Grandi Giardini Italiani Srl

c/o Villa Erba
Largo Luchino Visconti, 4
22012 Cernobbio (COMO)
Italy

© Alessandro Rania Adverteinstein

© Alessandro Rania Adverteinstein

© Alessandro Rania Adverteinstein

© Roberto Mettifogo

© Grandi Giardini Italiani

© Grandi Giardini Italiani

© Roberto Mettifogo

Veneto

Villa Arvedi

Grezzana, Verona

Giardino storico
Dove dormire
Ville di Delizia
In Nome della Rosa

Come arrivare

In auto
Autostrada A4 Milano/Venezia, uscita Verona Est. Alla rotonda, prendi la prima uscita e rimani su Raccordo Autostradale Verona Est procedendo verso Verona Centro/Tangenziale Est. Prendi l'uscita verso Bosco Chiesanuova/Grezzana e continua su Via Colonnello Giovanni Fincato fino alla tua destinazione a Cuzzano.

In treno
Trenitalia, Italo Treno e Trenord assicurano collegamenti quotidiani con la Stazione di Verona Porta Nuova. Da qui si può raggiungere facilmente la Villa con il trasporto pubblico locale a cura dell'Azienda Trasporti Verona Srl.

Cenni storici

La maestosa, seicentesca Villa Arvedi venne acquistata nel 1824 da Giovanni Antonio Arvedi di Verona, nelle mani dei cui discendenti si trova tuttora.

È ubicata lungo il declivio di un colle e delimitata a monte da una folta vegetazione di antichissimi ulivi, i cui frutti sono ancora oggi raccolti a mano e lavorati nell'antico frantoio della villa, ottenendo un olio extravergine d'oliva tra i più nobili d'Italia.

Il giardino nasce come ornamento elegante e sobrio dell'edificio, costruito nel 1650 dall'architetto scultore G.B. Bianchi. La villa, collocata su un terrazzo a prato, domina il parterre, caratterizzato dai raffinati motivi a duplice ventaglio, un disegno unico nel suo genere in Italia.

Realizzato con siepi pluricentenarie di bosso, crea uno straordinario senso di spazio, in armonia e in dialogo efficace con la faccia- ta.
Maestoso il viale che conduce dall'ingresso della proprietà, costituito da bossi accuratamente potati in forme geometriche digradanti, in modo da forzare la prospettiva.

Sul retro della villa, si trova un'elegante cappella barocca, dedicata a S. Carlo Borromeo, realizzata alla fine del Seicento.
È guardando dalla cappella, attraverso il salone centrale della villa e al di fuori della porta principale, che il parterre e le colline di fronte appaiono in un gioco prospettico di rara suggestione.

***VINCITORE del GRAN PREMIO GIARDINI 2013 per il più alto livello di manutenzione, buon governo e cura di un grande giardino italiano***

Bianchi Giovanni Battista

(metà XVII sec.)
Scultore e architetto veronese, di lui non si hanno molte notizie. Lavorò, oltre che nella sua città, anche a Bologna, in Germania e a Mantova, dove i Gonzaga gli commissionarono il tabernacolo di marmo dell'altare maggiore della chiesa di S. Teresa. Fu poi autore dell'altare di S. Francesco Saverio posto nella chiesa di S. Sebastiano a Verona e, forse, dell'altare di S. Antonio in una chiesa francescana di Bolzano. Si tramanda anche l'esistenza di una statua in marmo di S. Antonio, collocata sopra la porta esterna della chiesa dei riformati di Verona. Il suo capolavoro resta il progetto della Villa Arvedi – Allegri a Cuzzano di Grezzana, in Valpantena, disegnata ancora con una netta impronta manieristica. Il Bianchi fu forse l'autore anche dell'Oratorio di S. Carlo, posto sul retro della villa.
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Villa Arvedi
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