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9 Luglio 2015
Estate alla scoperta dei Grandi Giardini Italiani!
Cari lettori,
a chi è in viaggio verso il Piemonte, suggerisco di arrivare fino ad Acqui Terme e scoprire Villa Ottolenghi, una proprietà vinicola.
Io ho visitato Villa Ottolenghi per la prima volta in inverno. Il proprietario aveva appena acquistato la Villa da una banca che non aveva alcuna idea su come utilizzare la proprietà.
La dimora era praticamente vuota, ma ciò metteva ancora di più in risalto il disegno di Marcello Piacentini, il quale aveva selezionato i materiali più lussuosi e pregiati. Venne ingaggiato da Astolfo Ottolenghi, aristocratico sposato con Herta Von Wedekind zur Horst, un'artista ereditiera che volle aggiungere alla Villa particolari in ferro battuto tipici del movimento 'arts and crafts'. Il suo studio, con una vetrata unica sul paesaggio è semplicemente stupendo. Se avessi uno studio così, credo che anch'io diventerei un'artista!
Dopo la seconda guerra mondiale Villa Ottolenghi divenne un centro per gli scultori più importanti dell'epoca, e lo spazio intorno ad essa venne organizzato in maniera razionale da Pietro Porcinai, che creò un giardino dalle linee pulite.
L'attuale proprietario, inizialmente mi confidò che non aveva ben in mente di come sfruttare il suo investimento. Invece oggi ha avuto lo straordinario dono di scegliere collaboratori eccezionali che, in pochi anni, hanno ritrasformato nuovamente Villa Ottolenghi in un centro culturale di altissimo livello. Un esempio di imprenditore che ha creduto che per valorizzare un bene culturale innanzitutto serve valorizzare chi lavora all'interno della proprietà. Non perdete gli appuntamenti culturali estivi di Villa Ottolenghi!
A Firenze oggi ci sono 30 gradi all'ombra! Vi consiglio quindi di scappare a Fiesole e visitare Villa Peyron, nascosta nel bosco. Dallo stesso bosco è stato ritagliato un giardino all'Italiana che scende a dolci gradini. L'Arch. Saverio Lastrucci, incaricato dalla Cassa di Risparmio di Firenze ha lottato per anni per riuscire a conservare l'immenso patrimonio arboreo e mantenere l'elegante giardino come se fosse ancora abitato dall'ultimo proprietario, un amante del bello e delle antichità. In prossimità di Villa Peyron si può ammirare un laghetto capriccioso (dato che il livello dell'acqua cambia di giorno in giorno), ma che conferisce al Giardino un'aurea fiabesca di altri tempi.
Non lontano c'è il ristorante Cave di Maiano, tradizionale trattoria fuori porta che vi evita di scendere subito nella calura fiorentina. Finocchiona e fresco assicurati!
Anche per questa settimana vi segnalo gli eventi da non perdere!
Judith Wade
a chi è in viaggio verso il Piemonte, suggerisco di arrivare fino ad Acqui Terme e scoprire Villa Ottolenghi, una proprietà vinicola.
Io ho visitato Villa Ottolenghi per la prima volta in inverno. Il proprietario aveva appena acquistato la Villa da una banca che non aveva alcuna idea su come utilizzare la proprietà.
La dimora era praticamente vuota, ma ciò metteva ancora di più in risalto il disegno di Marcello Piacentini, il quale aveva selezionato i materiali più lussuosi e pregiati. Venne ingaggiato da Astolfo Ottolenghi, aristocratico sposato con Herta Von Wedekind zur Horst, un'artista ereditiera che volle aggiungere alla Villa particolari in ferro battuto tipici del movimento 'arts and crafts'. Il suo studio, con una vetrata unica sul paesaggio è semplicemente stupendo. Se avessi uno studio così, credo che anch'io diventerei un'artista!
Dopo la seconda guerra mondiale Villa Ottolenghi divenne un centro per gli scultori più importanti dell'epoca, e lo spazio intorno ad essa venne organizzato in maniera razionale da Pietro Porcinai, che creò un giardino dalle linee pulite.
L'attuale proprietario, inizialmente mi confidò che non aveva ben in mente di come sfruttare il suo investimento. Invece oggi ha avuto lo straordinario dono di scegliere collaboratori eccezionali che, in pochi anni, hanno ritrasformato nuovamente Villa Ottolenghi in un centro culturale di altissimo livello. Un esempio di imprenditore che ha creduto che per valorizzare un bene culturale innanzitutto serve valorizzare chi lavora all'interno della proprietà. Non perdete gli appuntamenti culturali estivi di Villa Ottolenghi!
A Firenze oggi ci sono 30 gradi all'ombra! Vi consiglio quindi di scappare a Fiesole e visitare Villa Peyron, nascosta nel bosco. Dallo stesso bosco è stato ritagliato un giardino all'Italiana che scende a dolci gradini. L'Arch. Saverio Lastrucci, incaricato dalla Cassa di Risparmio di Firenze ha lottato per anni per riuscire a conservare l'immenso patrimonio arboreo e mantenere l'elegante giardino come se fosse ancora abitato dall'ultimo proprietario, un amante del bello e delle antichità. In prossimità di Villa Peyron si può ammirare un laghetto capriccioso (dato che il livello dell'acqua cambia di giorno in giorno), ma che conferisce al Giardino un'aurea fiabesca di altri tempi.
Non lontano c'è il ristorante Cave di Maiano, tradizionale trattoria fuori porta che vi evita di scendere subito nella calura fiorentina. Finocchiona e fresco assicurati!
Anche per questa settimana vi segnalo gli eventi da non perdere!
Judith Wade
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Le sere azzurre d'estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a calpestare erba fina: trasognato, ne sentirò la freschezza ai piedi.- Jean Nicolas Arthut Rimbaud - |
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