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25 Giugno 2015
Festeggiando l'estate nei Grandi Giardini Italiani!
Cari lettori,
ora che l'estate è ufficialmente iniziata, possiamo finalmente mettere via capotti e ombrelli e dare il via alle gite fuori porta in campagna, tra l'erba alta e le giornate che si allungano.
Vi consiglio la mostra dedicata a Marcello - Adèle d'Affry - al Museo Vincenzo Vela, (Ligornetto, Canton Ticino). Si esce dall'autostrada a Mendrisio e si prende una strada di campagna, con poche case e niente file: siamo in Svizzera!
Il Museo Vela ha riaperto dopo un anno di restauri, fresco e accogliente come non mai. La casa museo di Vincenzo Vela è anche un mausoleo del risorgimento Italiano, con le sculture di Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele che si alzano imponenti nella sala centrale, mentre nelle sale laterali si può osservare tutta la carriera artistica di Vincenzo Vela, esposta con chiarezza ed eleganza. La mostra dedicata alla scultrice Svizzera Adèle d'Affry invece è allestita al primo piano e, a mio parere, è una vera rivelazione. Discendente di un'aristocratica famiglia di Friburgo, Adèle d'Affry va in sposa al Principe Colonna, che dopo appena 8 mesi di matrimonio muore. L'artista sceglierà lo pseudonimo di 'Marcello' nel 1863, per contrastare i pregiudizi di genere e di rango vigenti nel mondo artistico del epoca.
La mostra, l'allestimento, le opere e il materiale didattico, corrispondono all'impronta altamente professionale di Gianna Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela.
All'esterno, il giardino fa bella mostra di sé con la collezione di agrumi, il nuovissimo orto e le onde di lavande profumate.
Se nel weekend progettate una fuga verso le fresche località marittime, ricordatevi di visitare Villa Serra (Sant'Olcese, Genova) per ammirare la collezione di ortensie che colora il parco. Devo ammettere che le ortensie fino a qualche anno fa non mi piacevano molto. Erano ovunque, un po' monotone. Finché non ho conosciuto la Sig.ra Borgioli ad Orticola (Milano): con il suo inconfondibile accento toscano, mi ha convinta a comperare un'ortensia rampicante, portandomi alla scoperta di una gamma di varietà che non sospettavo che esistesse.
In questo momento a Villa Serra è in piena fioritura una collezione sapiente di ortensie: Il Parco e il suo laghetto romantico, offrono sia l'ombra che il giusto umido per un esercito di ortensie di ogni qualità, colore e grandezza. L'Architetto Calvi, che segue da anni il restauro dell'immenso parco ligure, ha avuto credo anche lui contatti con la Sig.ra Borgioli, la regina delle ortensie.
Spostiamoci adesso nel Viterbese. Ritengo che la Tuscia sia il territorio con il maggior numero di giardini storici in Italia. Una bella passeggiata per chi esce da Roma ma anche per chi scende dal nord e affronta la strada dei monti della Tolfa. Sembra di tornare indietro nel tempo: boschi fitti, paesini e vecchie strade che girano per chilometri nella campagna, senza incontrare anima viva per ore. Il Castello Ruspoli è il bene culturale più importante ed imponente del borgo di Vignanello. Questa imponente fortezza nasconde uno tra i giardini storici autentici, dietro le possenti mura. L'attuale proprietaria, Claudia Ruspoli, ha dedicato la maggior parte della sua vita ad accompagnare i visitatori alla scoperta del castello e del giardino. Il giardino in particolar modo, è per Lei un luogo sacro, dove Georg Friedrich Handel compose alcune delle sue più importanti opere, e dove le sue radici famigliari la legano al territorio, nonostante gli innumerevoli problemi. Consiglio di prenotare la colazione in giardino: semplice e memorabile. Castello Ruspoli non è lontano dal Sacro Bosco di Bomarzo.
Un altro breve tratto di strada tortuosa ed ecco il luogo più esoterico della storia dell'arte dei giardini. Il giardino Folly più famoso al mondo va visto diverse volte nella vita. Non perché cambia - anzi, i proprietari sono stati bravissimi nel resistere alla tentazione di aggiungere altro - ma perché siamo noi negli anni che, maturando esperienze, possiamo capire meglio l'opera di Vicino Orsini e di Pirro Ligorio. Nel 1552 il Principe e lo scenografo misero in scena un mondo onirico e fantastico, che merita tutte le interpretazioni possibili immaginabili. Personalmente ritengo la visita al Sacro Bosco di Bomarzo è un'esperienza talmente forte, da costringermi a un momento di relax alle vicine terme, per sbollire la fatica del viaggio e le troppe evocazioni che mi provoca il giardino dei cosiddetti mostri! Segnalo le Terme dei Papi (Viterbo) o quelle di Vasanello.
Dopo una breve pausa, vado a trovare la famiglia Confidati a Vitorchiano per godermi lo spettacolo delle peonie che ricoprono intere colline con i loro colori, al Centro Botanico Moutan. Grazie al primo e, ai tempi, unico sponsor di Grandi Giardini Italiani, Carlo Confidati, ho avuto modo di conoscere il meraviglioso territorio della Tuscia!! Quanta strada ho fatto da allora!...e pensare che alla guida non sono un mai stata un granché…!
Judith Wade
ora che l'estate è ufficialmente iniziata, possiamo finalmente mettere via capotti e ombrelli e dare il via alle gite fuori porta in campagna, tra l'erba alta e le giornate che si allungano.
Vi consiglio la mostra dedicata a Marcello - Adèle d'Affry - al Museo Vincenzo Vela, (Ligornetto, Canton Ticino). Si esce dall'autostrada a Mendrisio e si prende una strada di campagna, con poche case e niente file: siamo in Svizzera!
Il Museo Vela ha riaperto dopo un anno di restauri, fresco e accogliente come non mai. La casa museo di Vincenzo Vela è anche un mausoleo del risorgimento Italiano, con le sculture di Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele che si alzano imponenti nella sala centrale, mentre nelle sale laterali si può osservare tutta la carriera artistica di Vincenzo Vela, esposta con chiarezza ed eleganza. La mostra dedicata alla scultrice Svizzera Adèle d'Affry invece è allestita al primo piano e, a mio parere, è una vera rivelazione. Discendente di un'aristocratica famiglia di Friburgo, Adèle d'Affry va in sposa al Principe Colonna, che dopo appena 8 mesi di matrimonio muore. L'artista sceglierà lo pseudonimo di 'Marcello' nel 1863, per contrastare i pregiudizi di genere e di rango vigenti nel mondo artistico del epoca.
La mostra, l'allestimento, le opere e il materiale didattico, corrispondono all'impronta altamente professionale di Gianna Mina, direttrice del Museo Vincenzo Vela.
All'esterno, il giardino fa bella mostra di sé con la collezione di agrumi, il nuovissimo orto e le onde di lavande profumate.
Se nel weekend progettate una fuga verso le fresche località marittime, ricordatevi di visitare Villa Serra (Sant'Olcese, Genova) per ammirare la collezione di ortensie che colora il parco. Devo ammettere che le ortensie fino a qualche anno fa non mi piacevano molto. Erano ovunque, un po' monotone. Finché non ho conosciuto la Sig.ra Borgioli ad Orticola (Milano): con il suo inconfondibile accento toscano, mi ha convinta a comperare un'ortensia rampicante, portandomi alla scoperta di una gamma di varietà che non sospettavo che esistesse.
In questo momento a Villa Serra è in piena fioritura una collezione sapiente di ortensie: Il Parco e il suo laghetto romantico, offrono sia l'ombra che il giusto umido per un esercito di ortensie di ogni qualità, colore e grandezza. L'Architetto Calvi, che segue da anni il restauro dell'immenso parco ligure, ha avuto credo anche lui contatti con la Sig.ra Borgioli, la regina delle ortensie.
Spostiamoci adesso nel Viterbese. Ritengo che la Tuscia sia il territorio con il maggior numero di giardini storici in Italia. Una bella passeggiata per chi esce da Roma ma anche per chi scende dal nord e affronta la strada dei monti della Tolfa. Sembra di tornare indietro nel tempo: boschi fitti, paesini e vecchie strade che girano per chilometri nella campagna, senza incontrare anima viva per ore. Il Castello Ruspoli è il bene culturale più importante ed imponente del borgo di Vignanello. Questa imponente fortezza nasconde uno tra i giardini storici autentici, dietro le possenti mura. L'attuale proprietaria, Claudia Ruspoli, ha dedicato la maggior parte della sua vita ad accompagnare i visitatori alla scoperta del castello e del giardino. Il giardino in particolar modo, è per Lei un luogo sacro, dove Georg Friedrich Handel compose alcune delle sue più importanti opere, e dove le sue radici famigliari la legano al territorio, nonostante gli innumerevoli problemi. Consiglio di prenotare la colazione in giardino: semplice e memorabile. Castello Ruspoli non è lontano dal Sacro Bosco di Bomarzo.
Un altro breve tratto di strada tortuosa ed ecco il luogo più esoterico della storia dell'arte dei giardini. Il giardino Folly più famoso al mondo va visto diverse volte nella vita. Non perché cambia - anzi, i proprietari sono stati bravissimi nel resistere alla tentazione di aggiungere altro - ma perché siamo noi negli anni che, maturando esperienze, possiamo capire meglio l'opera di Vicino Orsini e di Pirro Ligorio. Nel 1552 il Principe e lo scenografo misero in scena un mondo onirico e fantastico, che merita tutte le interpretazioni possibili immaginabili. Personalmente ritengo la visita al Sacro Bosco di Bomarzo è un'esperienza talmente forte, da costringermi a un momento di relax alle vicine terme, per sbollire la fatica del viaggio e le troppe evocazioni che mi provoca il giardino dei cosiddetti mostri! Segnalo le Terme dei Papi (Viterbo) o quelle di Vasanello.
Dopo una breve pausa, vado a trovare la famiglia Confidati a Vitorchiano per godermi lo spettacolo delle peonie che ricoprono intere colline con i loro colori, al Centro Botanico Moutan. Grazie al primo e, ai tempi, unico sponsor di Grandi Giardini Italiani, Carlo Confidati, ho avuto modo di conoscere il meraviglioso territorio della Tuscia!! Quanta strada ho fatto da allora!...e pensare che alla guida non sono un mai stata un granché…!
Judith Wade
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I fiori sono gioielli della natura; con la loro ricchezza, ella veste la sua bellezza estiva.- George Croly - |
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