Storia
Vistorta è un antico borgo rurale di origini medievali, testimoniate da una colombaia del XII secolo e una piccola cappella adiacente del XIV secolo. L'area sulla quale sorge ora la Villa ottocentesca fu acquisita attorno al 1780 dalla famiglia Brandolini tramite unione con la casata Rota. Fu Guido Brandolini Rota che, nel XIX secolo, iniziò a realizzare a Vistorta una moderna ed efficiente azienda agricola dedita alla coltivazione di cereali, del baco da seta ed alla produzione di vini già allora molto rinomati.
Nel 1872 termina la costruzione della Villa, della grande barchessa e delle scuderie, che fanno da cornice al parco, delimitato da un quadrilatero di mura in pietra con le originarie quattro torrette di ispirazione romantica.
Il parco inizia la sua vita a inizio Novecento con le prime piantumazioni. Tigli, querce, magnolie, faggi, olmi, taxodio, abeti, cedri, vengono piantati con una configurazione ricorrente nei giardini veneti e friulani a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento.
A partire dal secondo dopoguerra il Conte Brando Brandolini d'Adda inizia un'importante ristrutturazione della Villa di ispirazione neoclassica affiancato dall'architetto scenografo e grande amico, Renzo Mongiardino.
Nel 1965 il conte Brando e la contessa Cristiana affidarono al paesaggista inglese Russell Page la riorganizzazione e l'ampliamento del parco: gli alberi centenari vennero affiancati da rare essenze.
In tre anni lo trasformò creando «un grande parco romantico e naturalistico nella tradizione del giardino russo dell'Ottocento». Un parco elegante ma sobrio, romantico ma senza affettazioni, con i suoi specchi d'acqua originati da acque risorgive, boschetti di conifere, latifoglie e la ritrovata centralità della Villa. Gli splendidi esemplari di rose e orchidee rare, coltivati nel parco e nella serra, accompagnano la bellezza della Villa anche al suo interno, proprio come si usava un tempo.
Attualmente l'azienda agricola coltiva, a conduzione biologica, 200 ettari e produce vino e cereali con grande attenzione alla conservazione della biodiversità.