Cenni storici
La maestosa, seicentesca Villa Arvedi venne acquistata nel 1824 da Giovanni Antonio Arvedi di Verona, nelle mani dei cui discendenti si trova tuttora.
È ubicata lungo il declivio di un colle e delimitata a monte da una folta vegetazione di antichissimi ulivi, i cui frutti sono ancora oggi raccolti a mano e lavorati nell'antico frantoio della villa, ottenendo un olio extravergine d'oliva tra i più nobili d'Italia.
Il giardino nasce come ornamento elegante e sobrio dell'edificio, costruito nel 1650 dall'architetto scultore G.B. Bianchi. La villa, collocata su un terrazzo a prato, domina il parterre, caratterizzato dai raffinati motivi a duplice ventaglio, un disegno unico nel suo genere in Italia.
Realizzato con siepi pluricentenarie di bosso, crea uno straordinario senso di spazio, in armonia e in dialogo efficace con la faccia- ta.
Maestoso il viale che conduce dall'ingresso della proprietà, costituito da bossi accuratamente potati in forme geometriche digradanti, in modo da forzare la prospettiva.
Sul retro della villa, si trova un'elegante cappella barocca, dedicata a S. Carlo Borromeo, realizzata alla fine del Seicento.
È guardando dalla cappella, attraverso il salone centrale della villa e al di fuori della porta principale, che il parterre e le colline di fronte appaiono in un gioco prospettico di rara suggestione.
***VINCITORE del GRAN PREMIO GIARDINI 2013 per il più alto livello di manutenzione, buon governo e cura di un grande giardino italiano***