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18 Maggio 2018
Nel parco color porpora del Palazzo Malingri di Bagnolo
Monica Lamberti intervista Consolata D'Isola del Parco Palazzo Malingri di Bagnolo
ML: Quando ha cominciato ad occuparsi del Palazzo Malingri di Bagnolo? In che stato versava?
CDI: La prima volta che sono entrata nel giardino, estate del 1970, ho avuto un incredibile ''coup de foudre''. Nel 1971 ho sposato Aimaro e ogni tanto penso che è un po' merito di quel primo incontro con il giardino che la mia vita abbia preso la sua direzione fondamentale!
A quel tempo c'era un giardiniere e la manutenzione era buona anche per le antiche aiuole con i fiori stagionali.
ML: La proprietà con i campi, il castello e l'elegante Palazzo affrescato è un tutt'uno con la campagna circostante. Quanto del progetto originale è stato conservato?
CDI: Tutto è stato conservato, mantenuto, restaurato e reso in alcuni casi fruibile, come le antiche cascine, da anni disabitate, che sono dal 2004 un piacevole agriturismo-residenza, frequentato da ospiti provenienti da ogni parte del mondo
ML: Quando ha cominciato la sua collezione di ortensie? Qual è la varietà più rigogliosa nel suo Parco? In che mese le ortensie si possono ammirare nel loro massimo splendore?
CDI: Le ortensie erano presenti nel parco e facevano parte del ri-disegno del periodo romantico (1820 circa). Le varietà erano poche, prevalevano le ''Macrophillae''. Ho formato una piccola collezione botanica inserendo, senza alterare il disegno originario, molte altre specie. A fine giugno e per tutta l'estate si possono ammirare nel loro splendore, in tutte le sfumature dal blu intenso all'azzurro, caratteristica data dalla particolare composizione terreno. Gruppi di ortensie bianche illuminano invece gli angoli più ombrosi.
ML: Quale area del Parco predilige e perché?
CDI: Amo l'ombra fresca dei Bamboos e dei Taxodium, lungo il ruscello chiamato Mondarello, che fa da confine al parco ai piedi della collina del castello, anche questa è una zona su cui abbiamo lavorato molto, aumentando le specie esistenti.
ML: Quanto ha influito nel recupero delle antiche case dei contadini, ora accoglienti appartamenti a disposizione degli ospiti, la formazione di suo marito, architetto di fama internazionale?
CDI: Mio marito ha una vera passione per il suo giardino e per la sua proprietà, tutto è stato fatto su sua ispirazione, consiglio e direzione.
ML: Il Castello di Bagnolo fa parte da diversi anni del network Grandi Giardini Italiani, quale altro giardino del circuito le piace di più e perché?
CDI: Difficile rispondere, ne conosco pochi e vorrei visitarli tutti, mi ha particolarmente affascinato il giardino di lady Walton ad Ischia, perché è frutto dell'amore e del mare.
ML: Qual è il suo sogno nel cassetto per il Palazzo Malingri di Bagnolo?
CDI: È un sogno che in parte ho cominciato a realizzare: coprire di fiori/colori la collina su cui sorge il castello. Nel 2017 un primo lotto di 140 rododendri, che nel 2018 ho ampliato con altri 160, l'impianto realizzato con l'aiuto della ''Vetivaria srl'', società di manutenzione ambientale di terreni e parchi, se tutto va bene sarà terminato nel 2019.
A maggio si potrà percorrere il sentiero dei rododendri che collega il parco al Castello. L'effetto pittorico, che si potrà apprezzare anche da lontano, mi aspetto di poterlo vedere ogni anno a maggio, per la crescita dei cespugli, sempre con maggiore copertura, così spero di ottenere man mano il risultato che ho sognato!
ML: Per chiudere, mi può raccontare un aneddoto legato alla sua proprietà?
CDI: Mmm…. fantasmi e storie di fantasmi legati al Palazzo ed al Castello ma il racconto è solamente orale!
Parco di Palazzo Malingri di Bagnolo
Via Palazzo, 23 - Bagnolo Piemonte (CN)
Mob. +39 335 5244080 - 347 0323486 - Tel. +39 0175 391394
Maggiori informazioni su www.grandigiardini.it
ML: Quando ha cominciato ad occuparsi del Palazzo Malingri di Bagnolo? In che stato versava?
CDI: La prima volta che sono entrata nel giardino, estate del 1970, ho avuto un incredibile ''coup de foudre''. Nel 1971 ho sposato Aimaro e ogni tanto penso che è un po' merito di quel primo incontro con il giardino che la mia vita abbia preso la sua direzione fondamentale!
A quel tempo c'era un giardiniere e la manutenzione era buona anche per le antiche aiuole con i fiori stagionali.
ML: La proprietà con i campi, il castello e l'elegante Palazzo affrescato è un tutt'uno con la campagna circostante. Quanto del progetto originale è stato conservato?
CDI: Tutto è stato conservato, mantenuto, restaurato e reso in alcuni casi fruibile, come le antiche cascine, da anni disabitate, che sono dal 2004 un piacevole agriturismo-residenza, frequentato da ospiti provenienti da ogni parte del mondo
ML: Quando ha cominciato la sua collezione di ortensie? Qual è la varietà più rigogliosa nel suo Parco? In che mese le ortensie si possono ammirare nel loro massimo splendore?
CDI: Le ortensie erano presenti nel parco e facevano parte del ri-disegno del periodo romantico (1820 circa). Le varietà erano poche, prevalevano le ''Macrophillae''. Ho formato una piccola collezione botanica inserendo, senza alterare il disegno originario, molte altre specie. A fine giugno e per tutta l'estate si possono ammirare nel loro splendore, in tutte le sfumature dal blu intenso all'azzurro, caratteristica data dalla particolare composizione terreno. Gruppi di ortensie bianche illuminano invece gli angoli più ombrosi.
ML: Quale area del Parco predilige e perché?
CDI: Amo l'ombra fresca dei Bamboos e dei Taxodium, lungo il ruscello chiamato Mondarello, che fa da confine al parco ai piedi della collina del castello, anche questa è una zona su cui abbiamo lavorato molto, aumentando le specie esistenti.
ML: Quanto ha influito nel recupero delle antiche case dei contadini, ora accoglienti appartamenti a disposizione degli ospiti, la formazione di suo marito, architetto di fama internazionale?
CDI: Mio marito ha una vera passione per il suo giardino e per la sua proprietà, tutto è stato fatto su sua ispirazione, consiglio e direzione.
ML: Il Castello di Bagnolo fa parte da diversi anni del network Grandi Giardini Italiani, quale altro giardino del circuito le piace di più e perché?
CDI: Difficile rispondere, ne conosco pochi e vorrei visitarli tutti, mi ha particolarmente affascinato il giardino di lady Walton ad Ischia, perché è frutto dell'amore e del mare.
ML: Qual è il suo sogno nel cassetto per il Palazzo Malingri di Bagnolo?
CDI: È un sogno che in parte ho cominciato a realizzare: coprire di fiori/colori la collina su cui sorge il castello. Nel 2017 un primo lotto di 140 rododendri, che nel 2018 ho ampliato con altri 160, l'impianto realizzato con l'aiuto della ''Vetivaria srl'', società di manutenzione ambientale di terreni e parchi, se tutto va bene sarà terminato nel 2019.
A maggio si potrà percorrere il sentiero dei rododendri che collega il parco al Castello. L'effetto pittorico, che si potrà apprezzare anche da lontano, mi aspetto di poterlo vedere ogni anno a maggio, per la crescita dei cespugli, sempre con maggiore copertura, così spero di ottenere man mano il risultato che ho sognato!
ML: Per chiudere, mi può raccontare un aneddoto legato alla sua proprietà?
CDI: Mmm…. fantasmi e storie di fantasmi legati al Palazzo ed al Castello ma il racconto è solamente orale!
Parco di Palazzo Malingri di Bagnolo
Via Palazzo, 23 - Bagnolo Piemonte (CN)
Mob. +39 335 5244080 - 347 0323486 - Tel. +39 0175 391394
Maggiori informazioni su www.grandigiardini.it
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Giardino, come dire vivrai per sempre- William Kent - |
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