Concetto di Piantagione
Al contrario di molti altri giardini botanici, i Giardini di Castel Trauttmansdorff, in allestimento dal 1994, sono costituiti per la maggior parte da esempi di paesaggi di tutto il mondo, con alberi e cespugli tipici delle varie zone, tenendo presenti le relazioni tra vegetazione naturale, clima, posizione e intervento umano.
Divisi in quattro aree tematiche, gli oltre 80 ambienti botanici riescono a trasmettere, all'osservatore attento, la sensazione di trovarsi realmente nei diversi continenti. I Boschi del mondo mostrano tipologie boschive e paesaggi antropizzati dell'America e dell'Asia; nei Giardini del sole sono presentati ambienti mediterranei, mentre i Paesaggi dell'Alto Adige esemplificano l'originario aspetto della vegetazione locale. Al centro, i Giardini acquatici e terrazzati costituiscono una vera e propria opera d'arte del giardinaggio, con l'utilizzo di elementi come acqua, gradinate e piante esotiche.
I Giardini presentano collezioni di piante di molti generi, varietà e colore, risultato della natura o della coltivazione. Una particolarità dei Giardini di Castel Trauttmansdorff è la posizione pendente e la naturale forma ad anfiteatro. Il costoso terrazzamento della ripida area ha reso possibile, da un lato, l'ampliamento della superficie coltivabile, dall'altro, un arricchimento visivo: grazie al dislivello di oltre 100 m, infatti, tutte le aree dei Giardini possono essere osservate da prospettive diverse. L'opera muraria è costituita al 10% da granito e al 90% da porfido di quarzo, che sono le caratteristiche rocce locali.
Durante la fase di allestimento propriamente botanico, l'ideatore e progettista del parco, l'ing. Manfred Ebner, è stato assistito sia scientificamente che concretamente dal Dr. Fred-Günther Schroeder (emerito docente di fitogeografia all'Università di Göttingen), da dott. Francesco Decembrini (Giardineria Comunale di Merano) e dal team dei Giardini. Per la strutturazione dei diversi ambiti sono stati incaricati diversi paesaggisti e architetti di giardini, procedimento tuttora in atto: le proposte presentate vengono esaminate in base alla loro fattibilità ed eventualmente adattate. Numerose idee, inoltre, riguardanti la strutturazione, le nuove piante da introdurre ecc., vengono sviluppate dal team interno di Trauttmansdorff. Più di 150 anni fa arrivarono a Merano le prime piante esotiche, trapiantate poi nei numerosi parchi e giardini della città di cura. In quanto regione con l'inverno più mite di tutta l'area tedesca, la cittadina presentava le condizioni ideali per il trapianto di alberi e cespugli esotici, che a nord delle Alpi non sarebbero potuti sopravvivere. Le calde giornate autunnali, inoltre, fanno sì che il nuovo legno possa giungere a completa maturazione in tempo per affrontare l'inverno.