Grandi Giardini Italiani Srl

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10 Gennaio 2020

Radicepura Garden Festival 2019

Il 27 aprile aprirà a Giarre (CT) la seconda edizione del Radicepura Garden Festival, biennale promossa dalla Fondazione Radicepura.
Il festival rappresenta il primo evento internazionale dedicato al paesaggio del Mediterraneo, e coinvolge grandi protagonisti del paesaggismo, dell'arte e dell'architettura, giovani designer, studiosi, istituzioni, imprese.

Parco botanico della Fondazione Radicepura a Giarre (CT)
Fino al 27 ottobre, nel parco botanico della Fondazione Radicepura, sarà possibile visitare 14 installazioni e 2 giardini, oltre all'Orto della Dieta Mediterranea, realizzate appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà, grazie all'attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, alla guida dell'azienda insieme ai figli Mario e Michele.

RADICEPURA
La Sicilia torna ad ospitare questo importante appuntamento internazionale del garden design che trae ispirazione dai giardini e dagli ambienti Mediterranei; l'edizione 2019 propone un tema di grande attualità: uno dei più importanti archetipi del giardino nasce dalla descrizione di Omero del giardino della reggia di Alcinoo, uno spazio racchiuso dove vi crescevano peri, melograni, meli, fichi dolcissimi e rigogliosi ulivi.
L'arrivo di Ulisse al palazzo di Alcinoo, opera di Claude Lorrain
Ancora oggi quella descrizione trova corrispondenza nell'idea di uno spazio naturale, che produca frutti, fiori, biodiversità, odori, emozioni, ossigeno, relax, divertimento, energia rigenerante, archetipo che non viene mai meno. Un giardino che sappia coniugare, in maniera originale, per l'uomo del terzo millennio l'ancestrale bisogno di utilità con le nuove esigenze estetiche della società contemporanea, non tralasciando la sua ricerca nel giardino di un luogo intimo in cui ritrovare se stesso e rigenerarsi.

Passage to Mediterranean - Radicepura Garden Festival
A questa chiamata hanno aderito numerose associazioni ed enti (tra i quali: L'Assemblea Regionale Siciliana, la Fondazione Federico II, l'Università di Bologna, l'Università di Enna, l'Orto Botanico di Palermo, il Giardino della Kolymbethra, Orticola, Grandi Giardini Italiani, Etna Garden Club, SOI, UGAI, APGI, Accademia Zelantea, Federalberghi, Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia, Confagricoltura e Coldiretti), con l'obiettivo condiviso di dare una piena visibilità al patrimonio botanico che la Sicilia e tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum custodiscono, creando una rete attiva e propositiva intorno al tema del giardino.
Quest'anno la Fondazione Radicepura curerà - in collaborazione con ARS e Fondazione Federico II - l'allestimento a Palermo di Passage to Mediterranean, giardino ideato da un gruppo di studenti Turchi per la passata edizione del festival.

Il Palazzo Reale di Palermo, sede dell'Assemblea Regionale Siciliana
Lo spazio, che sarà inaugurato il 1 giugno in Piazza del Parlamento, diventa simbolo di dialogo tra culture, foriero di stimoli e riflessioni capaci di offrire nuovi paradigmi intellettuali. Il giardino conferma l'intenzione da parte della Fondazione Federico II di creare una reciprocità tra i Giardini Reali e il Palazzo, aprendo i propri spazi sempre di più all'esterno, per diventare luogo di accoglienza.

Radicepura Garden Festival
In sintonia con questa capacità dei giardini di facilitare e stimolare la riflessione, a Giarre ''I Giardini Produttivi'' del Radicepura Garden Festival per 6 mesi esploreranno arte, cultura, storia e tutela dell'ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario quale la Sicilia.
A interpretarlo grandi nomi del paesaggismo internazionale: Antonio Perazzi e Andy Sturgeon, che realizzeranno per il festival due giardini site-specific superiori ai 100 metri quadrati ciascuno.
Il paesaggista italiano porterà il visitatore nella sua Home ground, Terra di casa, un giardino capace di dare forma e prendere la forma delle piante. Al centro la casa, in basalto, pietra semplicemente tagliata, quale corpo ideale di un luogo capace di accogliere. In questo giardino Perazzi crea un ambiente naturale usando gli elementi già esistenti, senza scartare nulla, operando solo attraverso scomposizione e riassemblamento.

Andy Sturgeon in ''Layers'' riflette sulla dipendenza dell'uomo dalla natura per soddisfare le sue necessità fondamentali. Il garden designer inglese conduce i visitatori attraverso il giardino, offrendo loro una visione delle piante produttive enfatizzando la dipendenza necessaria che lega l'uomo alla natura. L'acqua, elemento essenziale, è al centro del giardino, tra l'ombra degli alberi e dei muri circostanti, oasi di riparo e calma.

Altri dieci giardini, di dimensioni più piccole, di circa 50 metri quadrati ciascuno, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call, che si è chiusa il 28 novembre 2018, ha registrato un'importante partecipazione, con oltre 150 domande provenienti da 15 paesi diversi. La giura, presieduta da Sarah Eberle con Pablo Georgieff, Giovanni Iovane, Daniela Romano e Franco Livoti, ha selezionato a dicembre i 10 designer, provenienti da Francia, Inghilterra, Italia, Scozia e Spagna.

Arcobaleno di spighe, ideato dal gruppo Colori nel Verde Garden design, è un giardino dove protagoniste sono sette varietà di grani antichi siciliani che coabiteranno con piante ornamentali.

Carmine Catcher è un progetto che esalta il valore del rosso carminio, simbolo di audacia dell'uomo. Curatrice la garden designer Anna Rhodes affiancata dall'artista Clare Fatley, entrambe con base a Edimburgo.

Come back to Ithaca, rievoca il viaggio di ritorno verso casa da compiere attraverso un percorso fisico e mentale. Autori del progetto il team NaCl, laboratorio siciliano di architettura.

Il giardino delle essenze esplora la dualità di significato della parola essenza. La progettista, Giulia Baldin, italiana d'origine, ma inglese d'adozione lavora a Londra come illustratrice e garden designer.

Il giardino della Signora celebra il territorio siciliano, etneo nello specifico, fortemente connotato e influenzato dalla presenza del vulcano. L'ideatore, Guillame Server, è un paesaggista francese.

Planta Sapiens è la celebrazione dell'eccezionale capacità di adattamento delle piante. Il team progettuale è composto da Domenico Dipinto (agronomo paesaggista), Marica Succi, Enrico Turini ed Elena Varini (architetti paesaggisti).

Polifilo incontra Candido, giardino dove i due personaggi letterari e le loro esperienze si incontrano. L'autore Marco Vomiero lavora come paesaggista tra Parigi e Berlino.

Può un giardino produrre acqua? Dove non era possibile attingere direttamente alle risorse idriche, l'uomo si è ingegnato per recuperare acqua dall'aria. Un'eco-progettazione che risponde ad una problematica più che mai attuale come il risparmio idrico. Autori i paesaggisti Lorenzo Decembrini e Ilaria Tabarani.

The Babylonian Cradle, esplora il momento in cui l'uomo si è separato dalla natura per praticare l'agricoltura, proponendo un giardino archetipo: quello babilonese. Elena Gazzi e Peter Grant, gli artefici di questo giardino.

The long path (Il lungo sentiero), è un un lungo percorso per meditare attraverso il paesaggio produttivo del Mediterraneo. Gli spagnoli Rebeca Nuevo Mayán e Adrián Oubiña Esperón hanno collaborato per la creazione di questo spazio.

La rivista Gardenia, media partner dell'iniziativa, premierà il giardino che avrà la migliore evoluzione durante i sei mesi di apertura del Festival.

Completeranno gli allestimenti gli interventi degli artisti Renato Leotta e Adrian Paci. Il primo è portatore di una poetica capace di trasformare il reale in valori universali, espressione intima dell'umano sentire. Realizzerà per la Fondazione un'opera permanente. Adrian Paci, di origine Albanese, porterà due contributi: il video del 2011 ''Inside the circle'' in occasione dell'inaugurazione e poi, frutto della sua residenza, un'opera che realizzerà in collaborazione con il vivaio e la Fondazione.

Tutte le informazioni e i programmi dettagliati sono disponibili sul sito www.radicepurafestival.com
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Radicepura Garden Festival 2019
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