Cenni storici
L'intero complesso di Villa Peyron - Bosco di Fonte Lucente, il giardino formale, l'ampio parco, i boschi e gli oliveti godono di una spettacolare vista su Firenze a sud e di una inquadratura di Castel di Poggio verso est.
Il giardino è articolato su più terrazzamenti digradanti verso Firenze, sistemati con parterre di bosso lungo l'asse sud della villa. Il primo terrazzamento risale all'epoca di trasformazione novecentesca della villa ad opera di Angelo Peyron, mentre gli altri interventi nel parco sono stati realizzati successivamente dal figlio Paolo a partire da metà Novecento.
La villa fu costruita presumibilmente su rovine di epoca etrusca e, nei secoli, ebbe rifacimenti e trasformazioni finché non assunse l'aspetto attuale per opera dell'architetto Giovanozzi. La proprietà deve il nome alla presenza di un rigoglioso bosco, dal quale emergono i giardini all'italiana e una fonte cinquecentesca posta a monte della villa, che fornisce per caduta l'acqua necessaria al funzionamento delle numerose fontane e di un vasto laghetto. Le statue di pregevole fattura che ornano il giardino, in sostituzione di quelle andate distrutte durante l'ultima guerra, provengono dalle ville venete sul Brenta.
Paolo Peyron, al fine di trasmettere integro alle future generazioni il complesso, l'ha donato nel 1998 alla Fondazione promossa e sostenuta dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini Peyron. La salvaguardia e la valorizzazione dei giardini storici è, infatti, una delle finalità prioritarie della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, insieme alla divulgazione dei valori ambientali presso i giovani.