Cenni storici
Nel cuore di Roma, Palazzo Colonna offre al visitatore una delle testimonianze più grandiose del barocco romano. La Galleria Colonna ed i suoi saloni sono infatti una delle meraviglie dell'Urbe e fanno da cornice ad una impressionante collezione di opere d'arte: dipinti, sculture e arredi dal XV al XVII secolo.
Tra le sue mura ed i suoi giardini hanno attraversato la storia il Papa di famiglia, Martino V (1417–1431), 22 cardinali, il Petrarca, la poetessa Vittoria con Michelangelo, uomini d'arme come Sciarra, avversario di Papa Bonifacio VIII, Marcantonio II, vincitore a Lepanto alla testa della flotta pontificia, ed una serie di illustri esponenti di famiglia, protagonisti della storia romana.
Sulle pendici del colle del Quirinale, si svela il suo monumentale giardino pensile, accessibile al pubblico tutti i sabato mattina, in abbinamento alla visita della Galleria Colonna.
Nell'antichità l'area era qualificata dalla presenza dei resti monumentali di un grandioso tempio (fine II-inizi III secolo d.C.), descritto come luogo di culto dedicato a Saturno e Bacco, tempio del Sole di Aureliano, tempio di Serapide o, da ultimo, il gigantesco tempio severiano di Ercole e Dioniso. Importanti lavori di qualificazione del giardino si ebbero tra il XVI e il XVII secolo. Oltre a congiungere il palazzo con i giardini tramite i ponticelli sovrastanti Via della Pilotta, tra il 1711 e il 1713 il principe Filippo II Colonna fece edificare dall'architetto Alessandro Specchi la monumentale edicola con al centro la statua di Marcantonio II Colonna, che veniva così a costituire il terminale prospettico della galleria. Nello stesso periodo fu anche restaurato il ninfeo posto dall'altro lato del giardino: già decorato da statue antiche, l'insieme venne arricchito con vasi di agrumi ed ulteriori sculture. Nel XX secolo venne invece realizzata ad opera dell'architetto Tommaso Buzzi la decorazione a mosaico della parete superiore.