Montericco. Un giardino testimone del tempo
La casa editrice di Grandi Giardini Italiani, il network dei più bei giardini visitabili in Italia, ha realizzato un nuovo Garden Book dedicato al Giardino di Villa Montericco Pasolini Dall'Onda (Imola, BO) scritto da Francesca Paolucci delle Roncole.
La vicenda di Villa Montericco Pasolini e del suo straordinario giardino si intrecciano con la vita di Desideria Pasolini, grande donna del nostro tempo, e del fratello Nicolò, fondatori dell'Associazione Dimore Storiche e di Italia Nostra.
Come arrivare
In autoAutostrada A1 Milano - Bologna fino a Bologna, poi prendere A14 in direzione Ravenna fino all'uscita Imola. All'uscita mantenere la sinistra e proseguire verso Via Molino Rosso, alla rotatoria seconda uscita verso Molino Rosso. Continua su Via Molino Rosso. Prendi Via 1º Maggio e Via della Cooperazione in direzione di Via Montericco
In trenoDalla Stazione Centrale di Bologna, prendere il regionale per Imola e poi autobus linea 44 Imola - Castel del Rio del servizio TPER - Trasporto Passeggeri Emilia Romagna
Per informazioni:
TrenitaliaPer informazioni:
TPER - Trasporto Passeggeri Emilia Romagna
Cenni storici
È sorprendente viaggiare tra gli estesi campi romagnoli e i frutteti governati con maestria per poi trovarsi davanti all'improvviso un gioiello, il piccolo e raffinatissimo giardino settecentesco di Villa Pasolini dall'Onda, fuori asse rispetto alla severa facciata della fortificata dimora nobiliare. Le siepi di bosso, scolpite in forme geometriche, disegnano un ricamo: il contrasto con la campagna è tale da creare suggestioni magiche. Sorta attorno alla residenza fortificata del Quattrocento, che è stata decorata nel Settecento e si può ammirare ancor oggi, la proprietà si è allargata nel tempo, inglobando la villa nobiliare di campagna, il bosco popolato di daini e fagiani e la tenuta agricola, già attiva nel Settecento per produrre frutta e vino pregiato.
La famiglia Pasolini dall'Onda si è adoperata nel restauro degli edifici e per conservare e ampliare il giardino, con abbellimenti e introduzioni di piante secondo il gusto delle varie epoche. Maria Pasolini Ponti, studio- sa della storia dei giardini italiani, alla fine dell'Ottocento ha creato un parterre di rose antiche, moderne e roselline “Bengala”. Figli e nipoti hanno allestito una collezione di lavande (Lavandula angustifolia, L. officinalis, L. vera, L. spica e altre), che formano un cuscino profumato tra la villa e la campagna.
Quasi tutti i grandi giardini storici sono ormai isole fuori dal tempo, pa- trimoni di cultura avulsi dai territori in cui sono calati, distanti dai pae- saggi antichi che l'urbanesimo ha trasformato. Questa proprietà invece è rimasta intatta, dimostrando la possibilità di integrazione tra campagna produttiva e giardini per il piacere degli occhi. Non stupisce che custodi di questo miracolo siano i fratelli Niccolò e Desidera Pasolini dall'Onda, fondatori dell'associazione Dimore Storiche e di Italia Nostra.
Vannetto Maddalena
Architetto del paesaggio.
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