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11 Maggio 2020

Non solo formazione

La Scuola di Minoprio offre, oltre alla didattica, un supporto a distanza per il benessere dei propri studenti

La scuola di Minoprio tiene molto al benessere dei suoi studenti e non solo alla loro formazione scolastica. È importante aiutare i ragazzi ad affrontare i problemi con serenità, pur comprendendo la gravità del momento, aiutarli a crescere, a cogliere le opportunità di una circostanza così eccezionale, a comprendere che non si tratta di un periodo di sospensione della loro vita, ma di una modalità diversa di crescita. Tutta l'equipe della scuola, responsabili, coordinatori, docenti, tutor sono a disposizione dei nostri studenti; inoltre è sempre attivo lo Sportello di Ascolto con la psicologa Dott.ssa Ilaria Mantegazza, a cui rivolgiamo alcune domande.

Come e perché è nato lo sportello di ascolto per gli studenti?
Lo Sportello di Ascolto Psicologico realizzato dalla Scuola di Minoprio ormai da qualche anno si pone come primaria finalità quella di sostenere la salute e il benessere dei ragazzi, prevenendo forme di disagio e di rischio. Funge loro da supporto nel percorso scolastico e personale, favorendo la capacità di affrontare i cambiamenti, di conoscere e regolare stati emotivi e comportamenti.

Come è stato rimodulato nella particolare circostanza in cui ci troviamo oggi?
A fronte dell'emergenza COVID-19, la scuola ha mobilitato nuove risorse affinché, attraverso la didattica a distanza, gli studenti possano proseguire la loro formazione in un'ottica di continuità. Spesso gli esperti hanno evidenziato gli effetti “dannosi” dell'essere continuamente connessi con i dispositivi elettronici, soprattutto in una fase evolutiva così delicata come l'adolescenza. Oggi però è necessario rivalutarli. In questo momento che ci vede costretti a interrompere i legami umani diretti, la tecnologia ci consente di rimanere “in contatto”. Anche lo Sportello di Ascolto Psicologico ha trovato una sua nuova definizione. La possibilità di continuare l'attività di supporto, anche a distanza, permette di porre sempre al centro i bisogni dell'individuo con le proprie peculiarità.

Quali fragilità possono emergere in un momento così delicato?
In una situazione emergenziale che ci costringe a restare all'interno delle nostre abitazioni, possono essere svariate le fatiche da affrontare: la ridefinizione del tempo, degli spazi e della personale ruotine; i sentimenti di costrizione e impazienza; la fatica a trovare un nuovo equilibrio; lo stress; l'insonnia; le emozioni contrastanti... L'adolescenza, per sua definizione, è una fase di vita caratterizzata dal grande desiderio di esplorare e di creare relazioni altre, rispetto a quelle familiari. Stanley Hall ( 1904) sosteneva che si trattasse dell'età delle tempeste emozionali, delle prese di posizione estremistiche, della fiducia nelle proprie forze e della disperazione per i propri limiti, della voracità intellettuale e sentimentale, dei conflitti e della propensione al rischio. Per un adolescente il presente periodo di vita può risultare quindi particolarmente faticoso. Allo stesso tempo però, è importante pensare che tale condizione obbligata di ritiro possa rivelarsi una preziosa risorsa e una possibilità di riflessione. La nuova definizione del tempo e dei ritmi oggi ci permettono di imparare a sostare, entrando maggiormente in contatto con noi stessi.

Quali strumenti possiamo dare ai nostri ragazzi per affrontare meglio l'emergenza in corso?
È importante che i ragazzi possano organizzare e pianificare il tempo e lo spazio in un ambiente che venga percepito come accogliente e confortevole. Altrettanto basilare è la ricostruzione di una routine, che conservi ciò che prima era funzionale, ma che possa inserire anche nuove strategie di adattamento per potenziare il proprio metodo di studio, anche grazie alla tecnologia che ci permette di restare “collegati”, seppur a distanza. È possibile creare gruppi di studio, condividere schemi e strategie di apprendimento. Oltre all'aspetto didattico, da curare e mantenere costante e attivo, è altrettanto fondamentale occuparsi del proprio corpo attraverso una corretta alimentazione, uno stile di vita sano, cercando di praticare attività sportiva, per quanto possibile, e conservando un corretto ritmo circadiano. È utile preservare hobby e passioni. Anche le emozioni che si provano è importante che vengano considerate, in quanto fonte di informazioni su noi stessi e di conseguenti riflessioni, che possono essere condivise. Cerchiamo di accoglierle con curiosità e proviamo a riconoscerle. Le relazioni rimangono, per i ragazzi, un elemento centrale: la comunicazione e i contatti sociali sono fondamentali poiché aiutano a sostenere e affrontare tale periodo di vita. Gli adolescenti sono abituati a creare rapporti e a nutrirli anche con l'uso della tecnologia.

Quali consigli possiamo dare ai genitori per sostenere i loro figli in questo momento?
Anche per i genitori è utile poter ristabilire una personale ruotine e ridefinire i propri spazi. Per sostenere i ragazzi è importante riuscire a creare momenti di ascolto e dialogo. Ciò permette di sintonizzarsi anche sui loro bisogni emotivi, favorendo la condivisione di riflessioni, pensieri, preoccupazioni e paure legate alla particolare situazione e al futuro. Ingaggiare i giovani in piccole attività, all'interno della famiglia, valorizzandoli nel loro agire, permette loro di sperimentare un tempo di vita comunque positivo e ciò rafforza e sostiene non soltanto l'autostima, ma anche il senso di efficacia personale. Aiutarli non solo nel riorganizzare la routine scolastica, ma anche nel mantenerla in modo attivo e propositivo, per continuare a perseguire gli obiettivi e gli impegni a medio-lungo termine. È utile considerare che la possibilità di sperimentare ritmi più lenti permette, con maggiore facilità e frequenza, di creare con i figli momenti di socialità “allargata” all'intero nucleo familiare. Ciò favorisce la condivisione di idee, il confronto reciproco e la comprensione del punto di vista altrui. In adolescenza, dove tutto viene messo in discussione, un elemento che crea sicurezza ai ragazzi è la consapevolezza di avere dei punti di riferimento, che diano attenzione e che si mostrino fiduciosi delle loro personali capacità.
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