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7 Aprile 2017
Casa Cuseni e AXS M31: insieme per salvare il pianeta
Una sperimentazione che lega assieme una delle realtà più antiche della Sicilia ed una delle più moderne del Trentino. Casa Cuseni, il Giardino Storico più antico della città di Taormina, e AXS M31, la più moderna ed avanzata società tecnologica italiana di prodotti fertilizzanti, insieme per una sperimentazione.
Si tratta del primo esperimento Italiano tra un Giardino Storico ed AXS M31, la società partner di Grandi Giardini Italiani. Il nostro Giardino Storico ha avuto da sempre una fertilizzazione naturale, ottenuta da prodotti del nostro giardino, come piante e frutti lasciati a dimorare e poi riutilizzati. Non abbiamo mai nemmeno pensato di utilizzare fertilizzanti chimici per “aiutare” il nostro Giardino contribuendo a “devastare” il nostro ecosistema. Molti giardini e molti vivai ci hanno abituato a straordinarie fioriture, ottenute però immettendo nelle pratiche di coltivazione molecole contaminate e residui chimici nei prodotti agricoli, aumentando la radioattività e creando alterazione della programmatica primaria della pianta, determinando fenomeni di deformazione e perdita delle autodifese ed inquinando pesantemente il terreno. Ci sono molti indicatori di inquinamento ambientale, dei quali però i proprietari dei giardini ed i vivaisti non vogliono tener conto. Eravamo abituati, sino a 20 anni addietro a sentire i profumi, vedere le api, le farfalle e per i più fortunati anche le lucciole. Dobbiamo fare molta strada per trovare una campagna dove tutto questo è ancora visibile, perché i nostri giardini sono carichi spesso di inquinanti (fertilizzanti chimici) che allontanano le api e le farfalle, indicatori di ambiente sano e non inquinato. Api e impollinazione formano un binomio unico e insostituibile. In piena natura, le api riescono a percepire il profumo dei fiori fino a 1,2 km di distanza: è per questo che sono tra i più importanti insetti impollinatori preziosi per la biodiversità.
Una ricerca dell'ONU ha messo in evidenza come la scomparsa delle api possa causare un crollo delle produzioni alimentari fino al 90%. Riuscendo a percepire la presenza di fiori fino a oltre un chilometro di distanza e, volando di fiore in fiore, le api da un lato riescono a procurarsi il nettare di cui si cibano e dall'altro a fecondare fiori per produrre semi e frutto. In questo modo, le api assicurano il perpetuarsi della specie.
A causa dell'inquinamento, però, questa capacità di percepire i fiori a distanza scende a circa 200 – 300 metri, e questa è la prima barriera che l'uomo ha innalzato contro l'impollinazione naturale. Ma gli inquinanti si trasformano in strutture organiche di assorbimento e ri-immesse nel circuito di produzione. Rifiutando queste logiche, il Giardino Storico di Casa Cuseni, a Taormina, ha raggiunto un eccezionale accordo con la Società AXS M31 di San Lorenzo Dorsino (TN), una meraviglia di tecnologie, all'avanguardia per la produzione di fertilizzanti biologici in grado di rigenerare le strutture vegetali, disinquinare e rivitalizzare il terreno, riducendo lo sviluppo di malattie grazie alla sua azione specifica di rinforzo delle autodifese. Un fertilizzante biologico che favorisce l'autoproduzione di microorganismi “vergini” favorendo “l'idrofonia” degli elementi nutritivi, la capacità di programmazione della pianta, lo scambio ossigenativo, la captazione della luminosità, la regolazione linfatica ed infine la rigenerazione cellulare. La logica di questa sperimentazione è di dimostrare che si può ottenere una straordinaria fioritura rispettando l'ambiente ed ottenendo anche un aumento sensibile della qualità e della quantità delle produzioni.
Secondo Franco e Mimma Spadaro, proprietari del Giardino di Casa Cuseni e secondo Silvana Zambanini, proprietaria di AXS M31, è ancora possibile salvare il nostro pianeta, se rinunciamo alla logica e comoda idea dei fertilizzanti chimici, fermando l'immissione di molecole contaminate nei terreni. Già dal 29 marzo le falde acquifere di Casa Cuseni sono ricche di questa magia. Forse saremo punti da qualche ape, ma pensiamo che ne varrà la pena. Buon benessere a Tutti. Salvare il pianeta si può.
Francesco Spadaro
Giardino Storico di Casa Cuseni
Si tratta del primo esperimento Italiano tra un Giardino Storico ed AXS M31, la società partner di Grandi Giardini Italiani. Il nostro Giardino Storico ha avuto da sempre una fertilizzazione naturale, ottenuta da prodotti del nostro giardino, come piante e frutti lasciati a dimorare e poi riutilizzati. Non abbiamo mai nemmeno pensato di utilizzare fertilizzanti chimici per “aiutare” il nostro Giardino contribuendo a “devastare” il nostro ecosistema. Molti giardini e molti vivai ci hanno abituato a straordinarie fioriture, ottenute però immettendo nelle pratiche di coltivazione molecole contaminate e residui chimici nei prodotti agricoli, aumentando la radioattività e creando alterazione della programmatica primaria della pianta, determinando fenomeni di deformazione e perdita delle autodifese ed inquinando pesantemente il terreno. Ci sono molti indicatori di inquinamento ambientale, dei quali però i proprietari dei giardini ed i vivaisti non vogliono tener conto. Eravamo abituati, sino a 20 anni addietro a sentire i profumi, vedere le api, le farfalle e per i più fortunati anche le lucciole. Dobbiamo fare molta strada per trovare una campagna dove tutto questo è ancora visibile, perché i nostri giardini sono carichi spesso di inquinanti (fertilizzanti chimici) che allontanano le api e le farfalle, indicatori di ambiente sano e non inquinato. Api e impollinazione formano un binomio unico e insostituibile. In piena natura, le api riescono a percepire il profumo dei fiori fino a 1,2 km di distanza: è per questo che sono tra i più importanti insetti impollinatori preziosi per la biodiversità.
Una ricerca dell'ONU ha messo in evidenza come la scomparsa delle api possa causare un crollo delle produzioni alimentari fino al 90%. Riuscendo a percepire la presenza di fiori fino a oltre un chilometro di distanza e, volando di fiore in fiore, le api da un lato riescono a procurarsi il nettare di cui si cibano e dall'altro a fecondare fiori per produrre semi e frutto. In questo modo, le api assicurano il perpetuarsi della specie.
A causa dell'inquinamento, però, questa capacità di percepire i fiori a distanza scende a circa 200 – 300 metri, e questa è la prima barriera che l'uomo ha innalzato contro l'impollinazione naturale. Ma gli inquinanti si trasformano in strutture organiche di assorbimento e ri-immesse nel circuito di produzione. Rifiutando queste logiche, il Giardino Storico di Casa Cuseni, a Taormina, ha raggiunto un eccezionale accordo con la Società AXS M31 di San Lorenzo Dorsino (TN), una meraviglia di tecnologie, all'avanguardia per la produzione di fertilizzanti biologici in grado di rigenerare le strutture vegetali, disinquinare e rivitalizzare il terreno, riducendo lo sviluppo di malattie grazie alla sua azione specifica di rinforzo delle autodifese. Un fertilizzante biologico che favorisce l'autoproduzione di microorganismi “vergini” favorendo “l'idrofonia” degli elementi nutritivi, la capacità di programmazione della pianta, lo scambio ossigenativo, la captazione della luminosità, la regolazione linfatica ed infine la rigenerazione cellulare. La logica di questa sperimentazione è di dimostrare che si può ottenere una straordinaria fioritura rispettando l'ambiente ed ottenendo anche un aumento sensibile della qualità e della quantità delle produzioni.
Secondo Franco e Mimma Spadaro, proprietari del Giardino di Casa Cuseni e secondo Silvana Zambanini, proprietaria di AXS M31, è ancora possibile salvare il nostro pianeta, se rinunciamo alla logica e comoda idea dei fertilizzanti chimici, fermando l'immissione di molecole contaminate nei terreni. Già dal 29 marzo le falde acquifere di Casa Cuseni sono ricche di questa magia. Forse saremo punti da qualche ape, ma pensiamo che ne varrà la pena. Buon benessere a Tutti. Salvare il pianeta si può.
Francesco Spadaro
Giardino Storico di Casa Cuseni
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Il fiore si nasconde nell'erba, ma il vento sparge il suo profumo- Rabindranath Tagore - |
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