusiasmo e di conseguenza, tutti insieme, abbiamo, e continuiamo ad avere, questo splendido risultato di cui tutti andiamo orgogliosi.
INFORMAZIONI
La Cervara Abbazia di San Girolamo al Monte di Portofino
Lungomare Rossetti - Via Cervara, 10 - 6038 S. Margherita Ligure (GE)
Tel. +39 0185 293139 - www.grandigiardini.it
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La bellezza ci circonda, ma di solito dobbiamo camminare in un giardino per saperlo.- Rumi - |
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