Cenni storici
Villa San Michele fu fra il 1896 e il 1907 la residenza del suo creatore svedese, il medico di corte e scrittore Axel Munthe. Poco dopo il successo del libro La Storia di San Michele, nel 1929, la villa fu aperta al pubblico e da allora non è mai cessato il flusso di visitatori. La proprietà è situata sul versante nord-orientale di Anacapri, a 327 m sul livello del mare, e gode di una delle più straordinarie viste del Golfo di Napoli.
Anticamente sorgeva qui una villa imperiale romana, le cui rovine, conservate da Axel Munthe, sono visibili nel giardino. Nella zona vi erano inoltre le rovine di una cappella medievale che, dopo varie vicende, ebbe l'attuale sistemazione.
La visione complessiva del giardino, della struttura architettonica e della collezione artistica è un'esperienza unica nel suo genere e rispecchia il gusto romantico e simbolista tipico del periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento. Della costruzione colpisce l'apertura ad accogliere il mare e il cielo, indicata nel libro La storia di San Michele come un preciso obiettivo da raggiungere: “Voglio che la mia casa sia aperta al sole, al vento e alla voce del mare, come un tempio greco, e luce, luce, luce dovunque!”. Nel particolare microclima del giardino, ideato dallo stesso Munthe, convivono piante della flora mediterranea e di altri continenti. Tra le rarità Kochia saxicola, pianta in via d'estinzione, che è sopravvissuta solo a Capri e Strombolicchio.
Villa San Michele è un museo, e il suo bar panoramico, Billy's Bar, ha un'incredibile vista su tutto il Golfo di Napoli. La struttura ospita studiosi e artisti svedesi, ed ogni anno offre un ricco cartellone di eventi culturali: concerti, mostre, spettacoli di teatro, e su richiesta è possibile organizzare eventi privati.
Alle spalle della villa il Monte Barbarossa, sul quale sorge l'omonimo castello. È un importante punto di sosta per gli uccelli migratori ed ospita una stazione ornitologica.